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Sarà un nuovo Napoli: come potrebbe cambiare con Mazzarri

Sarà un nuovo Napoli: come potrebbe cambiare con Mazzarri

Il Napoli si prepara a grandi cambiamenti sotto la guida di Walter Mazzarri. Il tecnico va a sostituire Rudi Garcia, cacciato dopo risultati deludenti ad inizio stagione.

Rapporto con la tifoseria

L’addio di Rudi Garcia ha lasciato un po’ di amaro a Napoli. Il tecnico si è lamentato per il trattamento, rilasciando dichiarazioni al vetriolo verso la dirigenza. Non c’è nemmeno stato un vero e proprio saluto alla tifoseria, anche perché De Laurentiis ha chiuso la porta in faccia all’ex Roma e ha trovato un accordo in poche ore con Walter Mazzarri. Quest’ultimo avrà il difficile compito di riportare entusiasmo in un ambiente demoralizzato e molto critico nei confronti del club. Le aspettative erano altre, a partire dalla vittoria di un altro scudetto e di un percorso emozionante in Champions League. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

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Di Lorenzo
Giovanni Di Lorenzo in azione durante Napoli-Inter. (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

Uno spogliatoio da recuperare

C’è poi la questione spogliatoio, per nulla secondaria nella gestione di una squadra che deve ripartire presto per non perdere definitivamente il treno scudetto. Non si può parlare di una vera e propria spaccatura, ma il rapporto di alcuni senatori con Rudi Garcia non era certo idilliaco. A partire da Victor Osimhen, più volte polemico in maniera plateale per via di sostituzioni o idee tattiche ritenute troppo difensiviste. Poi c’è Kvaratskhelia, per il momento lontano parente di quello ammirato l’anno scorso, che dovrà trovare una collocazione tattica nello scacchiere del nuovo allenatore. Il collante potrebbe essere ancora una volta Di Lorenzo, uomo chiave della gestione Spalletti e giocatore in grado di tenere le redini dello spogliatoio. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Osimhen e Di Lorenzo festeggiano
I giocatori del Napoli esultano al gol di Osimhen su rigore (Photo by Ivan Romano/Getty Images)

Un nuovo inizio per Mazzarri

Ritornare in una piazza per la seconda volta non è mai facile. La terza se si considera che Mazzarri aveva guidato il Napoli anche nel 1998/1999 come vice allenatore dei portieri. “Sono stanco, sono due giorni che non dormo. È tutto bello come al solito” ha dichiarato il mister toscano a poche ore dalla firma. Il gruppo ha lavorato sul possesso palla e sulla parte aerobica, poi successivamente le consuete partitelle a campo ridotto. Così si è svolto il primo allenamento della nuova gestione, ma ancora non è stato chiarito il modulo con cui il Napoli affronterà il resto della stagione. Tudor era stato bocciato da De Laurentiis proprio perché si era rifiutato di adottare un modulo predefinito deciso a tavolino, rivendicando la propria libertà di allenatore. Mazzarri evidentemente deve aver trovato un compromesso con il patron napoletano, assicurando continuità al progetto di Luciano Spalletti. Un potenziale schema potrebbe essere il 3-4-2-1 che non snaturerebbe la squadra (confermato l’impiego di Kvara seppur da trequartista), ma allo stesso tempo conserverebbe la difesa a tre, marchio di fabbrica di Mazzarri.

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