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La Roma di Gasperini cerca conferme: da quanto tempo non batte il Milan a San Siro

La Roma si prepara alla sfida di domenica sera a San Siro contro il Milan, con l’obiettivo di proseguire la sua corsa dopo un inizio di campionato sopra le aspettative e di restare in testa alla classifica. La squadra di Gasperini sinora si è distinta per la tenuta difensiva (solo 3 gol subiti in 9 giornate), e cerca ora conferme contro un avversario di livello che, almeno sulla carta, parte favorito.

I giallorossi sperano anche di interrompere una serie negativa che si protrae da tempo: la vittoria esterna contro il Milan in Serie A, infatti, manca dal lontano ottobre 2017, quando la Roma si impose 0-2 grazie ai gol di Dzeko e Florenzi. la sfida di domani (continua dopo la foto)

Da allora, il bilancio parla di quattro sconfitte e tre pareggi, con un solo successo giallorosso arrivato nei quarti di finale di Europa League un anno e mezzo fa. San Siro, dunque, rappresenta una tappa importante per confermare le ambizioni della squadra di Gasperini, che ha come obiettivo dichiarato il ritorno in Champions League.

Per l’occasione, il tecnico giallorosso starebbe pensando di schierare un centrocampo più robusto e intercambiabile, con Cristante, Koné ed El Aynaoui insieme dal primo minuto. L’idea è quella di limitare la qualità del centrocampo rossonero e garantire copertura in caso di attacchi guidati dai due mediani.

Roma, Gasperini pensa a un centrocampo dinamico

In attacco, il tecnico valuta la coppia Soulé-Dybala, con Dovbyk che potrebbe partire dalla panchina per poi subentrare a gara in corso, come già accaduto con buoni risultati contro Sassuolo e Parma. (continua dopo la foto)

Il tema dell’attacco registra anche un possibile movimento di mercato per gennaio, uno scambio da effettuare proprio con gli avversari di domani: dal Milan potrebbe arrivare infatti Gimenez, mentre in rossonero potrebbe trasferirsi il centravanti ucraino, che in giallorosso non è mai riuscito a convincere del tutto.

La Roma, reduce da due successi consecutivi, arriva a Milano consapevole delle difficoltà di un match insidioso, ma anche della possibilità di misurare le proprie ambizioni in uno dei templi del calcio italiano. Sfatare il tabù di San Siro significherebbe acquisire ulteriore fiducia e, soprattutto, mettere un altro importante tassello nella corsa verso l’Europa che conta.

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