
La Serie A è sempre stata nota per essere un campionato piuttosto conservativo: tolte pochissime eccezioni, infatti, gli allenatori sono piuttosto restii a far giocare i giovani, preferendo quasi sempre l’esperienza e la sicurezza all’esuberanza. Negli ultimi tempi, però, sembra che questa tendenza si stia affievolendo, e che siano sempre di più le squadre che vogliono non solo avere in rosa, ma anche far giocare nuovi ed interessanti prospetti. Le motivazioni sono diverse a seconda degli obiettivi: c’è chi è alla ricerca del fenomeno su cui ricostruire, chi sta guardando al futuro e cerca nuove pietre angolari per un ricambio generazionale e chi spera di aver trovato la gemma con cui fare plusvalenza. Quale che sia il motivo, è un piacere vedere tanti Under 21 (per comodità abbiamo identificato questa soglia come parametro principale) farsi strada.
Una specifica importante: abbiamo voluto concentrarci su questi profili non basandoci solo sull’età, ma anche sullo status di atleti in rampa di lancio che hanno all’interno del calcio italiano. Proprio per questo non includeremo nella lista due Under 21 che, al netto dell’anno di nascita, sono già delle affermate star della Serie A: Nico Paz e Kenan Yildiz. Detto questo, cominciamo. Ecco chi sono i calciatori più giovani da tenere d’occhio quest’anno.
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Iker Bravo, Udinese
Per Iker Bravo questa è la seconda stagione con la maglia dell’Udinese, ma è la prima in cui sembra poter ambire a una maglia da titolare e a un ruolo di protagonista dell’annata bianconera. Classe 2005, Bravo ha dato prova in più occasioni di saper coniugare il proprio atletismo a capacità associativa, legandosi bene ai compagni nel 3-5-2 di Runjaić. Anche se il contesto non era provante come un match di Serie A, il gol contro la Carrarese in Coppa Italia fa capire come questo ragazzo abbia voglia di dire la sua.
Evan Ferguson, Roma
Evan Ferguson è, ad ora, la punta titolare della Roma, ma non dobbiamo dimenticarci che non ha ancora compiuto 21 anni. Al netto della giovane età, Il centravanti scozzese ha già una lunga storia alle spalle: considerato un fenomeno generazionale in Irlanda, approda al Brighton dove sembra essere pronto a diventare uno dei migliori centravanti europei. Poi però arrivano gli infortuni, di cui uno gravissimo al crociato, che ne riducono decisamente potenza e velocità, facendolo finire ai margini del progetto. Arrivano così i prestiti: il primo al West Ham, un totale fallimento, e ora quello alla Roma, dove Ferguson cercherà di tornare ai livelli che aveva fatto intravedere solo due anni fa.
Matteo Palma, Udinese
Matteo Palma è uno dei difensori su cui si stanno concentrando sempre più attenzioni. Classe 2008, fino ad ora ha sorpreso per la sua mobilità e il tempismo, sorprendenti in quanto combinati alla ragguardevole altezza di 194 cm. Il margine di crescita è, ovviamente, molto alto, anche se probabilmente non sarà titolare all’Udinese: Runjaić però lo ha fatto giocare in Coppa Italia, e di certo gli darà minuti nel corso della stagione.
Francesco Camarda, Lecce
Francesco Camarda è già molto conosciuto, per cui potreste non stupirvi a sentire il suo nome. Vi ricordiamo però che, nonostante se ne parli da tantissimo tempo, il ragazzo ha ancora solo 17 anni. Adesso ha finalmente la possibilità di esprimersi al meglio grazie al passaggio in prestito al Lecce di Di Francesco, dove potrebbe ambire ad una maglia da titolare. Ha tutto il tempo per crescere, maturare e affinare le proprie skills: di certo, sarà interessante vedere come se la caverà nella sua vera prima e propria avventura in Serie A.
Semih Kılıçsoy, Cagliari
Gli appassionati di calcio turco sono rimasti abbastanza sorpresi dal prestito di Kılıçsoy, su cui sembrava che il Beşiktaş volesse puntare con continuità, dato anche il suo essere già entrato nel giro della nazionale. In Sardegna arriva così un attaccante che per molti è un oggetto misterioso, e proprio per questo sarà ancora più interessante osservare: Kılıçsoy porta con sé molti elementi tipici del calcio del suo paese, come la capacità di dribblare e agire nello stretto, oltre che una duttilità tattica che gli permette di agire sia da prima che da seconda punta, ma anche da esterno d’attacco.
Pio Esposito, Inter
Di Pio Esposito si parla già da un paio d’anni, e ora l’Inter sembra intenzionata a tenerlo nelle rotazioni della prima squadra, convinta dalla sua ottima avventura allo Spezia. Certamente il ragazzo non sarà titolare, ma allenarsi stabilmente con la prima squadra e raccogliere un po’ di presenze in Serie A non potrà che accelerarne la crescita. L’Inter sembra avere già un occhio puntato al proprio futuro, e in questo senso la scelta di puntare su un giovane cresciuto in casa può essere la scelta migliore.
Jayden Addai, Como
Il Como continua a proporre uno dei progetti più interessanti visti in Serie A negli ultimi anni. In una squadra ricchissima di giovane talento, Addai può essere una sorta di tesoro nascosto in bella vista: è un giocatore ancora da formare ma ha già fatto vedere ottime cose, soprattutto per quanto riguarda il dribbling (e l’attitudine a tentarlo), la conduzione di palla e in generale il coraggio e l’energia proposta.