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Giovanni Di Lorenzo: il duttile difensore del Napoli in Serie A

Di Lorenzo

Giovanni Di Lorenzo è diventato un simbolo del Napoli grazie alla crescita sotto Luciano Spalletti e lo storico scudetto vinto nella stagione 2023/2024. Scopriamo tutti i segreti del difensore partenopeo.

L’inizio in provincia

Di Lorenzo è nato a Castelnuovo di Garfagnana, un piccolo comune in provincia di Lucca, nel 1993. Ha mosso i primi passi nel calcio professionistico con la Reggina, dove ha fatto il suo esordio in Serie B. Dopo varie esperienze nelle serie minori, tra cui una parentesi con il Matera in Serie C, Di Lorenzo si è trasferito all’Empoli nell’estate del 2017.

Al suo arrivo, Di Lorenzo trovò una squadra ben organizzata e con obiettivi chiari. L’Empoli, guidato dall’allenatore Aurelio Andreazzoli, puntava a tornare in Serie A dopo la retrocessione avvenuta l’anno precedente. Di Lorenzo, schierato come terzino destro, venne sin da subito considerato una pedina importante per il progetto tattico del tecnico. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Kvaratskhelia e Di Lorenzo
Khvicha Kvaratskhelia e Giovanni Di Lorenzo festeggiano il gol (Photo by Antonio Balasco/KONTROLAB/LightRocket via Getty Images)

L’esperienza di Di Lorenzo all’Empoli ha rappresentato una tappa fondamentale della sua carriera. È stato in Toscana, infatti, che il terzino ha avuto l’opportunità di crescere e di dimostrare le sue capacità in un ambiente che valorizzava il gioco offensivo e dava spazio ai giovani. All’Empoli il terzino ha potuto giocare con continuità, affinando le sue abilità e sviluppando la fiducia necessaria per competere ai massimi livelli.

Per l’Empoli, la cessione di Di Lorenzo al Napoli è stata una conferma della bontà del progetto del club, che continua a essere un punto di riferimento per la scoperta e la valorizzazione di talenti. Il passaggio del difensore al Napoli ha permesso al difensore di fare il salto definitivo nel calcio che conta, e le sue prestazioni con la squadra partenopea hanno dimostrato che l’investimento del club toscano su di lui è stato pienamente ripagato.

Dall’Empoli al Napoli

Quando il Napoli ha deciso di acquistare Giovanni Di Lorenzo, non era uno dei nomi più altisonanti sul mercato, ma il club partenopeo ha dimostrato ancora una volta di saper puntare su giocatori giovani e promettenti. Il giocatore era reduce da due stagioni molto positive all’Empoli, dove si era affermato come uno dei migliori terzini della Serie A, ma in pochi prevedevano che avrebbe avuto un impatto così grande al Napoli.

Il suo trasferimento al Napoli è stato uno dei primi movimenti sul mercato per la stagione 2019-2020, e nonostante l’esperienza relativamente limitata in Serie A, Di Lorenzo si è adattato con sorprendente rapidità al calcio di alto livello. In un campionato competitivo come quello italiano, con allenatori come Carlo Ancelotti e successivamente Gennaro Gattuso, il giovane difensore ha saputo integrarsi perfettamente nel sistema di gioco della squadra. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Di Lorenzo
Giovanni Di Lorenzo in azione durante Napoli-Inter. (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

Gattuso, con il suo calcio energico e aggressivo, ha saputo sfruttare al massimo le qualità di Di Lorenzo, specialmente in fase di transizione e in fase di contenimento.

Una delle sue performance più memorabili sotto Gattuso è arrivata nella stagione 2019-2020, quando il Napoli ha vinto la Coppa Italia. Non solo il Napoli ha mostrato grande solidità difensiva, ma Di Lorenzo ha avuto un ruolo determinante nelle partite chiave del torneo, contribuendo sia in fase difensiva che offensiva. In particolare, nella finale contro la Juventus, Di Lorenzo ha giocato una partita impeccabile, marcando con grande efficacia i pericolosi attaccanti bianconeri e lanciando spesso l’azione offensiva del Napoli.

La consacrazione con Spalletti

Nel corso della stagione 2020-2021, con il passare del tempo, la figura di Di Lorenzo è diventata sempre più centrale per il Napoli. Non solo per le sue capacità tecniche e tattiche, ma anche per il suo carattere e la sua leadership. Questo processo di maturazione lo ha portato a essere un punto di riferimento per i compagni e, con il passare dei mesi, a meritare la fascia di capitano.

Nel 2021, infatti, dopo l’addio di Lorenzo Insigne e la decisione di Gattuso di dare un nuovo ruolo al capitano storico del club, Di Lorenzo è stato scelto per indossare la fascia di capitano. Questo riconoscimento è stato l’apice di un percorso che ha visto il difensore toscano emergere come leader sia in campo che fuori, portando il suo esempio e la sua serietà a tutta la squadra. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

La stagione 2022-2023 ha rappresentato un altro passo importante per Di Lorenzo. Il Napoli, sotto la guida di Luciano Spalletti, ha raggiunto la sua storica vittoria in Serie A, il terzo scudetto della sua storia, il primo dal 1990. Di Lorenzo è stato uno dei giocatori più determinanti per il successo del Napoli, un capitano che ha trascinato la squadra con una leadership ferma e con prestazioni sempre di alto livello. La difesa del Napoli, solida e ben organizzata, ha visto in Di Lorenzo il suo faro.

Sotto Spalletti, il Napoli ha giocato un calcio brillante, basato su un pressing alto e un gioco di squadra fluido. Di Lorenzo ha fatto da chioccia per i più giovani e ha continuato a essere uno dei migliori terzini destri della Serie A.

La vittoria dell’Europeo

La crescita esponenziale di Di Lorenzo non è passata inosservata agli occhi del selezionatore della Nazionale Italiana, Roberto Mancini. Dopo aver disputato un’ottima stagione con il Napoli, nel 2020 è arrivata la convocazione per gli Europei 2020 (disputati nel 2021 a causa della pandemia). Di Lorenzo ha avuto un ruolo fondamentale nel percorso che ha portato l’Italia alla vittoria del torneo, giocando titolare in tutte le partite e dimostrando la sua maturità anche in contesti internazionali di altissimo livello. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Nell’Italia Di Lorenzo ha disputato 42 presenze, con 5 gol all’attivo e un Campionato Europeo in bacheca. Complessivamente al Napoli, invece, ha disputato 243 presenze, con 18 reti e 36 assist, numeri importanti per un difensore. In curriculum, come detto, anche lo storico scudetto della stagione 2023/2024 sotto la gestione di Luciano Spalletti, poi ritrovato proprio in Nazionale azzurra.

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