
Il Milan non intende piegarsi alle logiche di mercato imposte dal Bruges, ma non ha intenzione di mollare la presa su Ardon Jashari. Il centrocampista elvetico resta un obiettivo del club rossonero, come confermato dallo stesso presidente Paolo Scaroni, che ha chiarito la posizione societaria in occasione dell’Assemblea di Serie A: “Non vogliamo offrire troppo. Lui vorrebbe venire a tutti i costi”.
"Non vogliamo offrire troppo", stando a quanto riportato dal sito de La Gazzetta queste sono le parole che avrebbe detto Scaroni su Jashari
— Spazio_Milan (@MilanSpazio) July 29, 2025
Un dialogo con l'addetto alla sicurezza dall'Assemblea di Lega della Serie A "rubato" al Presidente del Milan.#Scaroni #Jashari #Milan pic.twitter.com/UDMBzgFas4
La trattativa ruota attorno a un’offerta già importante, pari a 33,5 milioni di euro più bonus, di cui 2 milioni facilmente raggiungibili, per un totale potenziale di 35,5 milioni garantiti. Un’offerta che il Bruges non ha ancora respinto ufficialmente, ma che da ambienti vicini al club belga è stata ritenuta “insufficiente”.
Ma ad alimentare tensioni e malumori, secondo i giornali belgi, sono proprio l’atteggiamento del Milan che si è mostrato troppo sicuro nella trattativa e, non di meno, quello del giocatore, che sta facendo di tutto per essere venduto. Anche l’assalto dei tifosi rossoneri ai siti del Bruges ha contribuito ad aumentare il fastidio del club.
Dall’altra parte, la posizione del Bruges non è piaciuta a Igli Tare, uomo mercato rossonero, già intervenuto nei giorni scorsi per ribadire come il Milan ritenga la sua proposta adeguata e definitiva. Nessuna intenzione, quindi, di alzare la posta.
Milan, il rischio di un’asta
L’elemento chiave che potrebbe far pendere la bilancia verso Milano resta la volontà del giocatore, pronto a tutto pur di vestire la maglia rossonera. Il Milan punta proprio su questo per chiudere rapidamente l’operazione e scongiurare il rischio di un’asta internazionale, che il Bruges vorrebbe innescare con alcuni club di Premier League.
Per ora, però, è braccio di ferro: i rossoneri non vogliono farsi trascinare in un gioco al rialzo, mentre dall’altra parte il club belga non ha fretta e sonda il mercato in attesa di rilanci. Ma la sensazione è che la partita sia ancora aperta.
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