La nuova ricostruzione
La costruzione del nuovo ponte dovrebbe prendere il via in primavera. L’ingegnere della contea Ryan Thilges ha dichiarato: “Il secondo passo è stato quindi quello di tagliare e tagliare le tre campate centrali per portare le travi a terra in modo che l’appaltatore possa tagliarle, caricarle e trasportarle. Quello che penso sia stato più attraente per noi è che questo era un metodo per portare le travi d’acciaio a terra senza che i lavoratori fossero nelle immediate vicinanze. Abbiamo assicurato un perimetro intorno al sito di esplosione e tutti erano al sicuro, poi hanno acceso le cariche”. (Continua a leggere dopo le foto)
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Forse la stessa idea doveva essere applicata anche al Ponte Morandi di Genova, prima della tragedia. Il 14 agosto 2018, alle ore 11:36, la pila 9 del viadotto crollò, causando la morte di 43 persone tra automobilisti in transito e alcuni dipendenti dell’AMIU al lavoro nella sottostante isola ecologica. A seguito del disastro, 566 residenti della zona circostante dovettero essere sfollati e molti edifici residenziali troppo vicini al viadotto vennero successivamente demoliti. Tale fu anche il destino delle porzioni residue del ponte, che è stato poi sostituito da una nuova struttura denominata viadotto Genova San Giorgio.
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