La Roma batte un colpo in Europa. A Glasgow, contro i Rangers, la squadra di Gasperini ha mostrato un calcio efficace e concreto. Il 2-0 firmato da Soulé e Pellegrini è il giusto risultato al termine di una partita che poteva nascondere insidie, e invece si è trasformata in una prova di forza collettiva.
Roma torna a vincere in Europa League. Rangers battuti 2-0 con Soulé e Pellegrini https://t.co/WIkinrbcFN
— Cagliari Live Magazine (@cagliarilivemag) November 6, 2025
La classifica di Europa League, resa scivolosa dalle sconfitte con Lilla e Viktoria Plzen, torna ora a essere meno proibitiva. Due gol, nessuno subito e segnali incoraggianti anche da Dovbyk, autore di un assist pregevole: la Roma torna a sorridere, e lo fa con pieno merito. (continua dopo la foto)

Gasperini ha chiesto una prestazione all’altezza, e i suoi hanno risposto nel modo migliore. La Roma ha preso il controllo del gioco fin dai primi minuti, scegliendo di spingere soprattutto sulla fascia destra e lavorando bene sulle seconde palle. Il 3-4-2-1 dei Rangers, pensato da Rohl per chiudere e ripartire, si è presto sfilacciato. Gli scozzesi, ordinati ma poco pericolosi, hanno pagato le loro lacune tecniche.
Il vantaggio nasce da un’azione abbastanza tipica degli schemi giallorossi: corner di Pellegrini, testa di Cristante e deviazione vincente di Soulé, sempre più a suo agio nel sistema del Mister. Il raddoppio, poco prima dell’intervallo, arriva da un lancio lungo di Mancini sul quale Dovbyk esegue una sponda perfetta: piatto preciso di Pellegrini e partita in ghiaccio.
C’è ancora qualcosa da sistemare, e riguarda proprio Dovbyk. Il centravanti ha fisico e sa giocare con altruismo, ma non trova ancora il gol. Gasperini ci crede, e fa bene: il suo lavoro potrebbe sbloccare un giocatore dal buon potenziale, ma deve imparare a tirare di più, a cercare la porta senza esitazioni. (continua dopo la foto)

Nella ripresa la Roma controlla senza patemi. I Rangers, passati a un 4-2-3-1 più spregiudicato con l’ingresso di Aasgaard, non riescono a impensierire Rui Patricio. Gasperini gestisce, cambia modulo e uomini, inserisce Koné ed El Shaarawy e nel finale Pisilli per un Dovbyk ormai stanco. Il terzo gol poteva arrivare, ma Tsimikas e Celik lo sprecano clamorosamente.
La prossima tappa sarà più complicata, con il Midtjylland capolista atteso all’Olimpico. Batterlo significherebbe completare la rimonta e rimettersi davvero in corsa. Per ora, però, la serata scozzese restituisce un gruppo più consapevole e un progetto che inizia a girare.
Leggi anche:
- Chivu, che succede? L’Inter vince ma i problemi sono tanti, serve ritrovare la rotta
- Juventus, per Vlahovic si apre la porta del rinnovo: il piano per tenerlo