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Serie A 2025: cosa ci ha detto l’ultimo mese sulla volata finale

Napoli Inter

A quattro gare dal termine la lotta per lo scudetto si fa sempre più serrata. Con l’Atalanta ormai fuori dai giochi, rimangono solo Inter e Napoli a contendersi il titolo. I nerazzurri sono i campioni in carica e per larghi tratti del campionato sono stati in testa, subendo però un periodo di flessione nel mese d’aprile.

L’eliminazione dalla Coppa Italia è stato un duro colpo psicologico che ha avuto degli strascichi anche in Serie A. D’altra parte la squadra di Antonio Conte sogna di bissare lo scudetto di Spalletti a due anni di distanza, dopo una rimonta che ha dell’incredibile viste le difficoltà di percorso e le cessioni di gennaio (vedi, ad esempio, Kvaratskhelia).

Il sogno del Napoli

Il Napoli è tornato in testa alla classifica grazie a una serie di vittorie convincenti, tra cui quella per 2-0 contro il Torino, decisa da una sorprendente doppietta di Scott McTominay, sempre più protagonista nella seconda parte della stagione. La squadra guidata da Antonio Conte ha dimostrato grande concentrazione, lucidità tattica e una solidità difensiva che ha fatto la differenza in un mese in cui le tensioni e la fatica hanno iniziato a pesare.

Con 74 punti conquistati al termine del mese, i partenopei hanno superato l’Inter, che ha rallentato la sua corsa proprio nel momento decisivo. Il Napoli ha approfittato non solo degli scivoloni dei rivali, ma anche del calendario meno denso rispetto ai nerazzurri, che hanno dovuto affrontare sfide cruciali anche in campo europeo.

Il Napoli ha vissuto un mese estremamente positivo, raccogliendo 12 punti in 4 partite di campionato. Dopo il pareggio per 1-1 contro il Bologna il 7 aprile, la squadra di Antonio Conte ha infilato quattro vittorie consecutive: 3-0 contro l’Empoli, 1-0 sul Monza il 19 aprile, 2-0 sul Torino il 23 aprile (con doppietta di McTominay), e infine un altro 1-0 contro il Lecce il 3 maggio. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Il calo dell’Inter

L’Inter ha vissuto un aprile molto difficile, condizionato dall’impegno in Champions League e in Coppa Italia. In campionato, ha ottenuto un pareggio per 2-2 contro il Parma il 6 aprile, seguito da tre sconfitte consecutive: 1-0 contro la Roma (20 aprile), 3-0 nel derby di Coppa contro il Milan (23 aprile) e 1-0 contro il Bologna (27 aprile). Solo il 3 maggio è arrivato un timido riscatto con il successo per 1-0 sull’Hellas Verona.

Se il Napoli ha brillato per gestione e freschezza, l’Inter ha pagato a caro prezzo il doppio impegno. Ad aprile, i nerazzurri sono stati protagonisti di due sfide ad altissimo livello in Champions League, contro il Bayern Monaco nei quarti di finale e successivamente contro il Barcellona in semifinale.

La squadra di Inzaghi è riuscita a superare il Bayern in un doppio confronto durissimo, ma ha lasciato molte energie fisiche e mentali sul campo. L’impegno europeo, se da un lato ha portato prestigio e speranza di una storica finale, dall’altro ha compromesso la gestione del campionato. La sconfitta interna per 1-0 contro la Roma, firmata da Matías Soulé, è arrivata proprio pochi giorni dopo il ritorno dei quarti, in un match in cui molti titolari apparivano stanchi e poco brillanti.

Questa situazione ha fatto emergere uno dei limiti storici dell’Inter: la difficoltà nel gestire i momenti caldi su più fronti. Con il passare delle settimane, il gap che aveva separato l’Inter dal Napoli si è ridotto fino al sorpasso partenopeo, lasciando l’ambiente nerazzurro con più di qualche interrogativo. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Le previsioni per le prossime giornate

Nel pieno della pressione per la corsa scudetto, Antonio Conte si è lasciato andare a uno sfogo pubblico, rispondendo alle critiche ricevute da parte di tifosi e stampa. Conte ha sottolineato la difficoltà di gestire una piazza esigente come quella partenopea, dove ogni pareggio viene vissuto come un fallimento. Allo stesso tempo, ha rivendicato il suo percorso e il lavoro svolto, invitando tutti a rimanere uniti per il rush finale. Il suo sfogo ha avuto l’effetto di ricompattare lo spogliatoio, che ha risposto sul campo con prestazioni convincenti.

Secondo un’analisi statistica sulle ultime 20 stagioni di Serie A, quando a sei giornate dalla fine la distanza tra la prima e la seconda è pari o inferiore a tre punti, la squadra in testa ha vinto lo scudetto nel 66% dei casi.

Questo dato lascia aperti i giochi, ma evidenzia come il Napoli, attualmente in testa, abbia un vantaggio sia psicologico che statistico da difendere. Il calendario gioca un ruolo decisivo. Il Napoli affronterà Cagliari e Parma, squadre con una qualità inferiore rispetto ai partenopei. La gestione mentale e l’approccio alle gare saranno però fondamentali.

L’Inter dovrà affrontare un calendario più complesso, con il ritorno della semifinale di Champions contro il Barcellona che potrebbe distrarre ulteriormente. Le partite contro Torino e Lazio saranno veri e propri esami di maturità.

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