Dopo aver mosso i primi passi calcistici nel settore giovanile del Bayern Monaco, Hummels ha trovato nel Borussia Dortmund l’ambiente ideale per crescere e affermarsi come uno dei migliori centrali del calcio europeo.
L’inizio di carriera
La sua storia con il Dortmund è caratterizzata da due periodi distinti: la sua prima fase, dal 2008 al 2016, e il suo ritorno nel 2019, dopo una parentesi di tre anni trascorsa nuovamente al Bayern Monaco.
Mats Hummels è nato a Bergisch Gladbach, in Germania, nel 1988 e ha iniziato la sua carriera nelle giovanili del Bayern Monaco. Nonostante le ottime prestazioni nel settore giovanile, il difensore trovò pochi spazi nella squadra maggiore, e nel gennaio 2008 venne ceduto in prestito al Borussia Dortmund. La squadra giallonera, all’epoca sotto la guida dell’allenatore Jürgen Klopp, intravide in Hummels un grande potenziale e una personalità forte, decidendo di scommettere su di lui. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Durante la sua prima stagione in prestito, Hummels si dimostrò un giocatore di grande talento e affidabilità. La sua visione di gioco, la capacità di anticipare gli attaccanti avversari e il carisma furono subito evidenti, convincendo il Borussia Dortmund ad acquistarlo a titolo definitivo nel 2009 per circa 4 milioni di euro. Questa scelta si rivelò una delle mosse di mercato più azzeccate nella storia del club.
I trionfi sotto la guida di Klopp
Con l’arrivo di Jürgen Klopp nel 2008, il Borussia Dortmund iniziò a costruire una squadra giovane e dinamica, capace di competere ai massimi livelli del calcio tedesco. Hummels divenne rapidamente un pilastro della difesa del Dortmund e una figura chiave nel progetto di Klopp. La sua intesa con il compagno di reparto Neven Subotić fu determinante per il successo della squadra.
Nelle stagioni 2010-2011 e 2011-2012, Hummels e il Borussia Dortmund raggiunsero l’apice del successo, vincendo due Bundesliga consecutive. La sua capacità di guidare la difesa e di impostare il gioco dalla retroguardia furono qualità fondamentali per lo stile di gioco di Klopp, caratterizzato da pressing alto e ripartenze rapide. Il difensore dimostrò anche abilità offensive, segnando diversi gol grazie alla sua abilità nel gioco aereo. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
Oltre alle vittorie in campionato, Hummels e il Dortmund vinsero la DFB-Pokal nella stagione 2011-2012, battendo il Bayern Monaco in finale con un sorprendente 5-2. Questo trionfo consolidò la posizione dei gialloneri come principali antagonisti del Bayern.
Il culmine della carriera al Borussia Dortmund arrivò nella stagione 2012-2013, quando la squadra raggiunse la finale di Champions League. Durante quel cammino, il Dortmund stupì per il suo gioco aggressivo e spettacolare, superando squadre di grande livello come il Real Madrid in semifinale. Hummels fu un protagonista assoluto di quella stagione europea, distinguendosi per prestazioni solide e per la leadership in campo.
La finale, disputata a Wembley contro il Bayern Monaco, fu una partita drammatica e intensa. Nonostante un’ottima prestazione, il Borussia Dortmund venne sconfitto per 2-1, con un gol di Arjen Robben nei minuti finali. Per Hummels e i suoi compagni, quella sconfitta fu una delusione bruciante, ma anche la conferma di aver raggiunto un livello di eccellenza nel calcio europeo.
Il tradimento e il passaggio al Bayern Monaco
Il suo trasferimento al Bayern nel 2016 è stato quindi uno dei più discussi nel panorama calcistico tedesco, non solo per la rivalità tra le due squadre, ma anche per l’aspettativa di vedere un giocatore maturo e affermato tornare al club in cui aveva iniziato.
Il Bayern, all’epoca allenato da Carlo Ancelotti, era in una fase di transizione, cercando di consolidare il proprio dominio in Germania e di riprendersi il trono europeo, sfuggito negli anni successivi al trionfo del 2013. La presenza di Hummels venne vista come un valore aggiunto, grazie alla sua esperienza internazionale e alla sua familiarità con il calcio tedesco. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Nella sua prima stagione il tedesco giocò sotto la guida di Carlo Ancelotti, vincendo la Bundesliga 2016-2017. La squadra si dimostrò dominante in campionato, e Hummels contribuì con prestazioni di alto livello, consolidando il Bayern al vertice della classifica. Tuttavia, in Champions League, il Bayern venne eliminato ai quarti di finale dal Real Madrid, un’eliminazione che lasciò un’amara delusione. La stagione successiva, 2017-2018, iniziò con Ancelotti ancora in panchina, ma il tecnico italiano venne esonerato a metà stagione e sostituito da Jupp Heynckes, che fece ritorno per traghettare la squadra fino alla fine del campionato.
Gli ultimi anni di carriera
Sotto Heynckes, Hummels trovò un allenatore capace di sfruttare al meglio le sue abilità difensive, e il Bayern Monaco si riconfermò campione di Germania. In Champions League, però, i bavaresi vennero eliminati in semifinale dal Real Madrid. La stagione 2018-2019 vide l’arrivo di Niko Kovač come allenatore del Bayern Monaco.
Con il tecnico croato, il difensore affrontò alcune difficoltà, soprattutto a causa della concorrenza in difesa e delle rotazioni volute da Kovač. Durante quell’anno, il Bayern iniziò a inserire in squadra giocatori più giovani, come Niklas Süle e Lucas Hernández, e Hummels si trovò a dover competere per un posto da titolare. La stagione 2018-2019 si concluse con un’altra vittoria in Bundesliga e con la conquista della DFB-Pokal, in una finale vinta contro il Lipsia. Tuttavia, in Champions League il Bayern venne eliminato agli ottavi dal Liverpool, che avrebbe poi vinto il torneo. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
Alla fine della stagione 2018-2019 il tedesco prese la decisione di lasciare il Bayern Monaco per tornare al Borussia Dortmund. Questa mossa fu motivata da vari fattori, tra cui la voglia di ritrovare un ruolo di maggiore centralità e di tornare in un ambiente a lui familiare. La decisione di Hummels fu accolta con entusiasmo dai tifosi del Dortmund, che vedevano in lui un leader capace di rafforzare la difesa e di guidare una squadra giovane e ambiziosa. La finale di Champions persa nel 2024 contro il Real Madrid rappresenta però un’altra ferita aperta nella carriera nel difensore, che ha scelto di svoltare dunque totalmente pagina trasferendosi in Italia alla Roma.
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