
La Dolomiti Energia Trento si appresta a vivere una stagione 2025/26 con molte novità, figlie di un mercato estivo che ha portato in città diversi volti nuovi e che ha modificato in maniera sostanziale l’assetto della squadra. Dopo un’annata segnata da alti e bassi, la dirigenza bianconera ha scelto di intervenire con decisione, rinnovando il roster e cercando di alzare il livello. La filosofia seguita è stata quella di inserire giocatori versatili, capaci di adattarsi al sistema di gioco e di garantire maggiore profondità alle rotazioni. Alcune partenze eccellenti hanno aperto spazi importanti, colmati da acquisti mirati per rinforzare ogni reparto. Il nuovo quintetto titolare sarà inevitabilmente diverso rispetto al passato. Con il supporto del PalaTrento e di un pubblico sempre caloroso, la squadra punta a ritagliarsi un ruolo da protagonista in Serie A e a farsi rispettare anche nelle coppe europee. In questo articolo andremo ad analizzare nel dettaglio i nuovi acquisti, le conferme e le possibili combinazioni del quintetto base, per capire come cambierà il volto della Dolomiti Energia Trento nella prossima stagione. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Gli acquisti ufficiali
Trento ha affrontato l’estate con la volontà di crescere senza snaturarsi, costruendo un roster profondo e ambizioso. Il colpo principale è rappresentato dall’arrivo in panchina di Massimo Cancellieri, allenatore reduce dall’esperienza al PAOK Salonicco, chiamato a dare nuova linfa tecnica e caratteriale alla squadra. In regia spicca l’ingaggio di DeVante’ Jones, playmaker proveniente da Lubiana, giocatore ordinato ma anche capace di accendere il ritmo offensivo. Sul perimetro i rinforzi sono numerosi e di qualità: DJ Steward, guardia esplosiva dalla G-League, porta talento e punti nelle mani, mentre Khalif Battle, reduce dall’esperienza collegiale a Gonzaga, rappresenta una scommessa di prospettiva con grandi margini di crescita.
Importanti anche gli innesti nel reparto ali: Andrej Jakimovski, dopo il percorso NCAA con Colorado, garantirà atletismo e tiro, Theo Airhienbuwa offrirà energia e versatilità dopo la parentesi a Verona, mentre il lituano Matas Jogela arriva con la reputazione di giocatore duttile, capace di incidere su entrambi i lati del campo. A completare il reparto c’è Peyton Aldridge, lungo con mano educata e buona esperienza europea, utile per aprire il campo e allungare le rotazioni. Un pacchetto di sette volti nuovi che, insieme ai veterani Forray e Bayehe, promette di dare a Cancellieri la possibilità di proporre basket coraggioso. La filosofia resta la stessa che ha reso grande Trento: puntare su talento emergente e profili internazionali. L’obiettivo è sempre quello di sorprendere ancora una volta in Serie A e in EuroCup.

Le cessioni
Il mercato in uscita della Dolomiti Energia Trento 2025 è stato particolarmente ricco, segnando la fine di un ciclo che aveva permesso al club di vivere una stagione di alto livello. Tra le cessioni più pesanti spicca quella di Myles Cale, approdato al Barcellona dopo aver dimostrato tutto il suo valore in Italia: un salto di qualità che certifica la bontà del lavoro svolto a Trento. A lasciare il club è stato anche Andrea Pecchia, destinazione Derthona, e con lui Eigirdas Zukauskas, altro giocatore che ha scelto la via piemontese. In regia si registra l’addio di Jordan Ford, passato ai Trapani Shark, mentre Quinn Ellis, uno dei talenti più interessanti cresciuti in bianconero, ha firmato con l’Olimpia Milano, segno della crescita costante del vivaio trentino.
In uscita anche Denis Badalau, giovane prospetto volato in NCAA ai Rutgers Scarlet Knights, e Saliou Niang, reduce da un’ottima annata, approdato alla Virtus Bologna e persino scelto al Draft NBA. Anthony Lamb ha scelto invece Israele, vestendo la maglia dell’Hapoel Jerusalem. Un autentico esodo che ha coinvolto praticamente tutti i principali protagonisti della passata stagione, a cui si aggiunge il cambio in panchina, con l’addio di Paolo Galbiati. La società ha così dovuto ripartire da zero, consapevole però che le partenze illustri sono anche la miglior vetrina per promuovere la credibilità del progetto Aquila: Trento resta un trampolino di lancio ideale verso palcoscenici più ambiziosi.
L’analisi
Il progetto di Trento è chiaro: crescere con un gruppo giovane, ambizioso e pronto a incarnare lo spirito combattivo che da anni caratterizza il club. Il direttore generale Andrea Nardelli ha ribadito come la società abbia scelto giocatori nella fase ascendente della carriera, capaci di sposare la filosofia di coach Massimo Cancellieri, basata su intensità e lotta su ogni pallone. Il motto “We die hard” resta il faro, con l’obiettivo di costruire una squadra capace di difendere duro per quaranta minuti e di proporre un basket spettacolare e intenso.
Nomi come Battle, Steward o Jogela rappresentano profili con grande margine di crescita, mentre i giovani provenienti dall’Academy hanno già dato un contributo importante in fase di preparazione. La programmazione è stata scandita da un lavoro fisico accurato, dal tradizionale ritiro in Val di Non e da test contro squadre competitive, per alzare subito l’asticella. Gli obiettivi stagionali sono ambiziosi: qualificarsi alla Coppa Italia, centrare i playoff e confermare Trento come una realtà solida sia in Serie A che in Europa. La nuova “mentalità Cancellieri” dovrà trasformarsi in un marchio di fabbrica: aggressività, intelligenza tattica e unità di intenti per regalare ai tifosi un’altra stagione da vivere da protagonisti.
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