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Formula 1, l’incredibile offerta a Max Verstappen: cifre folli

Formula 1, Max Verstappen: una cifra che toglie il fiato, anche in un mondo già sommerso di milioni. Quattro volte campione del mondo e dominatore della Formula 1 moderna, Max potrebbe firmare il contratto più ricco nella storia del motorsport: 264 milioni di euro in tre anni, 88 a stagione, per correre con l’Aston Martin a partire dal 2026.

Non è fantascienza. È una trattativa reale, solida, che ha un nome pesante alle spalle: il Fondo Sovrano dell’Arabia Saudita, già artefice della colonizzazione saudita nello sport mondiale. Dopo Cristiano Ronaldo (200 milioni) e Jon Rahm (500 milioni nel golf), ecco che arriva l’assalto al mondo dei motori, con una valigia piena di zero da scaricare sotto al sedile di Max. (continua dopo la foto)

L’operazione è semplice quanto spregiudicata: acquisizione dell’Aston Martin dal miliardario Lawrence Stroll e rilancio in grande stile. Il principe ereditario Mohammed bin Salman, già proprietario del 20% della Aston Martin Lagonda e sponsor del team con Aramco, vuole imporsi anche nel regno della Formula 1. E per farlo ha bisogno del re: Max Verstappen.

Un’offerta che ribalta ogni logica sportiva e ogni equilibrio finanziario. Non bastavano gli investimenti faraonici nella sede di Silverstone, la partnership con Honda per le nuove power unit del 2026, e il colpo grosso Adrian Newey, strappato alla Red Bull. Ora si vuole anche il pilota più ambito. Il contratto con la Red Bull scade nel 2028, ma il rapporto con il pilota appare ormai logoro.

Che tra Verstappen e il team di Milton Keynes l’idillio sia finito è evidente. Prima il caso Horner, accusato da una dipendente. Poi la fuga dei tecnici e l’atmosfera da guerra fredda interna, con papà Jos pronto a far saltare il banco. L’ultimo scontro, in Bahrain, ha visto protagonista il manager Raymond Vermeulen contro Helmut Marko, da sempre il “ponte” tra Max e la scuderia. Un dream team sgretolato in dodici mesi. (continua dopo la foto)

La vettura non è più dominante, il pilota è inquieto e l’orizzonte tecnico di Red Bull non convince più. Ieri, da Gedda, Max ha fatto il diplomatico: “Tutti parlano del mio futuro tranne me. Voglio solo migliorare la macchina”.

Parole che non cancellano le trattative, né i numeri. E quei numeri urlano: 88 milioni l’anno, quasi il doppio di quanto guadagna oggi, per tornare a lavorare con Honda e con Newey. E magari per vincere ancora, ma da padrone assoluto del box.

A contendersi Verstappen erano rimasti in due. La Mercedes, che ci ha provato ma si è arenata sulle richieste economiche. E l’Aston Martin, che con Pif ha in mano l’unico assegno in bianco del paddock. Toto Wolff ora corre a rinnovare con George Russell. Mentre la Ferrari, scegliendo Lewis Hamilton, ha chiuso ogni porta.

A trent’anni, Verstappen si gioca la seconda metà della carriera. Se accetterà l’offerta, sarà il pilota più pagato della storia. Ma che senso ha davvero tutto questo? Il dubbio s’insinua anche tra chi ama la Formula 1: è ancora sport o solo intrattenimento finanziato dal petrolio? Per ora, la risposta ce la danno i numeri. E i numeri fanno paura.

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