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Michela Murgia, il marito affranto dal dolore: il ricordo in lacrime

Michela Murgia è stata una scrittrice, blogger, drammaturga, opinionista e critica letteraria italiana, autrice del romanzo Accabadora vincitore dei premi Campiello, Dessì e SuperMondello. Il 10 agosto 2023, a Roma, è scomparsa dopo aver lottato contro un cancro ai reni al quarto stadio. In queste ore, dopo averle detto addio, il marito di Michela Murgia, Lorenzo Terenzi, ha deciso di ricordare la donna in una lunga intervista al Corriere della Sera, durante questa chiacchierata non sono mancate le lacrime. (Continua a leggere dopo la foto)

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Db Milano 22/05/2018 – Diversity Media Awards 2018 / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Michela Murgia

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Michela Murgia marito, l’uomo la ricorda tra le lacrime

Il marito di Michela Murgia, Lorenzo Terenzi, ha deciso di ricordare la donna in una lunga intervista al Corriere della Sera. Per prima cosa ha rivissuto il momento del loro primo incontro: “Nel 2017 in Sardegna. Lei stava lavorando a Quasi Grazia, uno spettacolo teatrale tratto dal libro di Marcello Fois. Io ero stato chiamato all’ultimo come aiuto regista. […] Era la prima volta che Michela faceva teatro professionale e io mi occupavo tanto del training, gli esercizi che si fanno prima. Per fare bene il mestiere dell’attore devi entrare in contatto con parti molto profonde di te. Questo ci ha fatto legare. È stata generosissima fin dall’inizio. Siamo diventati subito amici, poi confidenti, e negli anni “migliori amici”, come diceva”.

Poi Lorenzo ha parlato anche della loro relazione: “Più che una relazione, era un’amicizia che ha continuato a fiorire nel tempo: siamo fioriti uno accanto all’altra. Ma non c’è mai stato niente di sessuale, era un’amicizia evoluta all’ennesima potenza. Poi lei ha avuto bisogno di me e mi ha chiesto di fare questa cosa che altrimenti non avrei mai fatto, perché non eravamo mai stati fidanzati, non c’era mai stato niente oltre all’essere fratello e sorella, due esseri umani che si erano incontrati in maniera profonda. Abbiamo riso di cose stupide e pianto di cose difficili. […] Le ho chiesto se voleva fare solo una cosa burocratica da tenere tra di noi o se voleva raccontarla agli altri. Rispose che era meglio se lo raccontavamo noi, perché era un personaggio pubblico e bisognava tenere il polso della narrazione. L’ho toccato poi con mano: ogni suo post veniva decontestualizzato e privato del significato originario”. (Continua a leggere dopo la foto)

Un addio sereno

Il marito di Michela Murgia, Lorenzo Terenzi, sempre al Corriere della Sera, ha ricordato gli ultimi istanti della donna: “Serena, a casa, alle 22.50 di giovedì. Intorno a lei le persone che le volevano bene. Dopo, siamo stati travolti da una valanga d’affetto. Sarebbe stata contenta. Sembravamo una coppia di ottantenni felici, ai quali basta uno sguardo per capirsi. Nel suo ultimo sguardo, mi ha detto tante cose e nessuna”. Infine alla domanda, “Perché al funerale ha chiuso la preghiera degli artisti incrociando pollice e indice?”, ha rispoto: “È il gesto del cuore in coreano. Michi lo adorava: lo faceva controtempo, quando non te lo aspettavi. Mi è sembrato bello farle salutare così tutte le persone che hanno riempito la chiesa d’amore”.