
Nel tennis, Wta come Atp, contano la tecnica, la forza mentale, la costanza. Ma a volte, conta anche altro. In questo caso probabilmente unico nella storia di questo sport, c’è una determinazione ai limiti dell’umano, questa volta si può dire senza timore di esagerazioni.
Con la determinazione di chi non si è mai arresa, nemmeno davanti a difficoltà che avrebbero fermato chiunque, Francesca Jones si prende Palermo https://t.co/h4ghCSbTxk
— Gds.it (@GDS_it) July 27, 2025
Sì, perché la storia di Francesca Jones, 24enne inglese, è semplicemente incredibile. In barba a ogni diagnosi, ogni limite fisico, ogni voce contraria, Jones è oggi tra le prime 100 giocatrici del mondo, grazie a due trionfi in tre settimane: il primo a Contrexéville, il secondo, poche ore fa, a Palermo, dove ha sconfitto in finale Anouk Koevermans 6-3 6-2.
Con questa vittoria la tennista britannica sale fino all’84ª posizione del ranking WTA, entrando nel tennis che conta. Ma per lei non è solo una questione di classifica: è la vittoria della volontà sul destino. (continua dopo la foto)

Jones è nata con la sindrome EEC (electrodattilia-displasia ectodermica-labiopalatoschisi), una malformazione congenita che le ha lasciato solo otto dita delle mani e sette dei piedi. Le mancano quindi cinque dita fra arti superiori e inferiori. Una condizione che richiede continui aggiustamenti posturali, l’ha portata a subire decine di interventi chirurgici. E ci sono anche gli adattamenti tecnici (persino la racchetta è stata modificata).
Quando aveva nove anni, ha lasciato la sua casa nel West Yorkshire per trasferirsi da sola a Barcellona, alla Sanchez-Casal Tennis Academy. I medici le avevano detto che non avrebbe mai potuto giocare a tennis. Lei ha risposto cominciando ad allenarsi ogni giorno: “Gioco con delle carte diverse, ma non è detto che non possa vincere anche con quelle”, raccontava alla BBC.
Nel 2021, Fran Jones entra per la prima volta nel tabellone principale di uno Slam, all’Australian Open. E il 13 luglio 2025 arriva il primo titolo WTA 125 a Contrexéville, con la vittoria in finale contro la francese Jacquemot. Palermo è stata la conferma: una finale dominata, solidità mentale e fisica, e soprattutto un messaggio fortissimo al mondo dello sport.
“Il mio corpo non è fatto per essere quello di un’atleta, ma questo non significa che io non possa esserlo”, ha dichiarato Jones. Il suo obiettivo? Cambiare la percezione dello sport e della disabilità, ispirare chiunque stia cercando il proprio riscatto. (continua dopo la foto)

Quella di Francesca Jones non è solo una favola sportiva, è un esempio di resilienza pura. Oggi è tra le migliori 100 al mondo, ma non intende fermarsi. Vuole arrivare ancora più in alto, vincere ancora, ma soprattutto essere un simbolo per chiunque senta di avere una montagna da scalare.
“Voglio lasciare un segno”, ha detto Francesca. C’è grande curiosità per vedere sin dove riuscirà ad arrivare la giovane tennista britannica, ma quello che è certo è che un segno lo ha già lasciato. E che la sua storia può servire da esempio a tutti, perché dimostra come la volontà possa portare a veri e propri miracoli sportivi.
Leggi anche:
- ATP 1000 di Toronto, un giocatore ha inventato un nuovo colpo: cos’è il “longashot” (VIDEO)
- Emma Navarro in lacrime per Sinner: “Pazzesco, non ci volevo credere”