Quella di domani sarà una partita particolare per Maurizio Sarri, che raggiungerà quota 148 panchine con la Lazio, eguagliando il numero di gare disputate con il Napoli, sua squadra di riferimento fino a poche ore fa. “Sono numeri importanti, non tanto a livello professionale quanto emotivo. Con la Lazio ho un legame affettivo molto forte”, ha spiegato il tecnico biancoceleste, consapevole che la sfida contro l’Inter sarà un banco di prova difficile.
#Sarri chiede risposte alla sua difesa 🤨
— InterNews24 (@news24_inter) November 8, 2025
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“L’Inter ha una rosa tra le più forti del campionato, insieme al Napoli, e anche in Europa ci sono poche squadre meglio di loro“, taglia corto Sarri. “Se pensiamo di andare a giocare alla pari, siamo fuori strada. Non significa che non proveremo a fare risultato, ma serviranno umiltà e convinzione vera da parte di 25 giocatori pronti a lottare in campo”.
Il tecnico biancoceleste ha anche speso parole di elogio per Cristian Chivu: “Mi ha impressionato per la personalità con cui sta guidando l’Inter. Preferisco che un allenatore faccia gavetta, ma lui sta dimostrando di poter diventare un tecnico di grande livello”.
Sarri guarda soprattutto alla sua squadra: “Veniamo da una serie positiva, ma sei partite non significano nulla in una stagione. Il percorso di crescita non è lineare: si fanno passi avanti e poi ci sono momenti di stasi. Ultimamente abbiamo fatto progressi significativi dal punto di vista della mentalità, ma ci sono ancora ampi margini di miglioramento”.
Sulla gestione delle aspettative aggiunge: “Se mi chiedete dove può arrivare la Lazio quest’anno, rispondo che non può andare da nessuna parte. Non dobbiamo caricare i giocatori di responsabilità eccessive”.
Sarri potrebbe recuperare Romagnoli, che si è allenato regolarmente dopo la contrattura rimediata contro il Cagliari. “Oggi sta meglio, domani valuteremo se farlo giocare. In caso contrario ci sarà Provstgaard”. Per il resto, la formazione sarà confermata rispetto all’ultima gara contro il Cagliari, con l’obiettivo di mettere in difficoltà l’Inter come già era riuscito alla Lazio lo scorso anno.
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