
Igli Tare è a un passo dal diventare il nuvo Ds del Milan, e ha in mente una squadra più italiana, più fisica e più affamata. Dopo i lunghi colloqui con Giorgio Furlani, l’ex dirigente della Lazio potrebbe presto prendere in mano le redini tecniche del club rossonero. Il suo progetto parte da volti noti della Serie A e da profili che conoscono il campionato. Tra fantasia e forza, la missione rilancio sta per cominciare.
TARE OTTIMO INNESTO, MA CHE ALLENATORE SERVE ORA?
— Cronache di spogliatoio (@CronacheTweet) May 21, 2025
Igli #Tare è a un passo dal diventare il nuovo DS del #Milan, mancano solo gli ultimi documenti. Federico Balzaretti ne parla benissimo e Stefano Ferrè chiarisce che tipologia di allenatore servirebbe al Milan. pic.twitter.com/dYZa1r9Kku
La prima idea condivisa con la dirigenza rossonera è chiarissima: costruire un Milan più italiano nello spirito e nei volti. Niente rivoluzioni esotiche, ma un sano ritorno alla concretezza: servono giocatori con esperienza in Serie A, dotati di fisicità, intensità e con la fame di chi ha voglia di emergere.
Se Theo Hernandez dovesse partire, l’obiettivo per la fascia sinistra è Destiny Udogie, oggi al Tottenham, già nel mirino di Tare ai tempi della Lazio. Sull’altro lato potrebbe interessare Dan Ndoye, protagonista nella stagione del Bologna e giocatore ideale per un tecnico come Vincenzo Italiano, il nome caldo per la panchina.
Con Tomori e Thiaw con le valigie pronte, la rifondazione della retroguardia è inevitabile. Il nome in cima alla lista è Mario Gila, centrale della Lazio acquistato proprio grazie a Tare. Altro profilo da tenere d’occhio è Luiz Felipe, oggi al Marsiglia ma già apprezzato in passato dal dirigente albanese.
Tra gli investimenti a lungo termine spuntano anche i giovani Comuzzo (Fiorentina), Leoni (Parma) e Coppola (Verona): tre difensori che potrebbero rappresentare presente e futuro del club.
Davanti, il Milan cerca centimetri. Lorenzo Lucca dell’Udinese piace molto a Tare, anche per affinità tecniche con il suo passato da centravanti. È una punta che i rossoneri oggi non hanno. Con il possibile stop allo scambio Abraham-Saelemaekers, la pista Lucca potrebbe diventare più che concreta.
Attenzione anche a un altro nome importante: Federico Chiesa. Seguito dal Milan, l’approdo in rossonero potrebbe rappresentare un’occasione di rilancio per la punta dopo una stagione da comparsa. Tare, uno abituato a operazioni così, lo tiene in considerazione.
Milan, con Igli Tare una squadra più solida e affamata
Se potesse scegliere per il centrocampo, Tare non avrebbe dubbi: Sergej Milinkovic-Savic. È lui il grande amore calcistico scoperto ai tempi della Lazio. Ma riportarlo in Italia, dopo la cessione da 40 milioni all’Al-Hilal e un ingaggio da 20 milioni annui, sembra fantacalcio. Più probabile che si vada su un centrocampista con caratteristiche simili, ma più accessibile.
Bisognerà poi vedere cosa deciderà di fare la società sul fronte delle cessioni. Senza coppe europee, un sacrificio sembra necessario. E il nome più chiacchierato è quello di Reijnders, il migliore in questa stagione deludente, che sarebbe nel mirino del Manchester City e del Real Madrid. Di fronte a un’offerta irrinunciabile, è probabile che l’olandese saluti e vada all’estero.
In ogni caso, che ci siano partenze importanti oppure no, Tare porta un patrimonio di idee, la capacità di scovare talenti, un’ottima conoscenza del campionato e un piano concreto. Se l’albanese, come sembra ormai sicuro, sarà il nuovo uomo mercato del Milan, i rossoneri potrebbero presto cambiare volto. Con più Italia in campo. E più sostanza.
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