Hakan Calhanoglu ha avuto un’evoluzione positiva nel corso della sua esperienza in Serie A. Ha cambiato ruolo diverse volte e migliorato i propri numeri relativi ad assist e tiri dal dischetto. Parte del merito va dato a Stefano Pioli e Simone Inzaghi, che hanno lavorato molto sul calciatore. In questo articolo scopriamo le qualità tecniche e tattiche del turco dell’Inter.
Le origini
Cresciuto in una famiglia di immigrati, Calhanoglu è stato influenzato fin da piccolo sia dalla cultura calcistica tedesca che da quella turca. La sua passione per il calcio si è sviluppata fin da giovane, e presto si è unito alle giovanili del Waldhof Mannheim. Mostrando subito un talento innato, Calhanoglu ha attirato l’attenzione del Karlsruher SC, dove ha iniziato a farsi un nome nel calcio giovanile tedesco. Nel 2012, a soli 18 anni, Hakan ha fatto il suo debutto nella prima squadra del Karlsruher, che all’epoca militava nella 3. Liga, la terza divisione del calcio tedesco. Grazie alla sua abilità tecnica, Calhanoglu si è rapidamente imposto come uno dei giovani più promettenti del campionato. Durante la stagione 2012-2013, ha giocato un ruolo chiave nel portare il suo club alla promozione in 2. Bundesliga. Le buone prestazioni di Calhanoglu con il Karlsruher non sono passate inosservate, e nel 2013 è stato acquistato dall’Amburgo, squadra di Bundesliga, per circa 2,5 milioni di euro.
La carriera di Calhanoglu
Nell’Amburgo Calhanoglu ha rapidamente guadagnato un posto da titolare, diventando uno dei giocatori chiave della squadra. Nella stagione 2013-2014, ha segnato 11 gol in 38 partite ufficiali, molti dei quali su calci di punizione, confermando la sua reputazione di specialista nei calci da fermo. Nonostante la sua brillante stagione, l’Amburgo ha vissuto un periodo difficile, lottando per evitare la retrocessione. Dopo una sola stagione all’Amburgo, Calhanoglu ha deciso di fare un ulteriore passo avanti nella sua carriera, trasferendosi al Bayer Leverkusen nell’estate del 2014 per una cifra di circa 14,5 milioni di euro. Al Bayer Calhanoglu ha continuato a crescere come giocatore, diventando uno dei centrocampisti offensivi più rispettati della Bundesliga. Con il Bayer Leverkusen, inoltre, il turco ha avuto la possibilità di giocare regolarmente in Champions League, spesso schierato come trequartista o ala. Durante le tre stagioni con il Bayer, Calhanoglu ha segnato 28 gol in 115 partite, confermandosi come uno dei migliori giocatori della squadra. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
Nonostante le sue ottime prestazioni in campo, la carriera di Calhanoglu ha subito una battuta d’arresto nel 2017, quando è stato squalificato per quattro mesi dalla FIFA a causa di una violazione contrattuale risalente al 2011, quando aveva firmato un contratto con il Trabzonspor senza rispettarlo. Questo ha interrotto la sua stagione, ma non ha impedito al Bayer di continuare a considerarlo al centro del progetto sportivo.
Il passaggio dal Milan all’Inter
Nel 2017 Hakan Çalhanoğlu ha fatto il suo debutto in Serie A, trasferendosi al Milan per circa 24 milioni di euro. Il suo arrivo è stato parte di una massiccia campagna di rafforzamento voluta dalla nuova proprietà cinese del club, che cercava di riportare il Milan ai vertici del calcio italiano ed europeo. Le prime stagioni di Calhanoglu al Milan sono state altalenanti: il giocatore ha faticato a trovare continuità, anche a causa dei continui cambi di allenatore e delle difficoltà generali della squadra. Tuttavia, con l’arrivo di Stefano Pioli sulla panchina del Milan, la carriera di Calhanoglu ha preso una svolta positiva. Sotto la guida di Pioli, Hakan è stato spesso schierato come trequartista nel modulo 4-2-3-1 del Milan, un ruolo che si è rivelato perfetto per le sue caratteristiche. Nella stagione 2019-2020, è stato uno dei protagonisti della rinascita del Milan, contribuendo con 9 gol e 9 assist in Serie A, aiutando la squadra a qualificarsi per l’Europa League. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
Nel 2020-2021, Calhanoglu ha continuato a essere uno dei giocatori più importanti del Milan, che ha concluso la stagione al secondo posto in campionato, garantendosi il ritorno in Champions League dopo diversi anni di assenza. Tuttavia, nonostante il suo contributo fondamentale, le trattative per il rinnovo del contratto con il Milan non sono andate a buon fine, portando alla sua decisione di lasciare il club a parametro zero. Nell’estate del 2021 il centrocampista ha firmato un contratto con l’Inter, la rivale storica del Milan, suscitando non poche polemiche tra i tifosi rossoneri. Il passaggio all’Inter è stato visto come un “tradimento” da parte di molti sostenitori del Milan, ma dal punto di vista sportivo si è rivelato una mossa strategica per l’Inter, che ha cercato di colmare il vuoto lasciato da Christian Eriksen, impossibilitato a continuare la sua carriera in Serie A a causa di problemi di salute. Alla sua prima stagione con l’Inter, Calhanoglu ha immediatamente fatto sentire il suo impatto. Schierato come mezzala o trequartista, ha dimostrato di essere una pedina fondamentale nel sistema di gioco di Simone Inzaghi, contribuendo con 8 gol e 13 assist in Serie A, aiutando l’Inter a lottare fino all’ultima giornata per il titolo e a vincere la Supercoppa Italiana e la Coppa Italia. La capacità di Hakan di gestire il pallone, creare occasioni da gol e, naturalmente, le sue abilità sui calci piazzati, lo hanno reso un giocatore chiave per l’Inter, soprattutto nei momenti decisivi delle partite. La sua esperienza e il suo talento gli hanno permesso di inserirsi rapidamente nella squadra e di guadagnare il rispetto dei compagni e degli allenatori.
Le caratteristiche tecniche e tattiche
Calhanoglu ad inizio carriera veniva considerato come uno dei migliori specialisti di calci di punizione al mondo. La sua precisione e la capacità di variare tra tiri a effetto, potenti o rasoterra lo rendono una minaccia costante per i portieri avversari. In carriera ha segnato numerosi gol direttamente da calcio di punizione, come quello da centrocampo ai tempi della militanza nell’Amburgo. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
Con il tempo però le statistiche relative ai calci di punizione non sono state al livello delle aspettative, soprattutto nel periodo di militanza al Milan. Il turco ha invece migliorato la propria vena in tema di assist, lavorando sensibilmente anche sui movimenti in fase difensiva e arretrando progressivamente il proprio raggio d’azione. Dal dischetto si è rivelato spesso un cecchino, con statistiche da record: in carriera Calhanoglu ha calciato 41 rigori, realizzandone ben 37. Un dato che spesso ha fatto sorridere Simone Inzaghi.
Quanto vale Calhanoglu?
Il passaggio dal Leverkusen al Milan nel 2017 ha portato i rossoneri a sborsare 24 milioni di euro, bonus compresi. Il valore del giocatore però non ha mai oltrepassato i 25 milioni nel periodo dell’esperienza al Milan. Il club di via Aldo Rossi non è riuscito a rinnovare il contratto del turco, lasciandolo partire a costo zero in direzione dei rivali dell’Inter. Proprio sull’altra sponda di Milano il centrocampista è migliorato diventando un regista offensivo di livello, anche grazie al contributo di Simone Inzaghi che lo ha collocato in un sistema di gioco collaudato. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Marotta ha rinnovato quindi il contratto del turco fino al giugno del 2027, con un ingaggio netto di 6.5 milioni di euro, tra i più onerosi del club. Il valore attuale del giocatore, secondo diverse fonti di mercato, si attesta intorno ai 45 milioni di euro. Tuttavia la richiesta fatta dai nerazzurri al Bayern Monaco nella scorsa estate si avvicinava ai 60 milioni.
La vita privata di Calhanoglu
Hakan Calhanoglu è sposato con Sinem Gündoğdu, e insieme hanno una figlia. La coppia si è sposata nel 2017 e ha vissuto alcuni momenti turbolenti, incluso un breve periodo di separazione nel 2018. Tuttavia, i due si sono riconciliati e hanno rafforzato il loro legame. Nel 2019, Hakan e Sinem hanno avuto la loro prima figlia, Liya Calhanoglu, che rappresenta un punto focale nella vita familiare del calciatore. Sinem Gündoğdu mantiene un profilo relativamente discreto sui media, sebbene a volte condivida momenti della vita familiare sui social.
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