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Mangia penne al ragù al ristorante, poi il malore: finisce malissimo

Un pericolo già vissuto: “Basta una mollica di pane”

Non è la prima volta che Sandro si trova a fronteggiare un episodio simile. La sua celiachia non gli consente alcuna tolleranza: anche una minima traccia di glutine può provocargli conseguenze gravissime. Eppure, come spesso accade, la gravità di questa patologia è sottovalutata, anche da chi si propone come ristoratore attento. “Purtroppo certi locali prendono sottogamba la cosa. Non basta usare pasta senza glutine se poi si cucina nella stessa pentola o si usano posate contaminate. Serve rigore assoluto”, tuona Adriana.

Contaminazione: come avviene e perché è così pericolosa

Nel caso dei celiaci gravi, la contaminazione crociata può scatenare reazioni violente. È fondamentale:

  • Utilizzare stoviglie, posate e utensili dedicati in acciaio inox.
  • Cuocere i cibi in ambienti separati o sanificati.
  • Controllare che forni, padelle, griglie e superfici di lavoro non siano entrati in contatto con il glutine.
  • Fare attenzione anche a oli di frittura e condimenti comuni.

“Chi cucina per un celiaco deve comportarsi come se stesse trattando una sostanza tossica. Perché per chi ha una forma grave, è esattamente così”, aggiunge Adriana. Contattato dalla famiglia dopo l’accaduto, il titolare del ristorante si è detto dispiaciuto, ma ha anche fatto sapere che non preparerà più piatti per celiaci, forse per timore di nuove conseguenze. Una scelta che, se da un lato denota senso di responsabilità, dall’altro mette in luce una grave carenza di formazione nel settore della ristorazione, dove spesso si sottovaluta quanto la celiachia possa essere invalidante, persino letale. La vicenda di Sandro Nobili non è purtroppo un caso isolato. Episodi di contaminazione involontaria accadono più spesso di quanto si pensi, anche in ristoranti che si dichiarano “gluten free”.“Chi vuole lavorare con i celiaci deve essere formato, informato e rigoroso. Non si tratta solo di etichette o marketing: si tratta di vite umane”, conclude la sorella. Sandro ora è fuori pericolo.

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