La proposta assurda: “Ora prendete un bus”
Una volta atterrati ad Agadir, poco prima dell’alba, ai passeggeri è stata avanzata una proposta che ha immediatamente fatto infuriare tutti: raggiungere Marrakech in pullman. Bambini mezzi addormentati, anziani stanchi, turisti confusi: nessuno ha voluto saperne di abbandonare l’aereo per affrontare ore su strada nel cuore della notte. A quel punto si è verificata una sorta di ammutinamento pacifico: i viaggiatori, compatti, hanno rifiutato di scendere dal velivolo. Solo la promessa di un volo supplementare da Agadir a Marrakech, organizzato in fretta e furia da Ryanair, ha convinto i passeggeri ad abbandonare il loro posto e passare i controlli di frontiera.

L’atterraggio a Marrakech: fine dell’incubo
L’epilogo dell’incredibile vicenda è arrivato alle 9.15 del mattino del 3 luglio, quando finalmente il Boeing 737 è atterrato a Marrakech, completando un tragitto che sarebbe dovuto durare tre ore e che invece si è trasformato in una maratona di undici. Non proprio un Marrakech Express, insomma, ma piuttosto una traversata. Restano molte le domande a cui Ryanair non ha ancora fornito risposte chiare. A partire dal misterioso divieto di atterraggio a Marrakech per “lavori in corso” non meglio specificati. Possibile che nessuno fosse stato informato prima del decollo? E ancora: perché non è stata pianificata da subito una soluzione alternativa più adeguata, invece di proporre un trasferimento in autobus di quasi 250 chilometri? Nel frattempo, tra post indignati sui social e segnalazioni ai servizi consumatori, la compagnia dovrà probabilmente affrontare una valanga di reclami e richieste di rimborso. Perché se è vero che i voli possono subire imprevisti, è altrettanto vero che la gestione dell’emergenza fa la differenza tra un disguido e un disastro.
Leggi anche:
- Lutto in Italia, il nostro Paese perde un grande artista
- Calendario scolastico 2025/26, quando iniziano e finiscono le lezioni il prossimo anno
- L’Iran minaccia di chiudere lo stretto di Hormuz: i rischi per l’Italia