
Il mercato del Napoli si è mosso nel segno della continuità e della chiarezza: Antonio Conte ha dettato le linee guida, e Aurelio De Laurentiis lo ha seguito con precisione, evitando gli errori del passato, in particolare quelli commessi nella gestione Spalletti.
Il colpo che ha fatto esplodere l’entusiasmo è stato senza dubbio l’arrivo di Kevin De Bruyne, un acquisto di altissimo profilo che cambia il volto tecnico e mediatico della squadra. Oltre al fuoriclasse belga, il club ha puntato su Lorenzo Lucca, considerato una scommessa di prospettiva e fisicità in attacco. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
Acquisti ufficiali Napoli
- Sam Beukema (d, Bologna) – 31 milioni € – Contratto quinquennale, fino al 2030. Stipendio netto di 2,5 milioni €
- Noa Lang (a, PSV Eindhoven) – 25 milioni € – Contratto quinquennale fino al 2030. Ingaggio netto di 2,8 milioni €
- Vanja Milinkovic-Savic (p, Torino) – prestito oneroso di 15 milioni €
- Lorenzo Lucca (obbligo di riscatto a 26 milioni € più 5 di bonus) – Contratto quinquennale fino al 2030. Ingaggio netto di 2 milioni €
- Luca Marianucci (d, Empoli) – 9 milioni €
- Kevin De Bruyne (c, Manchester City) – gratuito – Ingaggio netto: 6 milioni € nel primo anno, 5 milioni € nel secondo. Bonus di firma: circa 10 milioni €
- Miguel Gutierrez (d, Girona) – 18 milioni € – Contratto quinquennale fino al 2030. Stipendio annuo di 2,3 milioni €
- Rasmus Hojlund (a, Manchester United) – in prestito a 6 milioni € + riscatto condizionato – ingaggio di 5 milioni €
- Eljif Elmas (c, Lispia) – in prestito a 2 milioni € – ingaggio da 2 milioni €
Cessioni Napoli
- Victor Osimhen (a, Galatasaray) – 75 milioni €
- Giacomo Raspadori (a, Atletico Madrid) – 22 milioni €
- Natan (d, Real Betis) – 9 milioni €
- Elia Caprile (p, Cagliari) – 8 milioni €
- Gianluca Gaetano (c, Cagliari) – 6 milioni €
- Jesper Lindstrøm (a, Wolfsburg) – prestito oneroso di 1,5 milioni €
- Jens Cajuste (c, Ipswich Town) – prestito oneroso di 1,2 milioni €
- Cyril Ngonge (a, Torino) – prestito oneroso di 1 milione €
- Rafa Marín (d, Villarreal) – prestito oneroso di 1 milione €
- Giovanni Simeone (a, Torino) – prestito oneroso di 1 milione €
- Michael Folorunsho (c, Cagliari) – prestito oneroso di 500.000 €
- Alessio Zerbin (a, Cremonese) – prestito oneroso di 250.000 €
Analisi tattica post-mercato
Il tecnico leccese ha modellato la squadra secondo principi che da anni lo distinguono: compattezza difensiva, aggressività in fase di recupero, e soprattutto una verticalità rapida. Il modulo scelto – un 4-1-4-1 asimmetrico – sta dando una nuova identità al gruppo azzurro. Il punto di equilibrio della manovra è Stanislav Lobotka, il regista che agisce davanti alla difesa.
Lo slovacco gestisci i ritmi di gioco, offrendo linee di passaggio e facendo da schermo davanti alla difesa. La sua intelligenza tattica è centrale per garantire ordine e transizione fluida tra le fasi di gioco.
Sulla destra, Matteo Politano trova un habitat ideale: largo, con la possibilità di accentrarsi sul mancino, calciare o cercare la profondità. È il riferimento per l’ampiezza e la creatività, ma anche il primo a pressare quando il pallone viene perso. Le sue combinazioni con Di Lorenzo e Anguissa creano triangolazioni continue, rendendo il lato destro il più pericoloso del Napoli.
Anguissa resta imprescindibile. È lui a equilibrare la squadra nelle due fasi, offrendo copertura a Lobotka e strappi improvvisi in avanti. È il classico “box to box”, capace di fare la differenza anche senza la palla. Una dimostrazione? La rete contro il Cagliari allo scadere che ha regalato i tre punti al Napoli nell’ultima giornata.
Il vero colpo internazionale del nuovo Napoli è Kevin De Bruyne, che Conte è libero da vincoli tattici rigidi. Il belga svaria tra le linee, si abbassa in impostazione quando Lobotka si sgancia, rifinisce tra le linee e a volte agisce quasi da falso nueve. È lui il regista della fase offensiva, anche se non l’unico riferimento in avanti. Quando recupererà anche la forza fisica potrebbe diventare devastante anche in termini numerici di gol e assist.
La mossa a sorpresa di Conte è Scott McTominay largo a sinistra. Quando Antonio Conte ha deciso di puntare su Scott McTominay per il suo nuovo Napoli, in pochi avrebbero immaginato che lo scozzese sarebbe diventato uno dei protagonisti assoluti della cavalcata verso lo scudetto. McTominay ha inciso nel Napoli per la sua capacità di legare i reparti. In fase difensiva, scala dentro per formare una linea a quattro solida accanto ad Anguissa e Lobotka. In fase di costruzione, si muove con intelligenza per aprire corridoi o riempire gli spazi lasciati da De Bruyne. È il classico giocatore di Conte: generoso, disciplinato, utile in ogni fase del gioco.
Quest’anno assistiamo ad un’evoluzione tattica. Non un’ala classica, ma un equilibratore con gamba, inserimenti e senso tattico. In fase offensiva si accentra per giocare sotto punta, spesso scambiandosi di ruolo con De Bruyne. In fase difensiva, invece, torna a compattarsi con Lobotka e Anguissa, formando una linea a quattro. La sua fisicità è una risorsa nei duelli e nei calci piazzati.
Quando il Napoli difende, si schiera con un 4-4-1-1, abbassando Politano e McTominay per creare densità. De Bruyne resta tra le linee pronto a ripartire, mentre Lucca si posiziona alto. La squadra si abbassa con ordine, lasciando pochi spazi tra le linee. L’attaccante ex Udinese e Pisa è ancora fuori dai circuiti offensivi, ma svolge alla perfezione il lavoro richiesto: movimenti intelligenti in area, soprattutto verso il secondo palo, per liberare spazi per l’inserimento dei centrocampisti. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
Voto al mercato e confronto con la stagione precedente
VOTO AL MERCATO: 8 – L’arrivo di De Bruyne è un grande colpo e alza il livello del centrocampo che nella scorsa stagione è stato il punto di forza della squadra. La difesa ha i giusti ricambi per affrontare una stagione su tre fronti. E’ stato fatto uno sforzo in attacco, soprattutto alla luce dei 75 milioni di euro incassati da Osimhen. Inoltre le condizioni fisiche di Lukaku, infortunati già a inizio stagione, potrebbe portare Conte a rilanciare Hojlund in Serie A dopo averlo strappato al Milan.
Antonio Conte ha avuto un lungo colloquio con De Laurentiis poco dopo lo Scudetto. Il vertice, durato tre ore e mezza, si è svolto nella residenza romana del patron azzurro alla presenza della moglie dell’allenatore e dei principali dirigenti del club: l’amministratore delegato Andrea Chiavelli e il direttore sportivo Giovanni Manna.
L’allenatore ha però ottenuto ciò che voleva, ovvero rinforzi in tutti i reparti che possano far alzare l’asticella al gruppo. L’obiettivo è confermarsi come prima forza del campionato e andare avanti in Champions. Rispetto alla scorsa stagione, Conte ha ammesso di essersi chiarito con De Laurentiis per non commettere gli stessi errori sul mercato.
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