
L’Inter riparte da Cristian Chivu, in una scelta che ha diviso l’opinione pubblica: coraggiosa per chi intravede un progetto ambizioso, azzardata per chi teme l’inesperienza in panchina a certi livelli. Il tecnico romeno ha però subito mostrato personalità, prendendosi la responsabilità di una piccola rivoluzione tecnica in casa nerazzurra.
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In un momento in cui il club gode di una migliore salute economica e vuole consolidare la sua dimensione europea, Chivu ha già chiarito di voler costruire un’Inter competitiva senza smantellare. Il primo confronto formale tra Chivu e la dirigenza (Marotta, Ausilio e Baccin) si è tenuto ieri in sede, a Viale della Liberazione, e si è protratto per quasi due ore. (continua dopo la foto)

Il punto di partenza è chiaro: tra gli acquisti di Sucic, Luis Henrique, Bonny e il riscatto di Zalewski, l’Inter ha già investito circa 70 milioni di euro. Ma la novità è che per la prima volta dopo anni il club potrà permettersi un saldo negativo tra entrate e uscite, forte dei ricavi da Champions, Mondiale per Club, sponsor e botteghino.
Chivu ha esposto in modo netto le sue richieste, a partire dalla difesa, dove ha chiesto un deciso rinnovamento. Piacciono giovani come Leoni del Parma (valutato 30 milioni), ma il tecnico non vorrebbe perdere Bisseck per finanziare l’operazione, ritenendolo ancora utile al progetto. L’obiettivo è aggiungere, non sostituire.
A centrocampo il nodo è Calhanoglu: se il Galatasaray affonderà il colpo, l’Inter ascolterà, ma non per meno di 30 milioni. Le cessioni di Stankovic, Esposito, Carboni e Asllani potrebbero poi finanziare l’arrivo di Ederson, considerato da Chivu il vero erede del regista turco, più adatto del brasiliano Rios. Frattesi, invece, è ritenuto incedibile. (continua dopo la foto)

In attacco, con Lautaro, Thuram, Bonny e la conferma in arrivo di Pio Esposito, manca solo una quinta punta. A differenza del passato, si punterà su un profilo di attaccante di manovra, capace di giocare tra le linee e saltare l’uomo. Un investimento mirato sarà fatto ad agosto.
Infine, Dumfries: il laterale olandese è un punto fermo per Chivu, ma fino al 15 luglio sarà attiva la clausola da 25 milioni per l’estero. Nessuna offerta concreta è arrivata, e l’Inter è fiduciosa di trattenerlo.
La nuova Inter, dunque, prende forma: idee chiare, budget più flessibile e un allenatore deciso a lasciare subito il segno.
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