La pausa nazionali appena conclusa segna il consueto periodo di riflessione nei vari campionati. Le squadre ragionano su eventuali assetti tattici da sistemare, fanno il punto su come è iniziata la stagione e, soprattutto, riflettono sui giocatori che hanno performato meglio (o peggio) nelle prime partite. La Serie A si sta avvicinando all’11esima giornata, il che significa che ormai ci siamo lasciati alle spalle il primo quarto di campionato. Tra le tanti analisi in cui ci si può lanciare, dunque, abbiamo scelto di concentrarci sui giocatori che hanno giocato meglio sino a questo momento.
Ange-Yoan Bonny, Inter
Cominciamo dal giocatore più sorprendente della capolista. Bonny aveva già fatto vedere ottime cose durante la scorsa stagione al Parma: il passaggio ai nerazzurri arrivava con un buon grado di fiducia e accompagnato dall’idea che il francese sarebbe stato un buon backup per Thuram. L’infortunio del connazionale, però, ha praticamente promosso a titolare Bonny, che ha superato di gran lunga le aspettative. La prestazione contro la Cremonese, dove è protagonista di tutti e quattro i gol con una rete e tre assist, è la ciliegina sulla torta di un inizio di campionato sorprendente: Bonny gioca sempre al massimo, sbaglia pochissimo e riesce a incidere sia da titolare sia con pochissimi minuti a disposizione. Ad ora, il migliore acquisto dal mercato estivo.
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Luka Modric, Milan
A proposito di profili arrivati in estate, Luka Modric è già la colonna portante del Milan. Sul talento del croato non c’era neanche la più piccola ombra di dubbio, ma dell’impatto che potesse avere – in relazione all’età avanzata – era legittimo preoccuparsi. Tutto inutile: la brillantezza di Modric basta e avanza per guidare un centrocampo di Serie A, e la sua personalità lo rende il leader ideale per uno spogliatoio alle prese con un nuovo corso. Qualche dato per rendere l’idea di cosa significhi Modric per il Milan: il croato ha 2.22 expected assist (3° in Serie A), 91% di precisione passaggi (1° in Serie A, a pari merito con Manuel Akanji) e 5.3 palle lunghe precise a partita (5° in Serie A, ma 1° tra i centrocampisti).
Nico Paz, Como
Probabilmente, Nico Paz è già il miglior giocatore della Serie A. O, quantomeno, il più tecnico. Il gioiello spagnolo, mandato in prestito senza troppi pensieri dal Real Madrid, è diventato una star a Como, dove già nel primo anno ha fatto capire di essere davvero di un’altra pasta. Il rookie wall – quello che negli sport americani indica il fisiologico rallentamento delle matricole al loro secondo anno – non esiste per lui, e nella sua sophomore season in Serie A sta sta facendo vedere un gioco senza eguali per impatto e valore tecnico. Un dato a supporto? È 1° in Serie A per somma di gol e assist.
Mile Svilar, Roma
Svilar è stato premiato come miglior portiere della Serie A al termine della scorsa stagione, e anche in questa annata si sta confermando come una certezza tra i pali. Anche grazie a lui la Roma vanta il tasso di clean sheets più alto del campionato, con la porta rimasta inviolata in ben sei occasioni su dieci. Svilar vanta anche il minor tasso di gol subiti a partita e il secondo valore in Serie A per gol prevenuti (4.26), oltre a 2.9 parate a partita.
Arthur Atta, Udinese
Al momento, l’Udinese è immerso nella consueta, morbida stagione: un decimo posto frutto di una partenza altalenante, tra alti picchi (la vittoria per 2-1 contro l’Inter a San Siro) e tonfi notevoli (la sconfitta per 3-1 con il Sassuolo neo promosso). L’elemento di maggior prestigio della rosa bianconera è Arthur Atta, che già dalle amichevoli aveva fatto intravedere molte cose interessanti: nelle prime dieci partite di questa Serie A si è confermato come l’elemento cardine del gioco friulano, e il miglior giocatore della rosa per elettricità e capacità di cambiare le partite.
Hakan Calhanoglu, Inter
Hakan Calhanoglu continua ad essere un pezzo fondamentale della scacchiera interista e uno dei migliori centrocampisti della Serie A. Un rigorista praticamente infallibile e una minaccia da qualsiasi punto del campo: gli allenatori cambiano, ma il turco rimane un punto fermo – insieme ad altri interpreti, ovviamente – su cui costruire la corsa allo scudetto.
Riccardo Orsolini, Bologna
Per Riccardo Orsolini inizia a palesarsi con grande frequenza la domanda mimmoberardesca per eccellenza: resterà sempre nella squadra che lo ha reso grande e che sta contribuendo a far brillare o sceglierà di fare il salto in una delle big del campionato? Di certo, il Bologna al momento è più competitivo che mai e sembra il posto perfetto per l’esterno, legatissimo alla città e alla piazza. Al momento Orsolini guida, insieme al sopracitato Calhanoglu, la classifica marcatori della Serie A con cinque reti.
Zambo Anguissa, Napoli
La prima parte di campionato del Napoli porta la firma di tanti ottimi interpreti, da Vanja Milinkovic-Savic a Kevin De Bruyne, passando per Rasmus Holjund. Scegliamo di concentrarci su Frank “Zambo” Anguissa, uno dei fedelissimi di Antonio Conte, che ha già risolto alcune partite e mostrato la consueta capacità di incidere in ogni momento.