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Ranking ATP e WTA gennaio 2025: i cambiamenti più significativi

Sinner a Melbourne

Dopo l’Australian Open, i ranking ATP e WTA hanno subito modifiche importanti. Le vittorie e i risultati significativi nei tornei hanno portato a cambiamenti nelle posizioni di molti tennisti e tenniste. Alcuni hanno guadagnato punti preziosi, migliorando la loro classifica, mentre altri, non riuscendo a ripetere le prestazioni dell’anno precedente, hanno visto scivolare la loro posizione.

Cos’è il ranking ATP e WTA

Il ranking ATP tiene in considerazione i risultati ottenuti dai tennisti nelle ultime 52 settimane.
I punti ottenuti in un torneo sono validi per un anno, poi vengono “scartati” all’inizio della successiva edizione per poi sommare quelli nuovi ottenuti.

Nel mondo del tennis, le classifiche vengono elaborate distintamente per il singolare e il doppio, con l’Association of Tennis Professionals (ATP) a curare il ranking maschile e la Women’s Tennis Association (WTA) a gestire quello femminile. L’ordine di merito di ogni atleta non solo riflette il suo livello di performance, ma determina anche il seeding in ciascun torneo, offrendo così la possibilità di essere testa di serie.

Accanto alla classifica tradizionale, esiste un’altra graduatoria che misura i successi di un singolo anno: la Race. Questa classifica, infatti, somma solo i punti ottenuti dal primo gennaio fino a dicembre, senza tener conto dei risultati precedenti. La Race gioca un ruolo decisivo nella qualificazione alle ATP Finals, poiché stabilisce quali giocatori avranno l’opportunità di competere per il titolo di miglior tennista dell’anno.

In sostanza, la classifica ATP/WTA e la Race costituiscono due facce della stessa medaglia, con la prima che riflette la costanza e la carriera di un tennista, mentre la seconda premia la performance più recente, stabilendo le gerarchie più immediate in vista delle competizioni finali della stagione. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Il sistema dei punti

Il sistema di ranking ATP nel tennis è un metodo utilizzato per stabilire la posizione dei tennisti e delle tenniste a livello mondiale, in base ai loro risultati nei tornei ufficiali. Questi punti vengono guadagnati partecipando a tornei del circuito ATP, che includono il Grande Slam, i tornei ATP 1000, ATP 500, ATP 250, e le ATP Finals, nonché alcune competizioni di più basso livello.

Ogni torneo ha un valore di punti specifico che dipende dalla sua importanza. I tornei del Grande Slam sono quelli che assegnano il punteggio più alto: il vincitore guadagna 2000 punti, il finalista 1300, i semifinalisti 800, e chi perde nei quarti di finale ottiene 400 punti.

I tornei ATP 1000, che sono secondi solo agli Slam in termini di prestigio, offrono un punteggio significativo: il vincitore può guadagnare fino a 1000 punti, a seconda della fase raggiunta. I tornei ATP 500 e ATP 250, più piccoli, offrono rispettivamente 500 e 250 punti al vincitore e così a scalare per le competizione meno importanti. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Zverev all'Australian Open
MELBOURNE, AUSTRALIA – JANUARY 26: Alexander Zverev of Germany plays a forehand against Jannik Sinner of Italy in the Men’s Singles Final during day 15 of the 2025 Australian Open at Melbourne Park on January 26, 2025 in Melbourne, Australia. (Photo by Graham Denholm/Getty Images)

Il ranking ATP non si limita a premiare i successi dei giocatori in tornei recenti, ma considera anche la continuità dei risultati. Ogni giocatore ha un “punteggio di carriera”, che si ottiene accumulando punti nelle ultime 52 settimane. Questo sistema di calcolo significa che i punti guadagnati in un torneo devono essere difesi nel torneo dell’anno successivo. Se un giocatore non riesce a ripetere la stessa performance, perderà i punti ottenuti in quella competizione, con un impatto diretto sulla sua posizione in classifica.

Un altro aspetto importante del ranking ATP è il “seeding”, che determina il posizionamento dei giocatori nei tabelloni dei tornei. I giocatori meglio classificati vengono automaticamente inseriti nei posti migliori, riducendo il rischio di incontrarsi prematuramente con altri top player. Inoltre, i giocatori di alto livello possono ricevere un “bye” al primo turno, il che significa che iniziano il torneo direttamente dal secondo turno senza giocare la partita d’esordio.

Com’è cambiata la classifica a gennaio?

Jannik Sinner ha battuto Zverev in finale e ha fatto un colpaccio anche dal punto di vista del punteggio. Proprio alla luce di quanto detto in precedenza, l’italiano aveva un solo risultato per confermare quanto di buono fatto nel gennaio del 2024, ovvero vincere, In questo modo non ha perso punti e ha conservato il totale a dodici mesi di distanza, blinda il primo posto. Sinner, già prima della finale dell’Australian Open, aveva 11130 punti, con un vantaggio di 2995 su Zverev, posizionato al secondo posto a 8135.

Al tedesco non è poi è andata così male, perché la finale persa a Melbourne gli ha comunque permesso di migliorare la prestazione del 2024 in Australia quando non era andato oltre la semifinale. Inoltre, grazie ai 500 punti in più, è riuscito ad allungare su Alcaraz, stabile al terzo posto a 7010 punti.

Lo spagnolo di sicuro potrà rifarsi nelle prossime tappe, cercando di accorciare un distacco consistente di quasi 5000 punti da Sinner. Grazie al trionfo di Melbourne, Sinner è riuscito a mettere al sicuro i punti conquistati lo scorso anno e salire a quota 11830, con il divario con Zverev che è così aumentato fino a toccare -3695. Salto in avanti, nonostante la sconfitta, anche per Zverev, che grazie alla qualificazione alla finale di Melbourne è riuscito a ottenere 500 punti in più, allungando così sul terzo posto di Carlos Alcaraz, uscito ai quarti di finale contro Novak Djokovic, e fermo a 7010. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Taylor Fritz ha invece deluso a causa di un’eliminazione già al terzo turno che gli ha fatto perdere 300 punti rispetto all’anno scorso. L’americano al momento sembra lontano dalla forma migliore. Casper Ruud a 4160 punti deve guardarsi le spalle da Novak Djokovic che a 3900 punti si colloca al sesto posto. Tuttavia il serbo, semifinalista al’Australian Open, non sembra guardare particolarmente al ranking quanto piuttosto a raccogliere il massimo dai pochi tornei in calendario a cui ha deciso di partecipare. Nole, per via dell’età, sa di non poter affrontare una stagione troppo intensa. Male Medvedev che viene scavalcato dallo stesso Djokovic e da Ruud.

Per quanto riguarda la classifica WTA rimane salda in testa Sabalenka (finalista in Australia), seguita dalla rivale Swiatek. Tra le due il divario è davvero risicato e limitato a 186 punti: le promesse per un 2025 scoppiettante ci sono tutte. Al terzo posto Coco Gauff a 6538 punti, quarta la nostra Jasmine Paolini che deve guardarsi le spalle da Rybakina. Da segnalare il settimo posto di Madison Keys, che a Melbourne ha vinto il primo Slam della carriera e che in classifica ha eguagliato il proprio record personale risalente all’ottobre del 2016.

Ecco la classifica ATP a fine gennaio 2025:

  1. Jannik Sinner (ITA) – 11830 punti
  2. Alexander Zverev (GER) – 8135 punti
  3. Carlos Alcaraz (ESP) – 7010 punti
  4. Taylor Fritz (USA) – 5050 punti
  5. Casper Ruud (NOR) – 4160 punti
  6. Novak Djoković (SRB) – 3900 punti
  7. Daniil Medvedev (RUS) – 3780 punti
  8. Alex de Minaur (AUS) – 3735 punti
  9. Tommy Paul (USA) – 3495 punti
  10. Andrey Rublev (RUS) – 3170 punti

Ecco la classifica WTA a fine gennaio 2025:

  1. Aryna Sabalenka (BLR) – 8956 punti
  2. Iga Świątek (POL) – 8770 punti
  3. Coco Gauff (USA) – 6538 punti
  4. Jasmine Paolini (ITA) – 5288 punti
  5. Elena Rybakina (KAZ) – 4893 punti
  6. Jessica Pegula (USA) – 4861 punti
  7. Madison Keys (USA) – 4680 punti
  8. Qinwen Zheng (CHN) – 4095 punti
  9. Emma Navarro (USA) – 3709 punti
  10. Paula Badosa (ESP) – 3588 punti

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