Il precedente sequestro e gli oggetti acquisiti
Non si tratta della prima ispezione nella casa. Già il 9 aprile scorso, in una precedente perquisizione, gli investigatori avevano sequestrato un maglione giallo, un paio di guanti in pile e oltre 700 strumenti da taglio tra cui coltelli, cesoie e forbici. Tutto materiale che potrebbe risultare utile nell’ambito delle indagini, sia dal punto di vista biologico che comportamentale.

Focus sulla “plastic bag suffocation” e ricorso dei legali
Intanto i legali di Visintin hanno annunciato un ricorso, contestando l’ipotesi dell’aggressione e la ricostruzione della “plastic bag suffocation”, ovvero la morte per asfissia tramite sacchetto di plastica. Una dinamica ancora al vaglio degli inquirenti, ma al centro di diverse perizie e controperizie, che rendono il caso sempre più complesso. Il fascicolo resta aperto con l’ipotesi di omicidio volontario. I nuovi accertamenti scientifici potrebbero rappresentare un punto di svolta nell’inchiesta.
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