L’Inter si lascia alle spalle le polemiche, i dubbi e gli acciacchi seguiti alla discussa sconfitta di Napoli e supera con pieno merito la Fiorentina a San Siro. Gli uomini di Chivu, dopo un primo tempo giocato sempre in avanti ma con poche vere occasioni, si sbloccano nel secondo e passano tre volte.
INTER-FIORENTINA 0-0 Comuzzo placca Esposito, rigore incredibile negato all'Inter!!! pic.twitter.com/TmvWzvbh3q
— Fcinter1908 (@fcin1908it) October 29, 2025
La crescita di Pio Esposito, autore di un secondo tempo di grande sostanza, e il miglioramento di Sucic sono state fra le chiavi del successo nerazzurro, nonostante un Lautaro ancora sottotono e, dall’altra parte, un De Gea in stato di grazia. Anche se il risultato ha attenuato le polemiche, non si può dimenticare nemmeno il rigore clamoroso non fischiato sullo 0-0 per un fallo su Pio Esposito.
Il giovane attaccante nerazzurro è stato preso per il collo mentre si avventava su una palla a pochi passi dalla porta. Se la partita fosse terminata in parità questa decisione di arbitro e Var (nel caso del Var ancora più incomprensibile) avrebbe acceso nuove polemiche: meglio così, ma Rocchi ha ancora molto lavoro da fare, perché il confronto fra alcuni “rigorini” fischiati e rigori molto più netti – per esempio quello su Conceicao in Lazio-Juventus – non fischiati è impietoso. (continua dopo la foto)

In ogni caso, l’Inter vince e torna a tre punti da Napoli e Roma. Decidono la doppietta di Calhanoglu e una giocata di classe assoluta di Sucic, autore del suo primo gol in Serie A. Per la squadra di Pioli, invece, è l’ennesima notte da incubo: nessuna vittoria nelle prime nove giornate, con cinque sconfitte e quattro pareggi. Numeri da incubo, nonostante un Kean che fa reparto da solo.
L’Inter di Chivu, invece, ha messo in campo la voglia di rivincita dopo la discussa sconfitta di Napoli: nel primo tempo senza troppo ordine e con un po’ di fretta, nel secondo in modo più logico e organizzato. In ogni caso, pur avendo impiegato oltre un’ora per sbloccare la partita, la squadra ha sempre dato l’impressione di avere il controllo, rischiando pochissimo e dominando nel gioco e nelle occasioni.
La prima ora di gioco si era chiusa senza reti solo grazie alle parate di De Gea, protagonista assoluto della gara con una serie di interventi eccezionali. Lo spagnolo ha negato il vantaggio a Bastoni, Dimarco, Dumfries e Bisseck, mantenendo in vita una squadra in difficoltà.
Nella ripresa, però, l’Inter ha via via alzato il ritmo e al 66’ Calhanoglu ha sbloccato il risultato con un meraviglioso destro incrociato che si è insaccato sulla destra del portiere viola. Il centrocampista turco è davvero un colpitore straordinario, con pochi eguali nel tiro da fuori. (continua dopo la foto)

Cinque minuti dopo è arrivato il capolavoro di Sucic: stop al limite dell’area su assist di Lautaro, dribbling elegante su Mandragora, giocata con la suola che gli ha permesso di saltare Comuzzo e destro rasoterra sul primo palo. Un lampo da fuoriclasse, che ha certificato la bravura di questo giovanissimo centrocampista e ha fatto esplodere San Siro.
Il tris è arrivato su rigore, ancora firmato Calhanoglu, dopo un fallo di Viti intervenuto alla disperata su Bonny lanciato a rete. Nell’occasione, Viti è stato espulso per doppia amonizione. Dal dischetto, il turco è infallibile: un solo errore su 27 tentativi in nerazzurro.
Chivu ha avuto un’intuizione che ha fatto la differenza scegliendo Bisseck al centro della difesa, sia per battagliare con Kean in velocità, sia per mantenere il baricentro alto e costringere la Fiorentina a giocare schiacciata. Una scelta vincente: il tedesco ha disputato la sua miglior partita di sempre in nerazzurro e ha permesso a Bastoni di sganciarsi con frequenza e creare superiorità.
L’Inter si rialza, la Fiorentina sprofonda
L’Inter ha pressato alto e gestito senza soffrire troppo il rischio delle ripartenze viola, a parte un contropiede che ha portato Kean al tiro sul 2-0. Per Pioli, invece, è notte fonda. La Fiorentina è sembrata una squadra senza idee, né solida né creativa. Solo De Gea ha evitato un passivo più pesante, e nonostante le parole di conferma di Pradè, ci si chiede se non comincino a esserci delle crepe sulla panchina del Mister.
L’Inter vola e ritrova fiducia, la Fiorentina invece sprofonda e si deve confrontare con uno dei peggiori avvii di campionato della sua storia. E a Firenze, ora, si aspetta di vedere cosa farà la società, perché il penultimo posto in classifica non è accettabile per una squadra partita con grandi ambizioni.
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