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Inter, missione Monaco: le condizioni di Lautaro e Pavard in vista della finale di Champions

Mancano pochi giorni alla finale di Champions all’Allianz Arena e l’Inter si prepara a un appuntamento che potrebbe scrivere una pagina importantissima per la storia del club. Simone Inzaghi si avvicina alla sfida contro il Paris Saint-Germain con una missione ben precisa: arrivare con la formazione titolare, il suo undici perfetto, quello programmato a inizio stagione.

In prima linea, quindi, ci sono Lautaro e Pavard, i grandi assenti di queste ultime giornate di campionato. Il primo si è sacrificato giocando il match con il Barcellona nonostante fosse in condizioni precarie, mentre il secondo si è infortunato proprio all’inizio della partita contro la Roma.

Ebbene, la buona notizia è che il Toro è tornato. Lautaro Martinez ha lasciato il campo contro il Barcellona zoppicando, ma ora si è rimesso in piedi per la notte dei sogni. Ieri ha lavorato parzialmente in gruppo, insieme a Frattesi, altro uomo chiave della semifinale più emozionante di sempre, secondo molti commentatori. L’impiego del capitano a Como sarà limitato: mezz’ora al massimo, solo per riassaporare il campo e riprendere ritmo. (continua dopo la foto)

L’obiettivo, nemmeno a dirlo, è Monaco. E lì, il capitano guiderà l’Inter nel match più importante di una stagione vissuta ai vertici, ma per ora ancora senza titoli. Insieme a lautaro, il Mister nerazzurro spera di ritrovare anche Benjamin Pavard, ancora alle prese con la caviglia malconcia. Ieri il francese ha lavorato a parte: sterzate e appoggi non sono ancora sicuri, e forzare ora sarebbe una follia. Ma c’è tempo, e le speranze di vederlo titolare contro i connazionali non sono del tutto perdute.

Intanto c’è da pensare anche al Como e al lumicino di speranza rimasto per lo scudetto. Nella trasferta in riva al lago potrebbe rifiatare Alessandro Bastoni, vero sakanovista che non si è preso mai una pausa, nemmeno nella gara con il Torino. Inzaghi valuta se concedergli un turno di stop: Carlos Augusto offre garanzie e probabilmente scenderà lui in campo.

La trasferta in casa del Como dev’essere affrontata seriamente per evitare ulteriori rimpianti, ma sarà anche un allenamento mentale. Il campionato va onorato e nulla va lasciato intentato, certo, ma il club è già proiettato alla notte del 31 maggio. Anche perché difficilmente il Napoli sbaglierà l’appuntamento contro il Cagliari. E la Champions, ormai è evidente, è sin dall’inizio il vero obiettivo della stagione.

Sembra scritto da Christopher Nolan questo finale di stagione dell’Inter. Una sorta di film thriller psicologico dalle costruzioni ardite, fatto di saliscendi emotivi e svolte improvvise. Un anno fa Oaktree prendeva in mano le redini del club. Ora il gruppo festeggia il suo primo compleanno da proprietario sperando in un regalo europeo.

L’approdo alla finale di Champions, che a inizio stagione nessuno fra gli osservatori riteneva probabile e in pochi possibile, rappresenta già in se stessa un’impresa straordinaria. Specialmente dopo avere eliminato due squadroni stellari come il Bayern Monaco e il Barcellona.

Ma ora che l’Inter è lì a giocarsela, contro una squadra fortissima, giovane e organizzata e con un allenatore fra i migliori d’Europa, nessuno è disposto a cedere senza lottare. Il destino si compie sul filo. Inzaghi, il tecnico che ha guidato la squadra fino a questo appuntamento, si gioca molto.

Se riuscisse nell’impresa, entrerebbe di diritto nella storia degli allenatori dell’Inter. Manca solo un passo, a anche se la sua squadra non parte favorita non lascerà nulla di intentato. Con il suo capitano a guidare la truppa. Un fattore fondamentale, sia dal punto di vista tecnico, sia da quello caratteriale, perché Lautaro Martinez è il trascinatore di questa Inter.

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