
Claudio Ranieri ha vissuto la sua ultima serata da allenatore all’Olimpico con una vittoria che tiene aperte le speranze Champions. Contro il Milan, la Roma ha conquistato tre punti fondamentali che tengono vive le speranze europee, ma ciò che resterà scolpito nei cuori dei tifosi è l’abbraccio finale tra l’uomo di Testaccio e la sua gente.
Roma – Milan 3-1: a fine partita il saluto di Claudio Ranieri e l'omaggio dello stadio e della Roma https://t.co/UkFyGT5IK1
— teladoiotokyo (@teladoiotokyo) May 19, 2025
Al termine della partita, Ranieri si è intrattenuto a lungo con il pubblico che gli ha tributato un omaggio da brividi. Il Mister era emozionato e visibilmente commosso: “Ricordo che 60 anni fa ero in mezzo a voi. Vi ringrazio”, ha detto. “Vi avevo chiesto aiuto per fare qualcosa tutti insieme. Manca l’ultimo passo, domenica prossima”.
“Sono orgoglioso di questi ragazzi che mi hanno seguito dal primo giorno, non era facile”, ha proseguito. “Ma ringrazio voi che avete capito. Grazie, infinitamente grazie“. Una dichiarazione sincera, vibrante, che racchiude tutto il senso dell’ultima corsa del tecnico romano: un’alleanza con la sua città, con le persone, con lo spirito del popolo giallorosso.
Ai microfoni di DAZN, Ranieri ha raccontato le emozioni a caldo: “In questi istanti sono sotto effetto di adrenalina, in seguito capirò e mi toccheranno queste immagini“, ha ammesso. “Essere apprezzato dalla propria gente è meraviglioso. I ragazzi si sono compattati, hanno fatto squadra, e non era facile quando tutto sembrava nero. Sono felice per loro“.
Poi ha raccontato il senso più profondo del suo lavoro, del suo calcio, della sua etica: “Ho lavorato per le emozioni che il calcio dà, in positivo e in negativo. Quelle positive, come queste, fanno più piacere. Da solo non potevo farcela, i ragazzi sono stati intelligenti, hanno capito. Io ho solo dato fiducia quando non c’era autostima“.
Ranieri ha poi dedicato un pensiero all’ultima sfida della stagione contro i granata: “Andremo a Torino per fare la nostra partita. Poi vedremo cosa siamo riusciti a fare. Non ho mai creduto in niente, solo al lavoro“, ha concluso, senza fronzoli, con quella schiettezza che lo ha reso così amato a tutte le latitudini.
La Roma e il suo popolo lo salutano così, con affetto e riconoscenza. E forse, come spesso accade con le persone silenziose ed educate, quelle che non sgomitano per apparire, ci si renderà conto davvero di quello che Ranieri ha fatto in questa annata memorabile ripensando a come era iniziata e a dove rischiava di finire. E invece, ora, la Roma giallorossa può sognare la Champions League.
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