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Strage di Mestre, svolta choc nelle indagini: cos’hanno scoperto

Il tragico incidente di Mestre, avvenuto il 2 ottobre 2023, è ancora oggetto di indagini da parte delle Forze dell’Ordine che si stanno occupando del caso. Alberto Rizzotto, l’autista del bus coinvolto, potrebbe non aver avuto un malore, come precedentemente ipotizzato, quando il mezzo è precipitato dal cavalcavia superiore di Marghera, causando la morte di 21 persone, tra cui lo stesso Rizzotto, e ferendo gravemente altre 15. In queste ore sono arrivati anche i tanto attesi risultati dell’autopsia sul corpo del conducente. (Continua a leggere dopo la foto)

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Strage di Mestre, svolta choc nelle indagini: cos’hanno scoperto

I primi risultati dell’autopsia su Alberto Rizzotto, l’autista del bus precipitato a Mestre il 2 Ottobre scorso, come riportato da The social post, non evidenziano chiari segni di malore. L’autobus, appartenente alla flotta de La Linea Spa, si era spostato verso destra, strisciando per circa 50 metri lungo il guardrail senza segni di frenata, prima di precipitare. Se confermata l’assenza di malore, le indagini dovranno orientarsi verso altre cause, come un possibile colpo di sonno o distrazione, ma emergono dubbi data l’assenza di segni di frenata o controsterzo. Le lesioni emerse dall’autopsia sulle dita dell’autista potrebbero indicare un tentativo disperato di mantenere il controllo del volante. Nel frattempo si cercano altre ipotesi da verificare come quella di un guasto tecnico del mezzo. Le perizie sul bus e sulla “scatola nera”, conservata su un sistema “cloud” dell’azienda cinese produttrice, sono attese nei prossimi giorni e potrebbero gettare luce su un possibile guasto ai freni. Nel frattempo gli inquirenti torneranno anche sul luogo dell’incidente. Il 25 ottobre e il 9 novembre sono previsti ulteriori sopralluoghi sul cavalcavia, che verrà chiuso al traffico. Il deposito dell’elaborato delle indagini è previsto per fine febbraio 2024. Restano tra gli indagati per omicidio stradale plurimo e lesioni stradali plurime l’ad de La Linea Spa Massimo Fiorese, il dirigente del Comune di Venezia Roberto Di Bussolo e il funzionario Alberto Cesaro. (Continua a leggere dopo la foto)

“Il rimpatrio delle salme saranno in tempi brevissimi”

Il prefetto di Venezia, Michele Di Bari, a proposito delle vittime dell’incidente del bus, ha dichiarato: “Credo che i tempi per il rimpatrio saranno brevissimi, è in corso di predisposizione la documentazione, entro domani sera tutte le salme saranno ricomposte e saranno nell’obitorio dell’ospedale di Mestre, e da quel momento in poi è opportuno che siano trasferite. Ho suggerito di attendere domani perché domani alcuni familiari raggiungeranno Mestre, e quindi per dare loro la possibilità di vedere per l’ultima volta i propri cari. Le salme potrebbero ripartire da domenica, ma tutto dipenderà dalla documentazione che i consolati saranno in grado di fornire al comune di Venezia. Ci vengono segnalate difficoltà da parte dei parenti delle vittime del Portogallo di raggiungere Venezia, mami hanno informato che potrebbero raggiungere Mestre tra oggi e la giornata di domani. Il Comune di Venezia si è detto disponibile a sostenere le spese, oltre che dell’alloggio per i familiari arrivati a Venezia”.