
Inter, nella notte incredibile che ha portato alla qualificazione per la finale di Champions League di Monaco c’è anche chi, fra i tifosi che erano allo stadio, ha vissuto un’incredibile disavventura. Le “vittime”, però, non possono lamentarsi con nessuno, ma solo con se stesse: infatti, hanno deciso di abbandonare lo stadio a pochi minuti dalla fine, quando i nerazzurri erano in svantaggio per 2-3.
Alcuni tifosi interisti erano usciti poco prima della fine della partita, quando l’Inter stava perdendo 3-2 contro il Barcellona. Poi però al 93esimo minuto l’Inter ha pareggiato: https://t.co/9cm9EzeZzg
— Il Post (@ilpost) May 7, 2025
Sì, nonostante il prezzo dei biglietti, c’è chi si è recato a San Siro e non ha visto il finale folle e indimenticabile di una partita meravigliosa che si è trasformata in leggenda. Immaginiamo il sussulto quando lo stadio è esploso in un boato al gol di Acerbi, mentre loro si trovavano già fuori. E immaginiamo le suppliche agli steward perché gli permettessero di rientrare: ma niente da fare, le regole di sicurezza sono ferree.
Così, un certo numero di tifosi nerazzurri si è trovato in una situazione surreale: con il biglietto in mano, senza poter assistere a supplementari che sono entrati nella storia della Champions. “La più bella semifinale di tutti i tempi”, hanno scritto i giornali tedeschi, inglesi, di tutta Europa. Loro erano lì, ma non hanno visto la fine; né dal vivo, né sullo schermo di un televisore.
Scoraggiati dal gol del 3-2 del Barcellona firmato da Raphinha, hanno lasciato prematuramente gli spalti del Meazza, convinti che il sogno fosse svanito. Ma il calcio, si sa, ama i colpi di scena. E a San Siro il più incredibile doveva ancora arrivare. Eppure dopo i fuochi d’artificio dell’andata avrebbero dovuto, quantomeno, avere un dubbio prima di prendere l’infausta decisione. Invece no.
Inter, i tifosi “chiusi fuori” e gli steward implacabili
Quando Francesco Acerbi ha insaccato il pallone del 3-3 al minuto 93, trasformando la delusione in estasi e l’eliminazione in apoteosi, molti di quei tifosi erano già in strada, a pochi metri di distanza dal prato verde. Il boato del Meazza li ha colpiti come uno schiaffo. Hanno tentato in ogni modo di rientrare, ma gli steward sono stati irremovibili: fuori sei uscito, fuori resti.
Così, mentre dentro si celebrava una delle imprese più epiche della storia nerazzurra, loro erano chiusi fuori, impossibilitati a sapere cosa stava succedendo. Chissà se sono corsi in macchina per sentire i supplementari alla radio. Certo, a pensarci è una scena grottesca. E chissà quanto si saranno pentiti della loro scarsa fiducia nel miracolo sportivo.
Quelli che non hanno creduto e se ne sono andati in anticipo, forse sperando di evitare il traffico, non potranno dire “io c’ero”. Non potranno dire di avere vissuto il momento in cui l’Inter di Inzaghi ha riacceso l’orgoglio di un popolo, e ha guadagnato una finale di Champions con cuore, sudore e follia. Lo avranno visto dopo alla televisione, ma immaginiamo che si mangeranno le mani a lungo per la loro scelta… scellerata.
Leggi anche:
- Inter, analisi di un capolavoro che fa bene al calcio italiano: non la migliore, ma una grande squadra
- Inter, il Barcellona protesta per l’arbitraggio di Marciniak: cosa dice la moviola (e ci sono sorprese)