
C’erano tempi in cui la Serie A era il centro del mondo calcistico. Gli anni ’80 e ’90 brillavano di stelle assolute, fuochi d’artificio tecnici e sfide leggendarie. Oggi, pur con qualche buon risultato europeo firmato Inter e Atalanta, quel fasto sembra un ricordo lontano. L’Italia continua a difendersi nelle coppe, ma il campionato ha perso appeal, ritmo e centralità, tanto che dall’Inghilterra arriva una critica senza mezzi termini: “Non è più calcio d’élite, è una pensione di lusso”.
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— PianetaMilan.it (@PianetaMilan) July 21, 2025
L’analisi impietosa viene dal Guardian: “Italia patria indiscussa dei calciatori anziani”. L’arrivo di due fuoriclasse come Modric e De Bruyne ha riacceso l’attenzione internazionale sulla Serie A. Ma non per la qualità del gioco. Piuttosto, per l’età dei suoi protagonisti. Il Guardian ci è andato giù pesante: “L’Italia è diventata la patria indiscussa degli anziani, pur dotati”. E giù con numeri, confronti e frecciate che colpiscono nel segno.
Il quotidiano britannico prende proprio Luka Modric come simbolo di questa tendenza: “Compirà 40 anni a settembre, ha giocato 930 partite e vinto sei Champions. Ora raramente resta in campo 90 minuti. Eppure ha scelto il Milan, confermando che la Serie A è il rifugio ideale per chi ha superato l’apice”. (continua dopo la foto)

I dati, in effetti, danno ragione a Londra: l’età media dei giocatori in Serie A è di 14 mesi superiore rispetto ai 31 principali campionati europei. E nella gallery dei “non più giovani” sfilano altri nomi noti: Acerbi (37) e Mkhitaryan (36) ancora in campo con l’Inter, De Roon (34) faro dell’Atalanta, Cuadrado (37) ancora a spingere sulla fascia. E tanti altri.
La critica più tagliente arriva proprio sul piano fisico e competitivo: “Il calcio è uno sport per giovani. In Premier, i giocatori sotto i 23 anni con almeno 900 minuti giocati sono aumentati del 32% nell’ultimo decennio”. Tradotto: altrove si punta sul futuro, in Italia si accoglie il passato.
Ecco dunque inevitabile il paragone con gli altri campionati e la nostalgia dei tempi d’oro. Per gli inglesi, oggi la Serie A non può più competere con i grandi d’Europa. “La Bundesliga ha giovani allenatori con iPad e pressing innovativo, la Spagna ha il Clásico, la Francia il PSG. L’Italia ha i veterani e un ritmo più lento”. (continua dopo la foto)

Un’altra batosta arriva sul piano economico: nessun club italiano è tra i primi dieci al mondo per ricavi, e l’ultima Champions vinta da una squadra di Serie A resta quella dell’Inter nel lontano 2010. Intanto, altrove si sperimenta, si investe, si corre.
Tra le righe del Guardian resta però una verità paradossale: sebbene più “anziana”, la Serie A continua a dire la sua nelle coppe. Proprio Inter e Atalanta, due delle squadre più citate anche per i loro “senatori”, hanno disputato recentemente finali europee, mettendo in difficoltà formazioni ben più giovani e ricche.
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