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I 5 giocatori stranieri che faranno impazzire la LBA

L’estate di mercato della LBA Serie A 2025/26 ha portato con sé un’ondata di novità che promettono di alzare il livello del campionato. Tanti club hanno deciso di puntare forte su giocatori stranieri di talento, con esperienze tra NBA, Eurolega e campionati emergenti. Le squadre hanno alzato l’asticella, cercando uomini in grado di spostare gli equilibri sin da subito. Dal playmaker esplosivo che può cambiare il ritmo di una partita, alla guardia con punti nelle mani e sangue freddo, passando per le ali versatili e i centri dominanti pronti a garantire fisicità e presenza a rimbalzo. In questo articolo vi presentiamo i 5 giocatori stranieri da tenere d’occhio, pronti a far impazzire i tifosi e a diventare protagonisti delle clip virali che vedremo sui social e nei highlights settimanali. Ecco il meglio del basket internazionale che è appena arrivato in Italia. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

(Foto di Borja B. Hojas/Getty Images)

Carsen Edwards (Virtus Bologna)

Il colpo di mercato che più di ogni altro accende la fantasia dei tifosi è senza dubbio Carsen Edwards, miglior marcatore dell’ultima stagione di Eurolega e nuovo leader offensivo della Virtus Bologna. Il 27enne americano, alto 1.80cm, arriva dopo un’annata straordinaria al Bayern Monaco chiusa con 20.4 punti di media, 3.3 assist e quasi 3 triple a partita, numeri che gli sono valsi l’inserimento nel First Team All-EuroLeague 2024/25. Non solo: lo scorso aprile ha riscritto i libri dei record con 26 punti e 8 triple in un solo quarto contro il Maccabi Tel Aviv, un exploit che ha certificato il suo status di scorer devastante.

Ex Purdue University, protagonista assoluto al torneo NCAA 2019 con due gare da 42 punti, Edwards ha mosso i primi passi in NBA con Boston Celtics e Detroit Pistons, per poi imporsi in Europa tra Fenerbahce e Bayern, con cui ha vinto campionato e coppa di Germania, guadagnandosi anche il titolo di MVP delle finali playoff. La Virtus gli affida ora le chiavi dell’attacco: esplosività, tiro da fuori e capacità di incendiare le partite in pochi minuti sono le armi con cui potrà spostare gli equilibri in Serie A e in Eurolega. Alla presentazione alla Palestra Porelli, Edwards ha messo in chiaro la sua mentalità: “Penso solo a lavorare e restare in salute, una partita alla volta”. Per Dusko Ivanovic è l’asso su cui costruire una Virtus ancora più spettacolare e competitiva. A Bologna è arrivato un giocatore che non si limita a segnare, ma che porta entusiasmo e personalità in una squadra che punta a restare ai vertici in Italia e in Europa.

Lorenzo Brown (Olimpia Milano)

Tra i colpi più significativi dell’estate LBA spicca senza dubbio Lorenzo Brown, nuovo playmaker dell’Olimpia Milano. A 34 anni porta con sé un bagaglio unico: campione NBA nel 2019 con i Raptors, oltre 100 gare disputate in America e quasi 200 presenze in Eurolega tra Stella Rossa, Kazan, Fenerbahçe, Maccabi e Panathinaikos. Con la Spagna ha vinto l’oro a EuroBasket 2022, diventando uno dei registi più rispettati del panorama europeo. Dopo una stagione complicata al Pana, dove ha trovato poco spazio sotto la guida di Ataman, Brown arriva a Milano con la voglia di rilanciarsi e riportare l’Olimpia in alto.

Giocatore intelligente, creativo, capace di unire qualità realizzativa e visione di gioco, era da tempo il “floor general” che Messina cercava per ridare equilibrio e leadership al backcourt. Con lui Milano guadagna un metronomo in grado di gestire i finali tirati, un aspetto che è costato caro nelle ultime stagioni europee. Il suo arrivo si intreccia con le ambizioni biancorosse di tornare a dominare in Serie A e soprattutto rivedere i playoff di Eurolega. Per Brown sarà l’occasione di dimostrare di essere ancora tra i migliori play del continente.

Marko Guduric (Olimpia Milano)

Marko Guduric è uno dei colpi più luccicanti dell’estate LBA. Dopo aver conquistato l’Eurolega 2025 con il Fenerbahce, l’esterno serbo ha deciso di aprire un nuovo capitolo della sua carriera a Milano, portando con sé un bagaglio di esperienza e vittorie che pochi altri possono vantare: 3 campionati in Turchia, 2 in Serbia, 2 ABA Liga, oltre a coppe nazionali e trofei internazionali. Non è un playmaker puro, ma un giocatore versatile che sa gestire possessi delicati e punire in isolamento, con il suo 38% dall’arco e l’abilità nel procurarsi falli che gli fruttano punti facili dalla lunetta (88% nell’ultima Eurolega).

Con i suoi 196 cm, Guduric è attaccante di seconda battuta: può affiancare un creatore di gioco come Lorenzo Brown e diventare un’arma letale nei momenti caldi. Difensivamente garantisce solidità nei movimenti di squadra, pur non avendo grande esplosività. In biancorosso sarà chiamato a fare coppia con Shavon Shields, portando leadership e personalità in uno spogliatoio che ha perso un leader tecnico come Mirotic. Le sue prime parole da milanese parlano di entusiasmo e voglia di costruire legami forti con compagni e tifosi. Coach Messina conta su di lui per alzare il livello dell’attacco, mentre i tifosi sperano che diventi il nuovo idolo del Forum. Con Guduric, Milano aggiunge sia un vincente naturale che una pedina che potrebbe fare la differenza nella corsa ai playoff di Eurolega.

Devin Booker (Olimpia Milano)

Tra i nuovi volti più attesi della prossima LBA c’è senza dubbio Devin Booker, lungo statunitense classe 1991, omonimo del più celebre scorer NBA ma protagonista di una carriera europea di altissimo livello. Reduce da due stagioni al Bayern Monaco, Booker arriva all’Olimpia Milano dopo l’annata migliore in Eurolega, chiusa con 14.9 punti e 4.7 rimbalzi di media, impreziosita da sette gare oltre i 20 punti e dalla miglior prestazione proprio al Forum, contro i suoi futuri compagni, con 23 punti e 7 rimbalzi. Giocatore esperto e versatile, può ricoprire sia il ruolo di ala grande che quello di centro, qualità che lo rende un’arma tattica preziosa per Ettore Messina, soprattutto in un reparto lunghi affollato ma di altissimo profilo.

Oltre alla presenza sotto canestro, Booker porta anche pericolosità perimetrale: nell’ultima stagione ha tentato quasi tre triple a partita con un eccellente 38.9% dall’arco, segno della sua capacità di aprire il campo. Lui stesso ha ricordato come al Fenerbahçe, accanto a Jan Vesely, abbia già dimostrato di saper convivere con un altro lungo, e l’alternanza con Josh Nebo promette di dare equilibrio e intensità al roster biancorosso. Entusiasta di questa nuova sfida, Booker è convinto che Milano rappresenti per lui una grande opportunità di crescita professionale e personale. In un organico che punta a dominare in Italia e a tornare protagonista in Eurolega, l’ex Bayern ha tutto per diventare uno dei simboli della nuova Olimpia.

Luca Vildoza (Virtus Bologna)

Luca Vildoza è senza dubbio uno dei colpi più intriganti del mercato estivo della Virtus Bologna e dell’intera LBA 2025/26. Playmaker argentino classe 1995, con alle spalle una carriera già ricchissima, Vildoza porta al Paladozza esperienza e un bagaglio tecnico di altissimo livello. Cresciuto in Europa con il Baskonia, dove ha conquistato il titolo spagnolo da MVP, ha poi scritto pagine importanti tra Stella Rossa, Panathinaikos e Olympiacos, vincendo trofei nazionali e continentali e guadagnandosi il rispetto di tutto il panorama europeo.

Dopo una parentesi NBA, ha scelto Bologna per ritrovare coach Dusko Ivanovic, figura chiave nella sua carriera, con cui ha condiviso alcune delle stagioni migliori. La Virtus lo ha voluto come regista del nuovo ciclo, chiedendogli di dettare i ritmi, leggere il gioco, alzare il livello difensivo e aiutare i rookie ad ambientarsi in Eurolega. Dotato di grande visione e capacità di colpire anche dal palleggio, Vildoza sarà il baricentro del nuovo sistema bianconero. Le sue prime parole parlano chiaro: “Dovremo difendere forte, questa vogliamo che sia la nostra identità: difesa, carattere e mentalità. Siamo tanti nuovi, dobbiamo lavorare duro per il nostro posto in Eurolega e dimostrare che siamo qui per combattere e per vincere. Il campionato italiano? La Virtus ha vinto lo scudetto lo scorso anno e l’obiettivo è lavorare per ripeterci. Abbiamo la qualità e la squadra per farlo, ma siamo ancora all’inizio: ci vuole tempo per conoscerci e per costruire la giusta intesa“.

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