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Il salto mortale di Olga Korbut

Korbut ai Campionati Mondiali di ginnastica artistica

Olga Korbut è conosciuta come la “Passerotta di Minsk” e ha affascinato il mondo durante le Olimpiadi del 1972 a Monaco di Baviera, dove le sue esibizioni incredibili non solo le hanno fatto guadagnare diverse medaglie d’oro, ma hanno anche cambiato per sempre il volto della ginnastica artistica femminile.

Le origini e la carriera

Olga Korbut è nata il 16 maggio 1955 a Grodno, nella Repubblica Socialista Sovietica di Bielorussia, parte dell’Unione Sovietica. Grazie alla sua determinazione e al sostegno dei suoi genitori, riuscì a entrare in una scuola di ginnastica a Minsk, dove fu notata da Renald Knysh, un allenatore che riconobbe il suo potenziale. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Knysh divenne il mentore di Korbut, lavorando con lei per sviluppare una tecnica che combinava agilità, forza e una notevole audacia. Durante gli anni ’60 la ginnastica artistica femminile era dominata da atlete che puntavano principalmente sull’eleganza e la grazia, ma Korbut e Knysh portarono una nuova dimensione al campo, introducendo movimenti acrobatici mai visti prima.

Il salto proibito

La svolta cruciale nella carriera di Olga Korbut arrivò alle Olimpiadi del 1972 a Monaco di Baviera. A soli 17 anni, Korbut catturò l’attenzione del mondo con la sua esibizione spettacolare. Le sue performance alla trave e alle parallele asimmetriche furono rivoluzionarie. In particolare, il “Korbut Flip“, un movimento incredibilmente rischioso alle parallele asimmetriche in cui la ginnasta si lancia all’indietro da una sbarra all’altra, rimase impresso nella memoria collettiva come simbolo della sua abilità tecnica.

La sua routine alla trave, caratterizzata da un perfetto equilibrio tra grazia ed elementi acrobatici, le valse una medaglia d’oro. Inoltre, vinse anche l’oro nella competizione a squadre e nella specialità del corpo libero, portando a casa un totale di tre medaglie d’oro e una d’argento.

Dopo il trionfo del 1972, Olga Korbut partecipò anche alle Olimpiadi di Montreal nel 1976. Tuttavia, il contesto era cambiato. Nella squadra sovietica, una nuova stella stava emergendo: Nadia Comăneci, una giovane ginnasta rumena che avrebbe conquistato il mondo con il primo “10 perfetto” della storia olimpica. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Nadia Comăneci in gara
Romania’s Nadia Comaneci performs her floor routine (Photo by S&G/PA Images via Getty Images)

A Montreal, Korbut non riuscì a replicare i successi di Monaco. Anche se vinse una medaglia d’oro nella competizione a squadre, non riuscì a conquistare altre medaglie individuali, segno che la sua stella stava iniziando a offuscarsi. L’attenzione mondiale si spostò rapidamente su Comăneci, che divenne la nuova icona della ginnastica.

Dopo le Olimpiadi del 1976, Korbut si ritirò dalle competizioni internazionali. Anche se la sua carriera sportiva era giunta al termine, la sua influenza sulla ginnastica continuò a farsi sentire per molti anni. Le ginnaste di tutto il mondo continuarono a ispirarsi alle sue performance e alla sua determinazione.

Tuttavia, oltre ai suoi successi sportivi, Korbut divenne anche un simbolo di umanità e vulnerabilità quando, durante l’esercizio alle parallele, commise un errore che le costò una medaglia d’oro individuale. La sua reazione emotiva, piangendo apertamente dopo l’errore, la rese incredibilmente popolare e amata dal pubblico, mostrando che, nonostante lil suo grande talento, era una giovane ragazza con le sue insicurezze e paure.

La sua personalità carismatica, unita alle sue incredibili abilità ginniche, catturò l’immaginazione di milioni di persone in tutto il mondo e le sue performance introdussero un nuovo elemento di difficoltà acrobatica, influenzando profondamente lo sviluppo della ginnastica.

Il “Korbut Flip” divenne sinonimo di innovazione e coraggio, esplorando nuovi movimenti e aumentando la complessità tecnica. La sua influenza fu così profonda che la Federazione Internazionale di Ginnastica decise di proibire il “Korbut Flip” negli anni successivi, a causa del rischio elevato associato a questo movimento.

Cosa fa oggi Olga Korbut?

Dopo il ritiro dalle competizioni, Olga Korbut affrontò diverse sfide personali e professionali. Per molti anni, lavorò come allenatrice di ginnastica e come commentatrice sportiva. Tuttavia, la sua vita privata fu segnata da momenti difficili, compresi problemi finanziari e controversie familiari.

Nel 1991, poco prima della dissoluzione dell’Unione Sovietica, Korbut emigrò negli Stati Uniti, stabilendosi in Arizona. Negli Stati Uniti, continuò a lavorare nel mondo della ginnastica, allenando giovani atlete e partecipando a eventi pubblici. Tuttavia, la sua vita rimase turbolenta, con vari problemi personali che spesso finivano sotto i riflettori dei media. (CONITNUA DOPO LA FOTO)

Korbut alle Olimpiadi
Soviet gymnast Olga Korbut during the 1973 European Women’s Gymnastics Championships at Earl’s Court in London, UK, 9th May 1973. (Photo by Evening Standard/Hulton Archive/Getty Images)

Nonostante le difficoltà incontrate nella sua vita personale, l’eredità di Olga Korbut nel mondo della ginnastica e dello sport in generale rimane indelebile. È considerata una delle atlete più influenti del XX secolo, non solo per i suoi successi olimpici, ma anche per il modo in cui ha ridefinito la ginnastica femminile.

La sua introduzione di movimenti acrobatici complessi, combinati con la sua capacità di emozionare e connettersi con il pubblico, ha ispirato generazioni di ginnaste a spingersi oltre i limiti e a esplorare nuove possibilità nel loro sport. Le ginnaste moderne, che eseguono routine di una complessità tecnica impensabile negli anni ’60, devono molto a Korbut per aver aperto la strada.

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