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FdI, il durissimo attacco a “Report” per i servizi su La Russa e Franco Meloni: l’annuncio

fratelli d'italia contro report

Il partito della premier Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, si scaglia contro “Report”, programma condotto in prima serata su Rai 3 da Sigfrido Ranucci. La trasmissione, infatti, ha realizzato alcuni servizi in cui sono protagonisti il presidente del Senato Ignazio La Russa e il padre della premier, Franco Meloni. La replica del partito è molto pesante. (Continua…)

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Tutto su “Report”

“Report” è un programma televisivo di inchieste giornalistiche. La trasmissione è andata in onda in seconda serata su Rai 2 dal 1994 al 1996 ed è poi passato in prima serata su Rai 3 dal 3 settembre 1997. In passato era condotto da Milena Gabanelli, poi dal 27 marzo 2017 è passato a Sigfrido Ranucci. Il programma è improntato sullo schema del rotocalco televisivo ed è nato con un titolo diverso da quello attuale, “Professione Reporter”. Ha mantenuto questo nome fino al 1996, passando poi a “Report” nel 1997. (Continua…)

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I servizi su La Russa e Meloni

Nelle scorse settimane, “Report” ha realizzato alcuni servizi sul Presidente del Senato Ignazio La Russa e sul padre di Giorgia Meloni. Il partito della premier ha storto il naso ed ha lanciato l’offensiva contro il programma. Il primo servizio, intitolato “La Russa Dinasty“, è andato in onda l’8 ottobre. L’altro servizio “incriminato”, invece, è andato in onda il 14 gennaio ed era intitolato “Mafia a tre teste“. (Continua…)

(Photo by Stefano Guidi/Getty Images)

La replica di Fratelli d’Italia

Senatori e deputati di Fratelli d’Italia hanno firmato una interrogazione durissima in commissione di Vigilanza Rai, chiedendo l’intervento immediato della presidente Marinella Soldi e dell’amministratore delegato Roberto Sergio. Il partito contesta alla trasmissione la violazione dell’articolo 6 del contratto di servizio Rai che prevede “la presentazione veritiera dei fatti e degli avvenimenti, in modo tale da favorire la libera formazione delle opinioni”. E nell’interrogazione presentata in Vigilanza parla di “espresso divieto di utilizzare metodologie e tecniche capaci di manipolare in maniera non riconoscibile allo spettatore il contenuto delle informazioni”.