
Riccardo Orsolini è uno di quei giocatori che, stagione dopo stagione, ha saputo conquistarsi il suo spazio con personalità, talento e un sinistro che difficilmente passa inosservato. Ala tecnica e imprevedibile, è diventato un punto fermo del Bologna, trascinando i rossoblù con giocate decisive, gol spettacolari e una costanza ormai riconosciuta in tutta la Serie A. Dai primi passi nei settori giovanili fino all’esplosione sotto la guida di allenatori capaci di valorizzarne le doti, il percorso del numero 7 emiliano racconta una storia di crescita, sacrificio e determinazione. Non è più solo una promessa: oggi è uno dei protagonisti del sorprendente campionato del Bologna. Andiamo allora a ripercorrere le tappe della sua carriera e analizziamo il suo impatto nella stagione in corso. Perché dietro ogni gol, c’è un lavoro che parte da lontano. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Gli esordi
Riccardo Orsolini è il classico esempio di talento cresciuto all’ombra dei campetti di provincia, con il sogno della Serie A coltivato a colpi di pallone e semplicità. Nato a Rotella, un piccolo borgo vicino Ascoli Piceno, il 24 gennaio 1997, si è avvicinato al calcio grazie al padre, che lo portava a tirare calci al pallone nel campetto del paese. A soli 7 anni entra nel vivaio dell’Ascoli, dove cresce calcisticamente fino all’esordio in prima squadra, avvenuto il 2 aprile 2015, in Lega Pro, contro la Pro Piacenza. Contribuisce alla promozione dei marchigiani in Serie B, e nella stagione successiva comincia a ritagliarsi spazi sempre più importanti.
Il 15 ottobre 2016 segna la sua prima rete da professionista contro il Verona, e due settimane dopo realizza una doppietta decisiva contro il Carpi. Il talento di Rotella chiude la stagione con 8 gol in 41 presenze, numeri che gli valgono la chiamata della Juventus, che lo acquista nel gennaio 2017 lasciandolo ad Ascoli fino a fine stagione. Ma né i bianconeri né l’Atalanta, che lo avrà successivamente, crederanno davvero in lui fino in fondo.
Un talento sbocciato a Bologna
E’ a Bologna che Orsolini comincia il suo percorso di crescita continua, in corso pure oggi. Dopo un inizio di carriera tra Juventus e Atalanta, il 31 gennaio 2018 approda sotto le Due Torri grazie a un prestito di 18 mesi concordato con i bianconeri. Il suo esordio avviene pochi giorni dopo, il 4 febbraio, nel sentitissimo derby dell’Appennino contro la Fiorentina.
Ma è con l’arrivo di Siniša Mihajlović che Orsolini comincia davvero a spiccare il volo: nella stagione 2018-2019 colleziona 37 presenze e 10 reti, tanto da convincere il Bologna a riscattarne il cartellino per 15 milioni di euro il 19 giugno 2019. Il 22 dicembre dello stesso anno firma la sua prima doppietta in Serie A, nel 2-3 in trasferta contro il Lecce. L’eredità lasciata da Mihajlović, figura centrale nella sua crescita, rimane indelebile: “Avevo un rapporto speciale con Sinisa”, dirà Orsolini dopo un gol dedicato all’ex allenatore scomparso, evidenziando il legame profondo che li univa.
Sotto la guida di Thiago Motta nella stagione 2022-2023, l’esterno offensivo raggiunge per la prima volta la doppia cifra in campionato, consacrandosi come punto fermo dei rossoblù. Il 1º ottobre 2023, nel match casalingo contro l’Empoli, scrive un’altra pagina di storia personale siglando la sua prima tripletta in Serie A. Protagonista assoluto in una delle migliori stagioni del Bologna degli ultimi sessant’anni, contribuisce alla storica qualificazione in Champions League. Il 18 settembre 2024 arriva l’esordio nella massima competizione europea, nel pareggio interno per 0-0 contro lo Shakhtar, un traguardo che suggella il suo percorso di crescita e la definitiva maturazione di un talento che ha saputo superare ogni ostacolo.

Una stagione da protagonista
Riccardo Orsolini rappresenta oggi una delle figure più emblematiche del calcio italiano per la sua capacità di rinascere dopo momenti bui e tornare protagonista. L’attaccante del Bologna, dopo aver vissuto un periodo complicato della sua carriera, ha saputo rialzarsi fino a diventare uno dei punti fermi della squadra rossoblù. La svolta è rappresentabile in un’immagine. Era una notte speciale al Dall’Ara, quando il suo gol contro la Lazio ha contribuito a un sonoro 5-0, regalando emozioni forti ai tifosi e sancendo simbolicamente la sua rinascita. La standing ovation del pubblico ha testimoniato l’amore e il rispetto che la città nutre per lui. “Bologna mi conosce, sa che sputo il sangue in campo”, ha dichiarato con orgoglio, mostrando un attaccamento sincero alla maglia che va oltre il semplice impegno professionale.
Un ruolo chiave nella sua crescita l’ha avuto l’allenatore Vincenzo Italiano, capace di risvegliare le potenzialità inespresse del giocatore grazie a un approccio moderno e umano. Italiano ha saputo correggere i difetti tecnici di Orsolini e integrarlo in un sistema di gioco che valorizza le sue caratteristiche migliori. Questo rapporto di fiducia ha dato i suoi frutti non solo sul piano individuale, ma anche collettivo, trasformando il Bologna in una squadra competitiva, ambiziosa, con lo sguardo rivolto verso la Champions League. Nonostante le sirene del mercato, Orsolini resta concentrato: “Non voglio pensare a cosa faranno gli altri club. Bologna è casa mia”, ha ribadito, confermando di voler scrivere nuove pagine della sua carriera proprio con i colori rossoblù. Oggi è a quota 11 gol e 2 assist in campionato e sembra ancora avere cartucce a disposizione per il finale di stagione. Il talento di Orsolini è al servizio della missione europea del Bologna, in attesa che da Coverciano qualcuno inizi a dargli le considerazioni che merita.
La scheda di Riccardo Orsolini

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