
A sei giorni dal debutto dell’Italia all’Eurobasket 2025 contro la Grecia, Gianmarco Pozzecco apre il suo diario e racconta l’avvicinamento all’importante appuntamento internazionale. Il Ct parla a cuore aperto, tra riflessioni, battute e una promessa: “Non starò calmo“. Parole che suonano come un avvertimento: allacciate le cinture, il “Poz” non intende snaturarsi.
Gianmarco Pozzecco: “DiVincenzo vestirà azzurro, all’Europeo farò quello che servirà” https://t.co/MGDMXG5Xxi
— Backdoor_podcast (@backdoor_pod) August 22, 2025
L’allenatore azzurro respinge l’idea di una tensione insostenibile: “La nascita di Gala, mia figlia, mi ha abituato a restare connesso con ciò che mi succede. Ora sono focalizzato sulla squadra. Pressione? Sono sereno, vedremo poi all’Europeo”. Il torneo continentale per lui è una nuova missione: “Da giocatore vivevo alla giornata, da allenatore perfino di più. Sono contento di guidare questi ragazzi, anche se ci sono stati episodi che mi hanno fatto soffrire“. (continua dopo la foto)

Tra questi, spicca ovviamente – anche e soprattutto sul piano umano – la malattia di Achille Polonara: “Mi manca come giocatore e come persona. Ho dovuto rinunciare anche a Tonut, ed escludere ragazzi che mi hanno accompagnato fin dall’inizio non è mai facile“.
Pozzecco apprezza il clima di fiducia creato dai successi delle rappresentative giovanili, ma non fa proclami: “Posso condividere l’attesa e ho il diritto di pensare che i miei ragazzi siano competitivi. Ma a chi togliamo la medaglia tra Serbia, Germania e Francia?”.
Sulla squadra attuale è netto: “È un buon mix di esperienza e gioventù. Forse non è ancora la migliore Italia che alleno, ma può diventarlo. All’inizio del raduno ero in ambasce, ora lo sono di meno: Melli, Fontecchio, Spissu, Pajola e Ricci stanno aiutando i giovani“.
Il problema dei centimetri resta: “Ci sono squadre più complete, ma con Melli, Ricci, Diouf e Akele non mi sento inferiore. Dovremo essere anche ‘piccoli’ e veloci per compensare certe lacune”.
Sul forfait di Donte DiVincenzo è diplomatico: “Parlare di lui sarebbe poco elegante, soprattutto vedendo come si allena Thompson. Prima o poi DiVincenzo vestirà l’azzurro, dobbiamo essere entusiasti”. E su Thompson aggiunge: “Di indispensabili ce n’è uno… e mezzo. Necessari tutti: lui è tra questi“. (continua dopo la foto)

Con candore ammette di aver riflettuto su Danilo Gallinari: “Mai come quest’anno sono stato confuso. Danilo lo sapeva, sono orgoglioso della mia sincerità. Alla fine sono veramente felice che il Gallo sia con noi“.
Pozzecco rifiuta ogni idea di prudenza: “Un allenatore può preparare il paracadute se le cose vanno male, o fregarsene e pensare al bene della squadra. Non temo nessuno, l’importante è non avere perplessità in campo. Al pre-olimpico la mia pacatezza è stata negativa: quindi se servirà, prenderò un tecnico o rischierò l’espulsione“.
Sul futuro personale scherza: “Almeno ora dormo con mia moglie e mia figlia e non con Melli. Prima mi dicevano: ‘Come fai a paragonare i giocatori ai figli se non ne hai?’. Ora ho Gala e capisco ancora di più“. E conclude con un sorriso sulla profezia di Sandro De Pol: “Dopo Italia-Lettonia mi ha detto commosso che vinceremo una medaglia. Non ho toccato ferro, Sandrino è mio fratello”.
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