Terremoto a Santorini, la paura è tanta per le scosse ripetute: scuole chiuse fino a venerdì
Sono circa seimila le persone che hanno lasciato l’isola di Santorini nelle ultime 48 ore, dopo che l’isola greca e la vicina Amorgos erano state interessate da oltre 200 scosse sismiche. Come ha riferito all’Afp una fonte della guardia costiera greca, da domenica 4.640 persone hanno lasciato l’isola a bordo di quattro traghetti. Altri due dovrebbero partire oggi da Santorini diretti al porto del Pireo, il più grande della Grecia vicino ad Atene. Le scuole delle isole greche di Santorini, Anafi, Ios e Amorgos nell’arcipelago delle Cicladi rimarranno chiuse fino a questo venerdì. Tale decisione, riporta l’agenzia Ana-mpa, è stata presa in una riunione del Comitato scientifico per la valutazione del rischio sismico (OASP) presieduta dal ministro ellenico per il Cambiamento climatico e la Protezione civile Vasilis Kikilias che si è tenuta ad Atene. (continua a leggere dopo le foto)
Terremoto a Santorini, ecco cosa dicono gli esperti
“Abbiamo un fenomeno geologico molto intenso da gestire”, ha dichiarato il primo ministro Kyriakos Mitsotakis da Bruxelles, dove ha partecipato a un vertice informale dei leader europei. Poi ha aggiunto: “Voglio chiedere ai nostri isolani innanzitutto di rimanere calmi, di ascoltare le istruzioni della Protezione Civile”. Il ministro della Protezione civile Vasilis Kikilias dopo una riunione di emergenza del governo ad Atene ha affermato: “Queste misure sono precauzionali e le autorità rimarranno vigili. Esortiamo i cittadini a rispettare rigorosamente le raccomandazioni di sicurezza per ridurre al minimo i rischi”. Ma perché si stanno verificando questi fenomeni? Gli esperti dicono che le scosse non sono collegate al vulcano di Santorini. Quest’ultima si trova lungo l’Arco Vulcanico Ellenico, che si estende dal Peloponneso nella Grecia meridionale alle isole incluse appunto le Cicladi. Nella zona ci sono due vulcani: Nea Kameni e Kolumbo. “Dobbiamo renderci conto che il vulcano Santorini produce esplosioni molto grandi ogni 20mila anni”, ha dichiarato la scorsa settimana Efthymios Lekkas, sismologo e capo del comitato di monitoraggio scientifico dell’Arco Vulcanico Ellenico. “Sono passati tremila anni dall’ultima esplosione, quindi abbiamo davanti a noi un tempo molto lungo prima di affrontare una grande esplosione”, ha rimarcato sempre l’esperto.
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