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Antonio Conte si scontra con le fatiche del doppio impegno: e in Europa sinora è un flop

Antonio Conte ora ha un problema, e ne parla apertamente. Il doppio impegno tra coppa e campionato, unito agli infortuni che hanno falcidiato la squadra, sta pesando molto: se un anno fa il tecnico – parlando dell’Inter – minimizzava il problema, oggi invece lo indica come uno dei principali ostacoli per la sua squadra.

Il pareggio contro l’Eintracht Francoforte è stato il quindicesimo in carriera per Conte nella massima competizione europea, a conferma di un rapporto complesso con la Champions League. Il Napoli, nella stagione 2025/26, ha fin qui raccolto solo una vittoria (2-1 contro lo Sporting Lisbona), un pareggio e due sconfitte: lo 0-2 con il Manchester City arrivato con il Napoli in dieci uomini e, soprattutto, il 2-6 col PSV. (continua dopo la foto)

Nonostante il margine per rimediare – con quattro gare ancora da giocare, tra cui due abbordabili contro Qarabag e Copenaghen, una difficile contro il Chelsea e un’altra insidiosa contro il Benfica di Mourinho – il rendimento degli azzurri resta sotto le aspettative.

Ma l’idiosincrasia del tecnico salentino con l’Europa non è emerso solo a Napoli: i numeri di Conte in Champions, infatti, sono davvero impietosi. Il suo bilancio personale è negativo: 16 vittorie, 15 pareggi e 15 sconfitte. Una media lontanissima dal ritmo quasi perfetto che lo ha accompagnato nei tornei nazionali (2,24 punti a partita in Serie A e un titolo in Premier League col Chelsea).

Nelle sei campagne europee fin qui disputate, Conte è stato eliminato tre volte ai gironi (due con l’Inter, una con la Juventus), due volte agli ottavi (Chelsea e Tottenham) e una ai quarti (ancora con la Juve). Mai una semifinale, mai una finale. Con i bianconeri il suo miglior rendimento: 6 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. Con l’Inter, il peggiore: 3 vittorie, 4 pareggi e 5 ko. In equilibrio con le inglesi: 3-3-2 al Chelsea, 2-3-2 al Tottenham.

E così, quello stesso Conte che nel 2024 sosteneva che “un grande club non può temere il doppio impegno”, punzecchiando l’Inter rivale per lo scudetto, ora parla di “fatica mentale e fisica” e di “costi pesanti per la tenuta della squadra”.

Il tecnico che un anno fa negava il problema oggi lo riconosce come uno dei principali scogli con cui deve confrontarsi il Napoli, segno che la sua comunicazione è fatta sempre in modo da esaltare la propria squadra minimizzando i problemi delle altre.

Niente di male, lo fanno in tanti, anche se forse quest’anno il tecnico salentino ha un po’ esagerato con le contraddizioni. Il punto vero, però, è che la Champions, per Conte, resta una montagna che non è ancora riuscito a scalare.

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