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Agricoltori, continua la protesta dei trattori in Italia: le ultime notizie

“Ora basta”: agricoltori, continua la protesta in Italia – Continua la “protesta dei trattori” degli agricoltori italiani, che si sono uniti a quelli francesi e tedeschi per contestare le politiche di settore dell’Unione europea. Secondo quanto riferisce «Rai News» circa 300 manifestanti e una ventina di mezzi da questa mattina, martedì 30 gennaio 2024, si sono messi all’ingresso del molo Dogana del Porto di Cagliari. Tutto per bloccare lo sbarco di alcuni camion. I trattori sono arrivati da diverse località del sud della Sardegna, tra cui Assemini, Guasila, Samassi, Nuraminis e Teulada. Dal centro e nord dell’Isola gli agricoltori hanno raggiunto il capoluogo con le proprie auto. E non è finita qui… (continua a leggere dopo le foto)

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“Ora basta”, agricoltori continua la protesta dei trattori in Italia

La manifestazione, che potrebbe durare 5 giorni, è stata promossa da Movimento pastori sardi e Movimento riscatto agricolo, sulla scia di quelle in corso in altri Paesi europei contro le politiche comunitarie in ambito agricolo. E si estenderà domani anche al porto di Oristano e giovedì a quello di  Porto Torres, sempre con un presidio nei porti. Non soltanto in Sardegna, ma ovunque: le manifestazioni sono riprese con 250 trattori anche davanti al casello Valdichiana dell’autostrada A1, in Toscana, e tra Sinalunga (Siena) e Foiano della Chiana (Arezzo). (continua a leggere dopo le foto)

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Continua la protesta dei trattori in Italia: presidio al porto di Cagliari

Vengono esposti cartelli come “Incolti sarete voi, no la mia terra”, “Coltiviamo futuro non speranza”, “Lottiamo per tutti se falliremo non ci sarà futuro”, “No agricoltura, no cibo, no futuro”. Vengono sventolate bandiere tricolori e intonati cori contro i provvedimenti dell’Ue. La situazione al momento è tenuta sotto controllo dai carabinieri e dalla polizia di Stato: va evidenziato infatti che la protesta sta andando avanti pacificamente. (continua a leggere dopo le foto)

Manifestazioni in corso anche in Toscana

L’obiettivo politico del coordinamento è mettere in discussione le politiche della Commissione europea sull’agricoltura, e fare pressione sul governo. Coldiretti, Cia e Confagricoltura, da parte loro, non hanno aderito alla manifestazione, esprimendo critiche a livello nazionale e locale. «Noi agricoltori vogliamo continuare a produrre e a tutelare la salute dei cittadini garantendogli prodotti di qualità e coltivati in modo corretto. Il nostro obiettivo è rimanere sulla terra per lavorarla, valorizzando le tipicità locali e i marchi di qualità come Igp, Dop, Igt e Doc. Mentre oramai siamo assediati dalle multinazionali che comprano o affittano terreni per realizzare pannelli solari, svilendo il ruolo dell’agricoltura e della produzione», le parole di Mecarozzi, riportate da “Il Tirreno”. Un’altra aspettativa di chi protesta è quella di ottenere «la calmierazione dei prezzi alla produzione, che non possono scendere oltre una certa soglia. Perché questo rende impossibile continuate a coltivare la terra per avere un reddito. Come succede ad esempio per la produzione dei cereali, con prezzi che sono nettamente inferiori ai costi di produzione”, ha proseguito lo stesso.