
Igor Tudor inizia la sua avventura alla guida dei bianconeri e la Juventus spera che il vento cambi subito. Un anno fa, di questi tempi, l’allenatore croato esordiva sulla panchina della Lazio con un successo proprio contro la Vecchia Signora. Ora, con un altro ex sulla sua strada – Patrick Vieira alla guida del Genoa – il nuovo Mister vuole mettere le basi per un finale di stagione in crescendo.
Juventus, Tudor debutta contro il Genoa: Milik rischia il forfait fino a fine stagione https://t.co/wZZG0gkJSM pic.twitter.com/Ap1eqQC5iX
— Playermanager (@Playermanager24) March 28, 2025
Niente rivoluzioni, almeno per ora. Tudor ha chiarito il suo credo nella conferenza stampa di presentazione: pochi concetti, ma chiari. La Juventus arriva da due batoste pesanti contro Atalanta e Fiorentina (sette gol subiti in due partite), e la priorità del tecnico è ricostruire certezze. “Mi piace attaccare, ma anche non prendere gol” ha spiegato, sottolineando come l’equilibrio sia il punto di partenza.
Il primo passo sarà il ritorno alla difesa a tre, un modulo che Tudor conosce bene, anche se ha sottolineato di non essere dogmatico: “In carriera ho giocato a tre o a quattro, ho fatto pressing a zona e a uomo. Bisogna trovare l’assetto giusto“.
Uno dei primi nodi da sciogliere riguarda l’attacco. Dusan Vlahovic sarà il perno del reparto offensivo, ma il sistema tattico attorno a lui è ancora in fase di definizione. Le due opzioni su cui Tudor sta lavorando sono:
3-4-1-2, con un trequartista dietro due punte.
3-4-2-1, con due fantasisti alle spalle del serbo.
“Dusan e Kolo Muani possono giocare insieme ma anche alternarsi” ha detto il tecnico, spegnendo subito eventuali polemiche. Più dietro, occhio alla qualità di Yildiz e Koopmeiners, giocatori che Tudor considera decisivi: “Sono rari nel calcio di oggi, devono fare la differenza”.
Juventus, Tudor cerca l’equilibrio
In mezzo al campo la coppia base sarà composta da Locatelli e Thuram, con McKennie pronto a dare il suo contributo in attesa del rientro di Douglas Luiz. Il texano, tra l’altro, può essere schierato anche da esterno e potrebbe trovare spazio già contro il Genoa.
Le fasce sono un altro tema centrale: a destra, Tudor pensa a Nico Gonzalez in versione “tuttocampista”, con Weah e Conceiçao come alternative. A sinistra, il primo nome è Cambiaso, ma la sua presenza è in forte dubbio.
Dopo i sette gol incassati in due partite, il reparto arretrato sarà il primo banco di prova per il nuovo tecnico. Con il passaggio alla difesa a tre, il terzetto titolare dovrebbe essere composto da Gatti, Veiga e Kalulu, con Savona e Kelly pronti a subentrare. L’alternativa è una linea a quattro, con Veiga e Gatti coppia centrale e Kalulu e Kelly adattati come terzini.
Tudor non è un sognatore, ma un tecnico concreto. Lo ha dimostrato in passato e vuole farlo anche alla Juventus, ripartendo da basi solide e da un concetto semplice: prima la squadra, poi il modulo. Domani, contro il Genoa, arriverà il primo test di questa nuova avventura. Il croato sa che servirà tempo, ma la Juventus non può più aspettare.
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