Con la nazionale belga, Lukaku ha avuto una carriera straordinaria, diventando il miglior marcatore della storia del Belgio. In Serie A, invece, ha fatto le fortune dell’Inter di Antonio Conte, che infatti lo ha voluto portare con sé anche a Napoli. Romelu Lukaku, c’è chi lo ama e chi lo odia. Ripercorriamo insieme i momenti clou della carriera di Lukaku e scopriamo qualche chicca che ancora non è così nota.
Gli inizi
Romelu Lukaku è nato a Anversa, in Belgio, il 13 maggio 1993. Il suo vero nome è Romelu Menama Lukaku Bolingoli. L’attaccante è di origine congolese perché i suoi genitori sono entrambi originari della Repubblica Democratica del Congo, anche se lui è nato e cresciuto in Belgio, dove ha rappresentato la nazionale a livello internazionale. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Per questi motivi è diventato anche un grande tifoso dell’Anderlecht, il club belga in cui è cresciuto e ha iniziato la sua carriera da professionista. Il cugino di Romelu si chiama Boli Bolingoli-Mbombo, anch’egli calciatore professionista, e ha giocato come terzino sinistro in squadre come il Celtic e il Rapid Vienna. Romelu Lukaku ha un figlio, nato nel 2019, il cui nome è Romeo.
Carriera di Lukaku
Nel 2009, all’età di soli 16 anni, fa il suo debutto con la prima squadra dell’Anderlecht. Nella stagione 2009-2010, segna 15 gol in 33 presenze, diventando capocannoniere del campionato belga e contribuendo alla vittoria del titolo nazionale. Complessivamente, con l’Anderlecht mette a segno 33 gol in 73 presenze, attirando l’attenzione dei grandi club europei. Nel 2011, Lukaku si trasferisce al Chelsea per circa 15 milioni di sterline. Tuttavia, non riesce a imporsi immediatamente nella squadra londinese, che all’epoca aveva una forte concorrenza in attacco con giocatori come Didier Drogba e Fernando Torres. Durante la stagione 2011-2012, Lukaku gioca solo 12 partite ufficiali senza segnare alcun gol. A causa delle difficoltà nel trovare spazio, viene mandato in prestito al West Bromwich Albion nella stagione successiva. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
Il prestito al West Bromwich Albion si rivela un punto di svolta per la carriera di Lukaku. Qui dimostra tutto il suo potenziale, segnando 17 gol in 35 presenze nella stagione 2012-2013, compreso un’eccezionale tripletta contro il Manchester United nella sua ultima partita con il club. Grazie a queste prestazioni, Lukaku si guadagna l’attenzione del Chelsea e di altre squadre inglesi. Nel 2013 Lukaku viene nuovamente mandato in prestito, questa volta all’Everton, dove continua a brillare. Segna 15 gol in 31 partite nella sua prima stagione, convincendo il club a fare un grande investimento e acquistarlo a titolo definitivo nel 2014 per 28 milioni di sterline, un record per il club. Con l’Everton, Lukaku diventa uno degli attaccanti più temuti della Premier League. Segna 87 gol in 166 partite in tutte le competizioni tra il 2013 e il 2017, dimostrando la sua abilità sia come finalizzatore che come creatore di gioco. Nel 2017 Lukaku si trasferisce al Manchester United per circa 75 milioni di sterline, uno dei trasferimenti più costosi della storia del calcio. Con i Red Devils, Lukaku segna 42 gol in 96 presenze in due stagioni, ma non riesce a raggiungere il livello sperato in termini di trofei. Con lo United, raggiunge la finale di FA Cup ma il club non riesce a vincere trofei importanti.
L’approdo in Serie A
Nel 2019 Lukaku lascia il Manchester United per unirsi all’Inter, con un trasferimento valutato intorno a 75 milioni di euro. Sotto la guida di Antonio Conte, Lukaku vive una vera e propria rinascita. Nella sua prima stagione, segna 34 gol e porta l’Inter alla finale di Europa League nel 2020, persa contro il Siviglia. La stagione 2020-2021 è il punto culminante della sua carriera. Lukaku segna 24 gol in Serie A e contribuisce a far vincere all’Inter il suo primo Scudetto in 11 anni, rompendo l’egemonia della Juventus. Viene eletto Miglior giocatore della Serie A e diventa una figura centrale nel successo dei nerazzurri. Nel 2021 Lukaku torna al Chelsea per una cifra record di 115 milioni di euro, diventando il trasferimento più costoso nella storia del club. Il ritorno a Londra, tuttavia, non va come previsto. Nonostante alcuni gol importanti (tra cui il gol nella vittoria del FIFA Club World Cup), Lukaku fatica a integrarsi nel sistema di gioco di Thomas Tuchel e finisce per essere spesso relegato in panchina. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Segna 15 gol in 44 partite durante la stagione, ma le sue prestazioni non soddisfano le aspettative, e il rapporto con il club diventa teso, soprattutto dopo un’intervista controversa in cui dichiara il suo desiderio di tornare all’Inter. Nel 2022 Lukaku torna all’Inter in prestito per cercare di ritrovare la forma che lo aveva reso una stella in Italia. Durante la stagione 2022-2023, nonostante gli infortuni che ne limitano le apparizioni, riesce a contribuire ai successi della squadra in Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Nel 2023 Lukaku viene ceduto in prestito alla Roma, con José Mourinho alla guida. In questa nuova sfida, Romelu cerca di ritrovare la continuità e la forma fisica che avevano caratterizzato i suoi anni migliori. Nell’estate del 2024 poi si riunisce il sodalizio con Antonio Conte, questa volta però in una nuova avventura con la casacca del Napoli.
Palmares e statistiche
Lukaku nel proprio ricco palmares può vantare 1 Serie A con l’Inter (2020-2021), 1 FA Cup con il Chelsea (2011-2012), 1 Supercoppa UEFA con il Chelsea (2021), 1 FIFA Club World Cup con il Chelsea (2021), 1 Supercoppa Italiana con l’Inter (2021) e un titolo di Capocannoniere della UEFA Europa League (2019-2020). Il valore di mercato di Lukaku è variato nel tempo a seconda delle sue prestazioni e della situazione contrattuale, ma nel 2024 è stimato intorno ai 25 milioni di euro. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
In carriera il centravanti ha militato nell’Anderlecht (Belgio), Chelsea (Inghilterra), West Bromwich Albion (Inghilterra, in prestito), Everton (Inghilterra), Manchester United (Inghilterra), Inter (Italia), Chelsea, Roma (in prestito), Napoli. Di seguito il numero di reti realizzate dal belga in ogni squadra: Anderlecht: 41 presenze, 33 gol, Chelsea (primo periodo): 10 presenze, 0 gol, West Bromwich Albion: 38 presenze, 17 gol, Everton: 166 presenze, 87 gol, Manchester United: 96 presenze, 42 gol, Inter: 132 presenze, 78 gol, Chelsea (secondo periodo): 44 presenze, 15 gol, Roma: 21 reti in 47 gettoni.
La vita privata di Lukaku
Lukaku parla bene l’italiano perché ha giocato diverse stagioni in Italia con l’Inter, dove ha imparato la lingua per integrarsi meglio con i compagni di squadra e comunicare con l’allenatore e lo staff. La sua permanenza a Milano dal 2019 al 2021 e poi nuovamente nel 2022 ha rafforzato la sua padronanza dell’italiano. Lukaku viene soprannominato “Big Rom” per la sua imponente stazza fisica e forza atletica. Con un’altezza di 1,91 metri e una grande presenza fisica, il soprannome riflette la sua potenza e capacità di dominare gli avversari in campo. L’attaccante porta il numero 47 di scarpe e pesa circa 95 kg.
Leggi anche
- Carriera e rendimento di Lautaro Martínez, El Toro dell’Inter
- Khvicha Kvaratskhelia: la stella emergente del Napoli
- Arkadiusz Milik: l’attaccante polacco in bilico tra Juve e Napoli
- Giacomo Raspadori: il gioiello d’attacco del Napoli
- Moise Kean: l’attaccante italiano tra Juventus e Fiorentina
- Carriera e rendimento di Lautaro Martínez, El Toro dell’Inter
- Hakan Çalhanoğlu: il creatore di gioco dell’Inter
- Paulo Dybala: il talento argentino al servizio della Roma
- La vita e la carriera di un mito: Totò Schillaci
- Il talento di Sandro Tonali
- Nicolò Barella: il metronomo dell’Inter