
Il testamento di Stefano D’Orazio annullato dopo 5 anni
In base alla decisione del tribunale, l’intera eredità del musicista, che comprende beni materiali e diritti d’autore, dovrà ora essere divisa equamente tra la vedova Tiziana Giardoni e Francesca Michelon, la figlia biologica di D’Orazio. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, Giardoni, inoltre, è stata condannata a risarcire Francesca con 60.000 euro per i danni esistenziali causati dalla mancanza di riconoscimento della sua paternità. Una testimonianza fondamentale nel processo è stata quella di Lena Biolcati, ex compagna di Stefano D’Orazio, che ha confermato che Diego Michelon era a conoscenza della vera paternità di Francesca. Secondo quanto dichiarato dalla Biolcati, Stefano D’Orazio stesso le aveva confidato che Michelon gli aveva riferito della situazione, pur avendo riconosciuto Francesca come sua figlia. Un altro testimone importante è stato Red Canzian, che ha confermato le voci che circolavano tra i membri del gruppo riguardo alla paternità di Francesca.
Cambia l’asse ereditario: il lascito e i diritti d’autore
Con l’annullamento del testamento e il riconoscimento della paternità, la divisione dell’eredità di Stefano D’Orazio avrà implicazioni economiche rilevanti. Gli avvocati di Francesca Michelon, Francesca Ursoleo, Francesco Stefanelli e Luca Pozzolini, hanno già avviato le pratiche per determinare l’entità dell’eredità, che ora sarà divisa al 50% tra la vedova e la figlia biologica. In particolare, Francesca avrà diritto anche ai futuri diritti d’autore derivanti dalle opere di Stefano D’Orazio. La cifra esatta dell’eredità sarà definita dopo una serie di verifiche da parte degli avvocati. Nel frattempo, Francesca ha appreso della sentenza mentre si trovava all’estero in vacanza, e ora è in attesa di conoscere i dettagli economici della sua nuova situazione.
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