x

x

Vai al contenuto

NBA, Draymond Green sospeso a tempo indeterminato

NBA, Draymond Green sospeso a tempo indeterminato

Dopo aver rimediato la terza espulsione stagionale per aver colpito al volto Jusuf Nurkic, l’ala grande dei Golden State Warriors Draymond Green è stato sospeso a tempo indeterminato dalla NBA. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Leggi anche: Iervolino: “Questa Salernitana è inaccettabile”

Leggi anche: Allegri mette pressione all’Inter: “Deve vincere”

Green
Draymond Green dei Golden State Warriors reagisce dopo essere stato espulso durante la partita NBA contro i Phoenix Suns al Footprint Center il 12 dicembre 2023 a Phoenix, Arizona. (Foto di Christian Petersen/Getty Images)

Draymond Green è stato sospeso a tempo indeterminato dalla NBA. Il motivo? L’ala grande dei Golden State Warriors ha rimediato un’espulsione nel match disputato contro i Phoenix Suns per aver rifilato un pugno al centro bosniaco Jusuf Nurkic, che lo stava marcando in quel momento.

Il comunicato NBA

La Lega ha motivato la decisione mettendo in luce la recidività degli atti del giocatore, risultato antisportivo diverse volte nel corso della sua carriera. Meno di un mese fa infatti era stato sospeso cinque partite per aver afferrato al collo Rudy Gobert durante una mischia nel match tra Golden State e Minnesota Timberwolves.

Green ha rimediato tre espulsioni in stagione e ben diciotto in carriera e anche per questo motivo la NBA ha stabilito per lui l’avvio di un percorso riabilitativo prima di poter rientrare in campo. Né l’associazione giocatori né la dirigenza dei Warriors si sarebbero opposte a tale decisione.

Il commento di Green

al termine della partita contro i Phoenix Suns, Draymond Green aveva così commentato l’episodio che ha portato all’espulsione: “Non è il mio stile ma chiedo scusa a Jusuf. Non volevo colpirlo. Ho lanciato le braccia e l’ho toccato (.. .) Conosco le mie intenzioni ed è stato giusto fischiare un fallo“.

Queste invece le parole di Nurkic dopo il pugno ricevuto: “Non so cosa abbia che non va. Personalmente penso che il ‘fratello’ abbia bisogno di aiuto. Sono felice che non abbia cercato di strangolarmi. Non ha niente a che fare con il basket. Lo abbiamo visto spesso, non so cosa sta succedendo nella sua vita, ma spero che funzioni“.

Argomenti