Il 2024 è stato un anno di pura adrenalina per il mondo dei motori, con incidenti spettacolari e momenti di grande intensità che hanno tenuto gli appassionati con il fiato sospeso. Ogni gara ha visto piloti spingersi al limite, affrontando condizioni estreme, strategie rischiose e battaglie accese, dove la linea tra il successo e il fallimento è stata sottilissima. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Dalle collisioni in pista alle manovre al cardiopalma, ogni weekend di gara ha portato nuove emozioni, con momenti di grande tensione che hanno fatto vibrare i cuori degli spettatori. Gli incidenti più eclatanti e le azioni più audaci che hanno segnato il 2024 hanno dimostrato quanto sia pericoloso e affascinante il mondo dei motori. Tra rischi, sorpassi mozzafiato e scontri tra titani, quello passato è stato un altro anno che ha confermato l’importanza di ogni singolo istante in una gara in pista. Andiamo quindi a scoprire quali sono stati gli incidenti e momenti clou nei motori nel 2024: quando l’azione è al limite.
4. Battaglia tra McLaren e Ferrari (GP Monza)
Il Gran Premio d’Italia 2024, sedicesima tappa del campionato mondiale di Formula 1, è stato indubbiamente uno dei più intrattenenti della stagione. A trionfare è stato Charles Leclerc, che ha ottenuto la sua settima vittoria in carriera, conquistando il primo posto con la Ferrari. Il pilota monegasco ha preceduto sul traguardo i due driver della McLaren-Mercedes, con Oscar Piastri che ha chiuso in seconda posizione e Lando Norris in terza.
La vittoria del pilota monegasco è arrivata grazie a una strategia con una sola sosta, che gli ha permesso di mantenere il comando fino alla fine della gara. La battaglia con la McLaren di Lando Norris, partito dalla pole, è stata entusiasmante. Il pilota britannico ha mantenuto il primo posto per qualche giro, prima che Oscar Piastri lo superasse alla seconda chicane. Da quel momento, l’australiano ha dominato la gara per buona parte della sua durata.
Grazie alla strategia della sosta unica, Leclerc e Sainz hanno corso in testa nelle fasi finali. Tuttavia, Sainz, non è riuscito a mantenere la posizione, mentre il monegasco ha difeso con le unghie e con i denti la prima posizione conquistato una vittoria al cardiopalma a Monza, tagliando il traguardo con 2,6 secondi di vantaggio su Piastri.
3. Incidente tra Alex Márquez e Francesco Bagnaia (Gp Aragón)
Nel Gran Premio di Aragon, i piloti di MotoGP Alex Marquez e Francesco Bagnaia sono stati protagonisti di un incidente spettacolare che, fortunatamente, non ha avuto gravi conseguenze. A sei giri dal termine, i due si sono scontrati alla curva 13, scivolando fuori pista. Marquez è sembrato urtare la parte posteriore della moto di Bagnaia mentre affrontavano la curva fianco a fianco. Entrambi sono stati sbalzati dalle moto e hanno scivolato sulla ghiaia ad alta velocità. Bagnaia è rimasto schiacciato sotto la moto di Marquez, ma, incredibilmente, è riuscito a evitare ferite gravi. Il suo team ha confermato che non ha riportato fratture, ma solo contusioni, e che è stato dichiarato idoneo a proseguire. Dopo la gara, Bagnaia non ha nascosto la sua rabbia, accusando Marquez di essere il principale responsabile dell’incidente.
Ha dichiarato: “Non c’è molto da spiegare, la dinamica è chiara. È preoccupante vedere piloti che si comportano in questo modo. Quando ero all’interno, ho sentito il gas accelerare e lui non ha smesso di spingere finché non mi ha spinto fuori. La cosa che mi fa più arrabbiare sono i dati. La telemetria mostra che dopo il contatto, Marquez ha aumentato l’accelerazione dal 40% al 60%. È pericoloso correre con chi si comporta così. Normalmente si cerca di evitare il contatto, ma ci sono piloti che non sembrano pensarla allo stesso modo.”
Marquez, dal canto suo, ha difeso la sua posizione, dicendo: “Non c’è nulla che possa cambiare quello che è successo. Se qualcuno poteva evitare il contatto, era Bagnaia, che sapeva che ero lì. Io non sapevo che fosse all’esterno. Ho detto alla Direzione Gara che, se avesse lasciato più spazio e non fosse andato all’interno, l’incidente non sarebbe successo.”
I commissari della FIM MotoGP hanno deciso di non prendere ulteriori provvedimenti sull’incidente. Nel frattempo, Marc Marquez, fratello di Alex, ha vinto la gara.
2. Incidente tra Verstappen e Norris (Gp Austria)
George Russell ha trionfato nel Gran Premio d’Austria, ma l’episodio che ha maggiormente infiammato la discussione e determinato l’esito della gara ha visto coinvolti diversi protagonisti. Fino a sette giri dalla fine, Max Verstappen, che aveva dominato l’intero weekend al Red Bull Ring, stava battagliando per il primo posto con Lando Norris. Il duello, intenso e senza esclusione di colpi, ha visto scambi di battute accese anche via radio tra i due piloti. Alla 64esima tornata, la Red Bull di Verstappen e la McLaren di Norris sono entrate in contatto, con un incidente che ha compromesso la gara di entrambi.
A pagare il prezzo più alto è stato Norris, che ha dovuto ritirarsi dopo aver riportato danni irreparabili alla sua vettura. Verstappen, invece, ha subito una foratura e ha dovuto rientrare ai box con una sola ruota, terminando la gara al quinto posto dopo aver ricevuto anche una penalità di dieci secondi. L’incidente è stato causato principalmente dal campione del mondo in carica, che, nel tentativo di spingere Norris verso l’esterno, ha causato il contatto. Subito dopo, con la ruota posteriore sinistra danneggiata, Verstappen ha costretto Norris a uscire sull’erba per evitare il sorpasso. Questo episodio ha segnato il destino del Gran Premio d’Austria. L’incidente ha scatenato la furia di Norris, che, al termine della gara, ha chiesto delle scuse a Verstappen, avvertendo che senza di esse i loro rapporti di amicizia sarebbero stati compromessi.
1. La strategia di Martin (Gp Barcellona)
Jorge Martín ha conquistato il titolo di campione del mondo MotoGP 2024, scrivendo un capitolo straordinario nella storia del motociclismo. Il pilota spagnolo, soprannominato “Martinator”, ha trasformato la delusione dell’anno precedente in una stagione impeccabile, guidata da una determinazione senza pari. Il trionfo finale è arrivato nell’ultima gara del campionato, il GP Solidario Motul di Barcellona, che ha mescolato emozioni e spettacolo. Martín, consapevole di dover puntare a un piazzamento strategico, ha chiuso al terzo posto, una posizione sufficiente a mantenere la testa della classifica davanti a Bagnaia, vincitore della gara.
Martín ha costruito la sua vittoria su una costanza straordinaria, limitando al minimo gli errori: solo quattro battute d’arresto, due al sabato e due alla domenica. L’unica vera eccezione è stata una sfortunata quindicesima posizione a Misano 1, dovuta a una decisione troppo affrettata di cambiare moto a causa della pioggia, che lo ha relegato nelle retrovie. Da quel momento in poi, però, Martín ha mostrato una maturità incredibile, culminata nella sua gestione impeccabile della gara a Montmelò. Per gran parte della corsa, ha mantenuto la terza posizione, sostenuto da Aleix Espargaró, che lo ha protetto dai rivali. Bagnaia ha dominato la gara dall’inizio alla fine, con Marc Márquez al secondo posto, ma la calma e la lucidità di Martín sono state sufficienti a garantirgli il tanto atteso titolo mondiale.
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