x

x

Vai al contenuto

Pasta del supermercato, qual è la migliore: la classifica di Altroconsumo

Pasta del supermercato, qual è la migliore secondo Altroconsumo

La produzione della pasta in Italia segue standard rigorosi per garantire un prodotto di alta qualità. La pasta secca deve essere principalmente preparata con semola di grano duro, evitando l’utilizzo di grano tenero, che può essere presente solo in tracce (non oltre il 3% come residuo di lavorazione). Esistono diverse varianti di pasta, ognuna con caratteristiche specifiche derivanti dagli ingredienti e dal processo di lavorazione. Dalla pasta all’uovo a quella dietetica, ciascun tipo è pensato per soddisfare esigenze nutrizionali e gastronomiche diverse. Tra le varianti, ci sono anche prodotti freschi o stabilizzati, che richiedono modalità di produzione e conservazione particolari.

  • Pasta secca: È la più diffusa e viene realizzata con semola di grano duro, famosa per la sua lunga conservabilità.
  • Pasta all’uovo: Si prepara con semola e almeno quattro uova per ogni chilo di semola. È particolarmente adatta per piatti ricchi e saporiti, come le tagliatelle e le lasagne.
  • Paste speciali: Queste varietà sono arricchite con ingredienti come spinaci o soia, che conferiscono un sapore particolare. Vengono etichettate come “pasta di semola di grano duro con [ingrediente]”.
  • Pasta fresca: Composta principalmente da farine di grano tenero, deve essere conservata a basse temperature (massimo +4°C). È più morbida e si consuma solitamente appena preparata.
  • Pasta stabilizzata: Ha un contenuto di umidità superiore al 20% ed è trattata termicamente per garantirne la conservazione a temperatura ambiente, pur mantenendo la freschezza.
  • Pasta dietetica: Sebbene non venga più utilizzata come denominazione ufficiale, un tempo indicava prodotti destinati a esigenze nutrizionali specifiche, come pasta senza glutine per celiaci o arricchita di fibre per diabetici.

Quali marche sono state testate da Altroconsumo

L’associazione ha preso in esame una vasta scelta di penne rigate, dando un voto alla qualità (in centesimi) e specificando il prezzo medio per confezione da 500 grammi. La scelta migliore per Altroconsumo, sia come prezzo che come qualità, è parzialmente una sorpresa: non una marca pubblicizzata né particolarmente costosa. Sono le penne rigate Conad Sapori e Idee (79/100, 1,07 euro). A pari merito come qualità (79/100) troviamo le penne rigate 20 La Molisana (1,40 euro). Sul gradino più basso del podio abbiamo invece le penne ziti rigate Garofalo pasta di Gragnano Igp (77/100, prezzo 1,52 euro), mentre subito sotto le penne rigate n.19 Agnesi (74/100, prezzo 1,47 euro). Al quinto posto le penne rigate n.66 Rummo (73/100, prezzo 1,52). In fondo alla classifica, la maglia nera va alle penne rigate Felicetti (39/100, prezzo 1,47 euro a confezione).

Ecco le marche testate da Altroconsumo:

Felicetti Originale – 39/100 – 1,47 euro

Conad Sapori e Idee – 79/100 – 1,07 euro

La Molisana – 79/100 – 1,40 euro

Garofalo pasta di Gragnano Igp – 77/100 – 1,52 euro

Agnesi – 74/100 – 1,47 euro

Rummo – 73/100 – 1,52 euro

De Cecco – 70/100 – 1,59 euro

Pastificio Liguori pasta di Gragnano Igp – 69/100 – 1,49 euro

Alce Nero varietà di grano Cappelli biologico – 66/100 – 2,13 euro

Granoro dedicato – 64/100 – 1,25 euro

Selex – 64/100 – 0,69 euro

Barilla – 62/100 – 1,09 euro

Libera Terra Il giusto del Grano – 61/100 – 1,82 euro

Barilla al bronzo – 61/100 – 1,29 euro

Voiello – 61/100 – 1,65 euro

Armando – 61/100 – 1,45 euro

Le Stagioni d’Italia Senatore Cappelli – 61/100 – 2,04 euro

Tre Mulini (Eurospin) – 60/100 – 0,84 euro

Divella – 59/100 – 0,80 euro

Coop – 59/100 – 0,88 euro

Combino (Lidl) – 54/100 – 0,64 euro

Pasta Reale (Md) – 50/100 – 0,59 euro.

LEGGI ANCHE:

Argomenti