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Chivu rivuole la sua Inter: contro la Lazio nel segno della ThuLa

Certe partite, anche se passano i mesi, restano nella memoria. Per l’Inter, quella contro la Lazio ha il sapore di un conto rimasto aperto. Il 2-2 dello scorso anno, firmato da Pedro su rigore nei minuti di recupero, fece svanire uno scudetto che i nerazzurri avevano in mano e lasciò cicatrici profonde.

Ora, dopo le vittorie non impeccabili contro Verona e Kairat Almaty, i nerazzurri tornano a San Siro per dimostrare di aver imparato la lezione. Niente più cali di tensione, niente presunzione da squadra “ingiocabile”. Serve una reazione da grande squadra. (continua dopo la foto)

Cristian Chivu lo sa bene. Da mesi lavora su un gruppo che nella scorsa stagione era crollato nel finale, nel fisico e sul piano mentale. Da quando è arrivato, il Mister rumeno ha motivato, protetto, ma anche scosso i giocatori quando serviva.

Dopo l’ultima uscita europea, l’ex eroe del Triplete non ha nascosto la sua irritazione: “Questa Inter deve pretendere di più da sé stessa. La responsabilità è mia, non ho saputo motivare adeguatamente la squadra”. Parole dure, pronunciate a caldo, ma necessarie per dare una scossa.

Domenica sera, davanti a un San Siro gremito, Chivu vuole ritrovare la sua Inter. Di fronte avrà una Lazio in piena risalita: sei risultati utili consecutivi, quattro partite senza subire gol e la ritrovata solidità che Sarri cercava da mesi. I biancocelesti, dopo il ko nel derby, hanno cambiato marcia e ora sognano l’Europa. (continua dopo la foto)

Per l’Inter, invece, è il momento della prova del nove. Con Darmian e Mkhitaryan fuori, l’allenatore medita il rilancio della ThuLa: Thuram e Lautaro Martínez di nuovo insieme dal primo minuto. In difesa ballottaggio tra De Vrij e Bisseck, mentre Calhanoglu tornerà a orchestrare il gioco in mezzo, affiancato da Barella e uno tra Sucic e Zielinski. Sulle fasce, confermati Dumfries e Dimarco.

La Lazio, che non batte l’Inter a San Siro dal 2019, arriva con entusiasmo e la consapevolezza di poter fare male. E se per Chivu sarà l’occasione per chiudere un cerchio, per Sarri potrebbe essere quella per riaprirlo.

Il risultato peserà sul morale di entrambe le squadre prima della sosta per le Nazionali, ma l’impressione è che sia l’Inter a dover fare un passo decisivo verso la piena maturità.

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