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Le statistiche più sorprendenti di sempre nella Formula 1: dai record ai dati curiosi

Verstappen ad Imola

I record in F1 non sono solo numeri, ma rappresentano il dominio di piloti che hanno lasciato un’impronta indelebile nel motorsport. Da leggende come Michael Schumacher e Lewis Hamilton a giovani talenti come Max Verstappen, ogni stagione aggiunge nuovi capitoli.

Record di vittorie

Uno dei record più ambiti nella Formula 1 è quello delle vittorie, ed è difficile non pensare a Michael Schumacher quando si parla di questo aspetto. Il tedesco ha conquistato 91 vittorie nel corso della sua carriera, un numero che ha dominato la storia della F1 per molti anni. Schumacher ha vinto in ogni tipo di condizione e su ogni tipo di circuito, portando la sua Ferrari al vertice per diversi anni dopo un lungo periodo di digiuno.

Tuttavia, Schumacher è stato superato nel 2020 da Lewis Hamilton, che ha raggiunto e poi superato il record del tedesco. Hamilton ha stabilito il nuovo record di 100 vittorie nel Gran Premio di Russia del 2021. La lotta tra Schumacher e Hamilton per il titolo di pilota più vincente di sempre ha acceso dibattiti e discussioni tra appassionati di F1. Va ricordato che invece il maggior numero di vittorie consecutive è un record di Max Verstappen, che nel 2023 dal GP di Miami a quello d’Italia ha collezionato 10 trionfi.

Pole position e velocità

Le pole position sono un’altra statistica che evidenzia la superiorità di un pilota in qualifica. In questo ambito, Lewis Hamilton detiene il record di pole position, con ben 104 pole nelle sue stagioni in F1. La capacità di partire dalla prima fila è cruciale in Formula 1. L’inglese ha dimostrato una capacità unica di ottenere il massimo dalle qualifiche, riuscendo a interpretare al meglio le condizioni di pista e a massimizzare il potenziale della sua macchina.

Il record di pole position di Hamilton ha superato quello di Schumacher, che aveva stabilito il precedente primato di 68 pole. Juan Manuel Fangio, leggendario pilota argentino, ha una delle migliori percentuali di pole position in carriera, con il 55,8% di pole ottenute su tutte le qualifiche disputate, un dato che mette in luce la sua superiorità nelle sessioni di qualifica in un’epoca in cui la competizione era ancora molto più spartana rispetto ai giorni moderni.

Ma se parliamo di record di pole position consecutive, non possiamo dimenticare Ayrton Senna e Max Verstappen, che hanno entrambe conquistato 8 pole position consecutive in momenti diversi della loro carriera. Sebastian Vettel, con le sue 15 pole position nel 2011, ha vissuto una stagione incredibile che lo ha portato a conquistare il titolo mondiale. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Lewis Hamilton ha il record di 9 pole position nel Gran Premio d’Ungheria, un tracciato che lo ha visto spesso dominare in qualifica, consolidando il suo status di specialista in quella specifica pista.

Le pole position non sono solo una questione di velocità, ma anche di longevità e costanza. Lewis Hamilton, infatti, è anche il pilota con il maggior numero di stagioni consecutive con almeno una pole position: ben 15 anni di successi nelle qualifiche, un traguardo che solo pochissimi piloti nella storia della F1 possono vantare.

Longevità e stagioni in F1

Una delle caratteristiche che rende ancora più impressionanti le statistiche di alcuni piloti è la loro longevità e la capacità di essere competitivi per un lungo periodo. In questo senso, Fernando Alonso è un esempio lampante. Nonostante abbia iniziato la sua carriera in F1 nel 2001, Alonso ha continuato a correre ad altissimi livelli fino a rientrare nel campionato nel 2021, dopo un’assenza di due anni. Il pilota spagnolo ha conquistato due titoli mondiali (nel 2005 e nel 2006) con la Renault, ma è sempre stato in grado di competere anche in squadre non necessariamente al top come McLaren e Alpine.

Altri piloti che hanno mostrato una straordinaria longevità sono Kimi Räikkönen e, più recentemente, Lewis Hamilton, che ha continuato a vincere anche nella parte finale della sua carriera. Il pilota più giovane a vincere un Gran Premio è Sebastian Vettel, che ha conquistato la sua prima vittoria a soli 21 anni e 74 giorni, durante il Gran Premio di Italia del 2008, con la Toro Rosso.

Al contrario, il pilota più anziano a vincere una gara è Luigi Fagioli, che vinse il Gran Premio di Francia nel 1951 a 53 anni. Sebbene non più competitivo ai livelli di una volta, Fagioli ha dato dimostrazione che l’esperienza può ancora fare la differenza in F1, anche in età avanzata. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

La Redbull a Montecarlo
Max Verstappen of Netherlands and Oracle Red Bull Racing drives on track during the F1 Grand Prix of Monaco at Circuit de Monaco on May 28, 2023 in Monte-Carlo, Monaco. (Photo by Emmanuele Ciancaglini/Ciancaphoto Studio/Getty Images)

Titoli vinti e altre statistiche

Tuttavia per diventare leggende in Formula 1 contano i campionati mondiali vinti. In questo campo, Michael Schumacher e Lewis Hamilton si contendono il primato, con entrambi a sette titoli mondiali. Schumacher ha vinto i suoi titoli con Benetton (due) e con Ferrari (cinque), portando la scuderia italiana a un periodo di dominio senza precedenti, dal 2000 al 2004.

Hamilton, d’altra parte, ha vinto i suoi titoli con Mercedes, una scuderia che ha letteralmente dominato la F1 negli anni 2010. La Ferrari ha stabilito un record di 20 stagioni consecutive con almeno una vittoria, un dato che conferma la costanza e la competitività della scuderia italiana, sempre capace di ottenere successi, anche in anni in cui non ha lottato per il titolo mondiale. La scuderia che ha vinto il maggior numero di titoli mondiali Costruttori è la Ferrari, con ben 16 titoli, ma la Mercedes ha stabilito il record di 8 titoli mondiali consecutivi, un risultato straordinario che ha consolidato la sua supremazia nel decennio 2010-2020.

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