Napoli, sono i numeri a testimoniare il peso in campo di Victor Oshimen: sei gol in Champions League, di cui tre nell’ultima sfida contro l’Ajax, e altri tre in campionato. L’inizio di stagione dell’attaccante nigeriano, come certifica un’analisi di Andrea Distaso sul Calciomercato.it, conferma che siamo di fronte a uno degli attaccanti più affidabili e determinanti del calcio europeo. E ad Antonio Conte avrebbe fatto tanto comodo.
#Juorno #Osimhen re di #Champions: tripletta all’ #Ajax e rimpianti a #Napoli per il #bomber che segna senza sostahttps://t.co/OIJswJLBDE
— Paolo Chiariello (@paolochiariello) November 8, 2025
In tre stagioni a Napoli, il suo rendimento non è mai sceso sotto i 15 gol in campionato e i 20 stagionali complessivi. E anche ora, in Turchia con il Galatasaray, la sua efficacia non è cambiata: cambiano i compagni e i campionati, ma la sua capacità realizzativa resta la stessa. (continua dopo la foto)

Per Aurelio De Laurentiis, la cessione di Osimhen è stata una mossa perfetta sul piano finanziario. Prima, il prestito “protettivo” al Galatasaray, dopo il mancato affare con l’Arabia Saudita, ha evitato che il giocatore si svalutasse. Poi, la vendita definitiva per 75 milioni di euro più bonus ha garantito una plusvalenza importante.
Infine, la clausola anti-Italia, valida per due stagioni, ha tutelato il Napoli da un suo eventuale ritorno in Serie A. Un’operazione economicamente impeccabile, rafforzata dall’enorme risparmio sull’ingaggio da 12 milioni netti a stagione, fuori portata per qualsiasi club italiano.
Eppure, se i conti tornano, il campo racconta altro. Per assecondare le richieste di Antonio Conte, il club ha preferito virare su Romelu Lukaku e Scott McTominay, rinunciando a un centravanti nel pieno della carriera e dall’affidabilità già dimostrata. Lukaku, invece, continua a convivere con problemi fisici, mentre Hojlund, pur mostrando buoni segnali (4 reti in 9 gare), è ancora in fase di crescita.
Il risultato è un Napoli spuntato, già rimasto a secco in quattro partite tra campionato e coppe. Un dato che pesa, soprattutto se si considera quanto l’ex attaccante azzurro garantisse in termini di continuità e rendimento. (continua dopo la foto)

Osimhen, un’occasione mancata per l’Italia
Anche Juventus e Milan, oggi alla ricerca di una assetto offensivo più efficace, avrebbero potuto guardare con maggiore attenzione a Osimhen. Le incertezze sul rinnovo di Vlahovic, i dubbi sugli investimenti in profili come David, Openda, Gimenez o Nkunku, mostrano quanto sia raro un centravanti in grado di spostare davvero gli equilibri.
In un mercato dove le squadre italiane faticano ad attrarre i grandi nomi, destinati la maggior parte delle volte alla Premier League, in Spagna o al Bayern, puntare su un giocatore che ha già dimostrato tanto poteva essere la scelta più logica.
Osimhen è un vero goleador, un concentrato di potenza, rabbia e fame. Il Napoli, vendendolo, ha fatto un capolavoro economico. Ma, sul campo, oggi un giocatore come il nigeriano potrebbe fare la differenza. Sono i dilemmi in cui si dibatte il calcio italiano, sospeso fra conti da tenere in ordine ed esigenze di squadra. Un binomio che non sempre trova soluzione.
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