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“La primavera sta sparendo”: oltre 40 gradi, allerta caldo a fine maggio

Caldo a fine maggio

Il fenomeno in questione non rappresenta più un’eccezione. Secondo gli esperti, episodi di questo tipo stanno diventando sempre più frequenti e intensi, configurando una nuova normalità climatica. I segnali sono chiari: l’estate tende ad arrivare prima, e la primavera – così come l’autunno – sembra accorciarsi. Questo cambiamento ha conseguenze che vanno ben oltre il disagio percepito quotidianamente. I cicli naturali si alterano, le colture agricole possono subire danni gravi e i bacini idrici, già sotto pressione in molte zone, vedono ridursi le riserve d’acqua disponibili per affrontare i mesi più secchi. L’intero equilibrio climatico, a livello regionale e globale, sembra subire uno slittamento che richiede risposte adeguate e tempestive da parte delle istituzioni e della società civile.

Misure straordinarie per condizioni sempre meno straordinarie

Alla luce di queste condizioni climatiche estreme, che si presentano sempre più spesso anche in periodi in cui un tempo erano impensabili, diverse amministrazioni locali e regionali stanno intervenendo con misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza. Una delle prime azioni adottate è stata quella di anticipare l’apertura delle strutture pubbliche destinate al benessere dei cittadini, come piscine comunali e centri ricreativi climatizzati. L’obiettivo è offrire alle persone luoghi sicuri dove rifugiarsi nelle ore più calde, soprattutto laddove le abitazioni private non siano dotate di sistemi di raffrescamento adeguati. In parallelo, molti comuni hanno attivato o potenziato reti di solidarietà e assistenza rivolte alle categorie più fragili, organizzando servizi di monitoraggio telefonico e visite domiciliari per anziani soli o malati.

Anche le scuole e i trasporti pubblici stanno subendo modifiche temporanee per adeguarsi alla nuova realtà climatica. In alcune aree, gli orari delle lezioni sono stati rivisti per evitare le fasce orarie più torride, e sono stati consigliati materiali e divise più leggere per gli studenti. Sul fronte della mobilità urbana, si sta cercando di evitare l’eccessiva esposizione al calore nei mezzi pubblici e alle fermate: in molti casi, sono stati predisposti autobus supplementari con aria condizionata e zone d’attesa ombreggiate. Le città più organizzate hanno inoltre creato delle mappe interattive dei cosiddetti “rifugi termici”, ossia luoghi pubblici climatizzati come biblioteche, musei o centri civici dove la popolazione può trovare sollievo dal caldo intenso.

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