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Continuità Roma, grinta Juventus: Ranieri e Tudor gli artefici di un giusto pareggio

La sfida fra Roma e Juventus richiede innanzitutto una considerazione sull’importanza degli allenatori: con Claudio Ranieri, i giallorossi centrano il quindicesimo risultato utile consecutivo dopo un inizio terribile. Con Igor Tudor i bianconeri mostrano impegno e collaborazione in campo, e tentano un gioco verticale che sembrava dimenticato.

Abbiamo visto una partita dai due volti, tra due squadre in salute e con ambizioni europee. Roma e Juventus si spartiscono la posta all’Olimpico in una sfida che vive di fiammate, colpi di scena e qualche rimpianto. Finisce 1-1: apre Locatelli con una perla dal limite, pareggia Shomurodov con un guizzo da opportunista. Il pari non accontenta nessuno, ma fa sperare tutti.

Ranieri e Tudor si prendono un punto a testa, ma la sensazione è che entrambe avessero immaginato un epilogo diverso. La Juventus parte con un piglio deciso, pressa alta, manovra con ordine e mette subito la Roma con le spalle al muro. Nei primi 20 minuti la squadra di Tudor sembra in pieno controllo, sospinta dalla qualità di Yildiz e dalla profondità di Vlahovic.

Ma è la Roma ad accendere per prima il match con un’occasione nitida: Cristante calcia a botta sicura, ma trova la respinta miracolosa di Kalulu, che salva un gol già fatto. La risposta bianconera è affidata alla testa di Nico Gonzalez, che stacca bene su cross di Cambiaso: Svilar con un balzo prodigioso riesce a toccare il pallone quel tanto che basta per deviarlo sulla traversa.

Il ritmo si alza, e il match si apre: El Shaarawy sfiora il vantaggio con una zuccata che si stampa sul palo esterno. Sembra un preludio al gol, che infatti arriva al 40’ ma sul fronte opposto: Locatelli si coordina al volo dal limite e lascia partire un destro perfetto che si infila all’angolino. Esultanza liberatoria del centrocampista, che si scrolla di dosso settimane complicate.

Roma e Juventus, la corsa Champions continua

All’intervallo Sir Claudio cambia volto alla Roma: dentro Shomurodov per Hummels, fuori un difensore e dentro un attaccante. Una scelta coraggiosa, che paga subito. Al 54’ l’uzbeko approfitta di una corta restinta di Di Gregorio e trova la zampata vincente per l’1-1. La Roma ci crede, spinta da un Olimpico che ritrova voce e fiato.

Paredes e Gourna-Douath entrano per aumentare il peso in mezzo al campo, mentre Tudor risponde con una girandola di cambi: fuori Vlahovic, dentro Kolo Muani; poi è la volta di Koopmeiners, Cambiaso e Savona. McKennie scala in mediana accanto a Thuram, ma l’effetto non è quello sperato.

Nell’ultima mezz’ora la partita si spegne lentamente. Gli attacchi faticano e le occasioni latitano. Nessuno vuole perdere, e il pareggio è la conclusione più logica. La corsa Champions resta apertissima: la Juve aggancia momentaneamente il Bologna a quota 65, avvicina l’Atalanta (ora distante solo due punti), ma sente il fiato della Lazio sul collo. La Roma resta lì, a -3, con la consapevolezza di poter giocarsela fino in fondo.

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