Nel contesto delle arti marziali, il taekwondo è la disciplina che ha subito probabilmente la crescita maggiore nell’ultimo periodo. Nato negli anni ’40, nel 2009 è diventata l’arte marziale più popolare al mondo in termine di praticanti. Per diventare rapidamente uno sport popolare, il taekwondo ha sfruttato in pieno il trampolino di lancio delle Olimpiadi, debuttando la prima volta ai Giochi nel 2000 (anche se partecipava come sport dimostrativo dall’88). Le sue radici affondano in Corea circa 2000 anni fa. In passato, era diffuso il Taekkyon, un’arte marziale radice del taekwondo, praticata per autodifesa e addestramento fisico.
Questa antica pratica comprendeva l’uso predominante dei calci ed era ampiamente diffusa tra la popolazione e i guerrieri, in particolare tra la casta degli Hwarang. Il suo nome è composto dalle sillabe tae (“colpire coi piedi”), kwon (“colpire col pugno”) e do (“disciplina”). Il taekwondo ha regalato gioie anche all’Italia: due ori, un argento e un bronzo il bilancio azzurro grazie alle vittorie di Carlo Molfetta e Vito dell’Aquila. Fra i campioni italiani di taekwondo che vedremo a Parigi per le Olimpiadi ci sono appunto Vito Dell’Aquila, campione olimpico e mondiale, Simone Alessio, campione del mondo, la giovane Ilenia Matonti, e Antonino Bossolo, qualificato per ranking ai Giochi paralimpici. Ecco allora tutte le regole del taekwondo.
Regole di base del taekwondo
I combattimenti si svolgono in un octagono con dimensioni di 8×8 metri, dove due atleti, protetti da varie attrezzature, si sfidano. Il sistema di punteggio determina il vincitore, con il match suddiviso in tre round da due minuti ciascuno, intervallati da una pausa di un minuto. Ogni atleta deve obbligatoriamente indossare protezioni che includono corazza e caschetto dotati di sensori, conchiglia, paradenti, guantini, parabraccia, paratibia e parapiedi con magneti. I colori di casco e corpetto sono blu e rosso e i sensori elettronici servono ad aiutare l’arbitro nella segnalazione dei punti.
Categorie del taekwondo
Ai Giochi Olimpici, le categorie di peso nella classe Seniores sono ridotte a quattro, mentre in altri eventi solitamente sono dieci. Questa decisione è stata presa dalla WTF (World Taekwondo Federation) insieme al Comitato Olimpico Internazionale, che ha deciso di unire due categorie di peso in una sola.
Maschile
- 58 kg
- 58-68 kg
- 68-80 kg
- +80 kg
Femminile
- -49 kg
- 49-57 kg
- 57-67 kg
- +67 kg
Come si ottengono punti
I punti possono essere ottenuti in diversi modi nel combattimento: due punti per colpire l’avversario sulla corazza con tecniche di calcio standard, e quattro punti se il colpo è eseguito in rotazione. Un punto è assegnato per i pugni efficaci. Se l’avversario viene colpito alla testa con tecniche di calcio, sono assegnati tre punti (cinque in rotazione). Non ci sono restrizioni sui colpi, tranne per interventi arbitrali dovuti a comportamento scorretto, e i colpi devono essere sia potenti (per essere rilevati dalle corazze elettroniche) che precisi.
Il vincitore è determinato dal punteggio più alto alla fine dei tre round. In caso di un divario di almeno 20 punti alla fine del secondo round, la vittoria è assegnata automaticamente. In caso di parità, si procede con un periodo supplementare di un minuto chiamato extratime, applicando la regola del Golden Point: il primo a segnare vince. Se la parità persiste, la decisione è presa dalla squadra arbitrale basandosi su criteri oggettivi come il numero di round vinti, colpi a segno, penalità accumulate e il giudizio a maggioranza degli arbitri su tutti i criteri precedenti. I due giudici d’angolo e l’arbitro centrale sono responsabili di prendere questa decisione.
Penalità
L’arbitro può comminare penalità in diversi casi, tra cui uscite dall’area di combattimento, inattività prolungata, colpi sotto la cintura e/o con testa/ginocchio, nonché altre tecniche proibite come gli attacchi dopo le interruzioni arbitrali. Le sanzioni sono previste anche per intemperanze, condotta antisportiva e/o interventi non consentiti da parte dei tecnici. Ogni penalità comporta l’aggiunta di un punto all’avversario, fino a un massimo di dieci punti: superare questo limite porta alla sconfitta automatica per penalità. È importante notare che gli atleti hanno il diritto di richiedere l’utilizzo della moviola (Instant Video Replay) per rivedere eventuali colpi contestati.
Instant Video Replay
I coach degli atleti possono utilizzare l’Instant Video Replay (IVR) per verificare eventuali reclami tramite l’esame delle riprese video. Tuttavia, ci sono alcune limitazioni: non è possibile contestare i punti assegnati dal sistema elettronico né gli attacchi di pugno. Ogni coach ha un numero illimitato di richieste di IVR fintanto che vengono accettate, ma se una richiesta viene respinta, il coach perde il diritto di richiedere l’IVR per quel combattimento.
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