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Liliana Resinovich, disposta la riesumazione del corpo: cosa succede

Liliana Resinovich, 63 anni di Trieste, era una donna pensionata che conduceva una vita tranquilla. Prima la scomparsa 14 dicembre 2021 e poi il ritrovamento del suo corpo il 5 gennaio del 2022 nel boschetto dell’ex Ospedale Psichiatrico di San Giovanni. In queste ore c’è stato un nuovo importante aggiornamento nelle indagini sul caso della donna triestina. La Procura ha infatti disposto la riesumazione del cadavere di Liliana Resinovich. L’obiettivo è arrivare a stimare la data del decesso con una nuova autopsia. (Continua a leggere dopo la foto)

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Liliana Resinovich, disposta la riesumazione del corpo: cosa succede

Il corpo di Liliana Resinovich verrà riesumato. Lo conferma la Procura di Trieste che in una nota informa che il pm Maddalena Chergia ha disposto “con la procedura di accertamento tecnico non ripetibile, il conferimento a un collegio di consulenti dell’incarico di riesumazione della salma, procedura indicata dalla consulente Cristina Cattaneo come opportuna”. Il pubblico ministero, continua la nota, “ha stabilito, per una data che si colloca alla fine del presente mese, la convocazione innanzi a sé degli esperti chiamati a svolgere tali delicate operazioni, dandone debito avviso ai prossimi congiunti della deceduta e ai rispettivi difensori. Prevedibilmente al formale affidamento dell’incarico, farà seguito l’attività consulenziale prevista”. Come riporta Fanpage, la notizia della riesumazione era stata già annunciata dal generale Luciano Garofano durante una puntata di Quarto Grado a Dicembre 2023: “Sicuramente si procederà a una nuova autopsia, tutti noi sappiamo che ci sono delle contraddizioni da comprendere e sappiamo che spesso una nuova autopsia può svelare elementi che inizialmente potrebbero non essere stati chiariti”. Ora con la riesumazione e con un nuovo esame autoptico si potrebbe arrivare a stimare la data del decesso, attraverso il prelievo del midollo osseo e una valutazione quindi della cellularità. Gli esperti che si occuperanno dei nuovi esami sul corpo di Liliana sono stati ora convocati per il 26 Gennaio 2023 in Procura a Trieste. (Continua a leggere dopo la foto)

Il commento del marito della donna

“Per me è importante che il corpo di Liliana possa dare delle risposte, perciò non mi oppongo” alla riesumazione. “Spero che la dottoressa Cattaneo”, consulente della Procura di Trieste, “possa avere delle risposte. Dopodiché io aspetto il nulla osta per cremare Liliana, questo è quello che interessa di più a me“. Sono le parole di Sebastiano Visintin, marito della donna, a margine della notizia di oggi. Poi l’uomo ha aggiunto: “È un momento doloroso, ma siccome è da mesi che ne parliamo, sono preparato e poi il 5 gennaio saranno due anni dal ritrovamento di Liliana, che comunque è un dolore immenso”. Sergio Resinovich, fratello di Liliana, ha detto:“Spero si possa arrivare alla verità, anche se è una cosa dolorosa. Una richiesta in tal senso l’avevo già avanzata prima della richiesta di archiviazione del caso e sono contento che il giudice abbia accolto la nostra istanza”.